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Gennaio-Febbraio 2010 - Federazione Italiana Tradizioni Popolari

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sono un esempio straordinario».<br />

La carta d’identità del pubblico<br />

che segue il vostro tour?<br />

«E’ sicuramente uno spettatore più<br />

adulto della media che registro durante<br />

i miei spettacoli. Un pubblico<br />

che comunque conosce e apprezza<br />

la musica popolare, più allenato<br />

verso questo genere di proposta e<br />

nello stesso tempo capace di assimilare<br />

quelle sensazioni che solo la<br />

cultura popolare può trasmettere».<br />

Il folklore, la musica popolare:<br />

un patrimonio che rischia di<br />

essere fagocitato dalla globalizzazione.<br />

Da qui la necessità<br />

di un grande lavoro di ricerca<br />

e valorizzazione delle tradizioni<br />

di un popolo e delle sue molteplici<br />

esternazioni.<br />

«Sicuramente è un patrimonio che<br />

non va disperso. Uno dei modi per<br />

evitare che ciò avvenga è che personaggi<br />

si avvicinino a questo mondo,<br />

aiutandolo affinché non vengo<br />

cancellato o dimenticato: anche a<br />

loro setterà il compito di mantenere<br />

vivo questo legame. E’ ciò che io<br />

faccio con chi crede in questo percorso:<br />

ai nostri spettacoli interviene<br />

il mio pubblico, quello che mi segue<br />

abitualmente, e che ora ha la possibilità<br />

di approcciarsi con questo<br />

nuovo feeling».<br />

Una “ricetta” per tutelare il folklore<br />

e la musica popolare?<br />

GENNAIO/FEBBRAIO <strong>2010</strong><br />

Il cantautore<br />

Simone Cristicchi,<br />

noto per i suoi brani<br />

che suscitano<br />

ampi dibattiti<br />

nella critica<br />

musicale,<br />

ora cimentatosi<br />

con la musica<br />

popolare insieme<br />

al Coro dei Minatori<br />

di Santa Fiora<br />

(in basso a sinistra)<br />

«Ritengo molto importante l’apporto<br />

che potrebbe fornire il mondo<br />

della scuola: c’è bisogno che apra<br />

la porta a questo tipo di esperienze.<br />

In qualche realtà sono stati già<br />

avviati dei progetti, ma è ancora<br />

troppo poco perché ogni istituto<br />

scolastico dovrebbe incentivare<br />

questeiniziative diventando testimone<br />

e guardiano di valori da trasmettere<br />

alle generazioni più giovani.<br />

Due componenti del Coro di<br />

Santa Fiora, ad esempio, sono docenti<br />

nella scuola del paese e con i<br />

loro ragazzi hanno già avviato interessanti<br />

percorsi didattico-culturali.<br />

E’ questa la strada da seguire».<br />

La musica dialettale al Festival<br />

di Sanremo. Una proposta che<br />

ha provocato reazioni, scontri<br />

politici, polemiche senza fine.<br />

Si è addirittura diviso il mondo<br />

artistico.<br />

«Secondo me è giusto che al Festival<br />

di Sanremo ci sia un’apposita<br />

sezione dedicata alla canzone dialettale.<br />

D’altronde è un’esperienza<br />

che la kermesse canora ha già<br />

vissuto con la presenza di gruppi<br />

come i Tazenda, i Pittura Freska<br />

che, quando sono saliti su quel<br />

palcoscenico, non hanno suscitato<br />

alcun tipo di reazione… negativa.<br />

Che ben venga una sezione specifica<br />

che punti a valorizzare questo<br />

genere musicale perché il dialetto<br />

non va ghettizzato. Lo ripeto e lo<br />

sottolineo: è un immenso patrimonio<br />

culturale da tutelare e promuovere.<br />

Poi non bisogna dimenticare<br />

che la commissione del Festival di<br />

Sanremo sceglie le canzoni che ritiene<br />

più belle, che siano capaci di<br />

suscitare emozioni in chi le ascolta.<br />

E tra queste possono esserci anche<br />

le canzoni dialettali che sono capaci<br />

di essere belle e suscitare l’attenzione<br />

del grande pubblico».<br />

Come ha reagito il mondo musicale<br />

e culturale a questa sua<br />

proposta con il Coro di Santa<br />

Fiora?<br />

«Da quanto abbiamo iniziato la<br />

tournée da un capo all’altro dell’Italia<br />

abbiamo registrato tanti consensi<br />

e, soprattutto, visite importanti. Ci<br />

sono venuti a trovare e sono saliti<br />

sul palco gli attori Laura Morante,<br />

Alessandro Benvenuti e Mario Perrotta,<br />

gli scrittori Andrea Camilleri ed<br />

Erre De Luca, i cantanti Ginevra Di<br />

Marco, Vittorio De Scalzi e Alessandro<br />

Mandarino, tanto per citarne<br />

alcuni. La loro presenza è la conferma<br />

che stiamo facendo qualcosa<br />

di originale, di molto professionale,<br />

sicuramente di un certo spessore<br />

culturale. Si sono complimentati<br />

con noi, per l’originalità della proposta<br />

e l’impegno con cui abbiamo<br />

allestito lo spettacolo. Una chiara<br />

risposta a quello che definisco lo<br />

showbusiness».<br />

Il tour ma anche una produzione<br />

cinematografica su questa<br />

esperienza…<br />

«Durante gli spettacoli estivi, un<br />

regista ha effettuato alcune riprese<br />

con cui monterà un lungometraggio<br />

dal titolo “Santa Fiora Social Club”,<br />

proprio a parafrasare l’esperienza<br />

cinematografica di “Buena Vista<br />

Social Club”. Sarà la testimonianza<br />

di questi momenti. Una buona<br />

occasione per non vedere dispersa<br />

questa esperienza che ritengo salutare<br />

per la mia carriera di artista e<br />

per il mondo della musica popolare.<br />

Ci vediamo alla presentazione del<br />

film: vi aspetto!»<br />

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