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S. Pietro in Tuscania<br />
L’interno VIII<br />
secolo<br />
La facciata<br />
Nella chiesa di S.Pietro è accertata la presenza di maestranze<br />
lombarde. Ma è significativo lo stile lontano dalle tradizioni<br />
romane. La navata ha dimensioni ampie che conferiscono alle<br />
pareti valore di masse, sottolineato anche dalla dentatura che<br />
raccorda archi e sottarchi e a differenza dei pulvini ravennati<br />
impegnano tutto lo sviluppo dell’arcata al sostegno della massa<br />
muraria. Le colonne sormontate da rozzi capitelli , perdono così<br />
ogni valore di ritmica scansione spaziale per accostarsi alla più<br />
possente funzione dei pilastri che si ritrova ne presbiterio.<br />
Questi pilastri rinforzati da mezze colonne , già accennano ad<br />
assumere pianta composita , cosicché ogni elemento scarica il<br />
peso che direttamente gli incombe, indicando perciò, nella<br />
continuità delle linee la continuità dei pesi e delle resistenze<br />
dalla origine alla conclusione.
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