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notiziario di medicina nucleare medicina nucleare ed ... - AIMN

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Figura 3. Punti omologhi selezionati sui canali auricolari me<strong>di</strong>ante interfaccia utente.<br />

L’interfaccia presenta all’utente le due modalità contemporaneamente, tagliando i due volumi secondo lo<br />

stesso punto <strong>di</strong> vista, proponendo una stima dei punti in esame, che l’utente può opportunamente<br />

correggere o mo<strong>di</strong>ficare. Successivamente, il sistema proc<strong>ed</strong>e con il calcolo dei parametri della<br />

trasformazione affine e normalizza i volumi in maniera da costruire un unico sistema <strong>di</strong> riferimento per<br />

entrambi. Da questo momento in poi le informazioni all’interno dei due volumi sono allineate e possono<br />

essere integrate attraverso una opportuna regola <strong>di</strong> fusione che è funzione delle richieste dell’utente:<br />

selezione <strong>di</strong> una regione comune, somma semplice, somma pesata, semi-trasparenza.<br />

Un nuovo para<strong>di</strong>gma <strong>di</strong> Interazione e Visualizzazione<br />

Il secondo obiettivo del progetto STRIM è rappresentato dalla progettazione, l’implementazione e la<br />

sperimentazione <strong>di</strong> un ambiente <strong>di</strong> fruizione e manipolazione dei dati <strong>di</strong>agnostici e basato su un motore<br />

ibrido <strong>di</strong> visualizzazione tri<strong>di</strong>mensionale. Tra le finalità del progetto proposto, infatti, risulta cruciale la<br />

possibilità <strong>di</strong> effettuare le operazioni desiderate dallo specialista (sia sulle varie tipologie <strong>di</strong>agnostiche <strong>di</strong><br />

base che sulle nuove tipologie integrate ottenute attraverso il data fusion) attraverso interfacce avanzate<br />

più intuitive e più potenti quali i cyber-guanti in un ambiente <strong>di</strong> visualizzazione basato sulla stereoscopia,<br />

“fluttuante” all’interno del campo visivo dell’utente in modo da metterlo nelle con<strong>di</strong>zioni migliori per<br />

valutare le informazioni <strong>di</strong>sponibili. Tale obiettivo è stato raggiunto attraverso l’integrazione <strong>di</strong> funzioni<br />

<strong>di</strong> rendering volumetrico (cioè basato su rappresentazione a voxel) con funzioni <strong>di</strong> visualizzazione e<br />

trasformazione 3D basate su modelli poligonali. In tal senso, la criticità principale è stata la ricerca <strong>di</strong><br />

un’elevata efficienza del motore nel processare queste due tipologie <strong>di</strong>verse <strong>di</strong> dati mantenendo una<br />

elevata velocità e flui<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> interazione. Ciò è stato ottenuto progettando opportunamente l’architettura<br />

del motore ibrido in modo da potersi avvantaggiare delle possibilità <strong>di</strong> accelerazione del calcolo offerte<br />

oggi dalle Graphics Processing Units (GPUs) <strong>di</strong> ultima generazione. Da un punto <strong>di</strong> vista operativo, tre<br />

sono i tasks affrontati: la progettazione del motore <strong>di</strong> visualizzazione, la sua implementazione <strong>ed</strong><br />

ottimizzazione <strong>ed</strong>, infine, il testing sui dati rappresentativi delle tipiche con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> utilizzo.<br />

La fase <strong>di</strong> progettazione è partita da un’analisi dello stato dell’arte esistente in letteratura e dei più recenti<br />

trend tecnologici per ciò che concerne la produzione <strong>di</strong> sch<strong>ed</strong>e e processori de<strong>di</strong>cati all’elaborazione<br />

grafica avanzata in real time. Infatti una delle criticità <strong>di</strong> questa fase è stata costituita dall’in<strong>di</strong>viduazione<br />

dell’insieme <strong>di</strong> caratteristiche prestazionali richieste per il motore grafico real-time sia per quanto<br />

riguarda la componente volumetrica che quella poligonale. Il bilanciamento <strong>di</strong> questi due aspetti si è<br />

<strong>di</strong>mostrato altrettanto importante, infatti per un pieno sfruttamento del potenziale dell’applicazione<br />

occorre tenere presente i carichi tipici delle due componenti. Grazie all’interazione con gli esperti <strong>di</strong><br />

<strong>AIMN</strong> - Notiziario elettronico <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Nucleare <strong>ed</strong> Imaging Molecolare, Anno V, n 4, 2009 pag. 50/59

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