terza lezione - Facoltà di Scienze della Formazione

LA MISURA DELLA PERSONALITÀ IN AMBITO
ORGANIZZATIVO
TEORIE DELLA PERSONALITA’
(Esplicite od implicite)
DINAMICHE
DISPOSIZIONALI
FENOMENOLOGICHE
COMPORTAMENTALI
COGNITIVE
INTERAZIONISTE

TEORIE (O MODELLI) FATTORIALI DELLA
PERSONALITA’
Approccio gerarchico:
Personalità come insieme di
fattori ordinati
gerarchicamente, dai più
specifici e particolari, ai più
complessi e generali
Uso dell’analisi fattoriale
per identificare le dimensioni
fondamentali della personalità
Presupposti
condivisi dalle
principali teorie
fattoriali sviluppate da
Cattell, Guilford,
Eysenk, Comrey
Convinzione della esistenza di
caratteristiche individuali
stabili che permettono di
prevedere il comportamento
nelle diverse situazioni
Utilizzo del
questionario come
metodo principale di
indagine della
personalità

DIMENSIONI DELLA PERSONALITA’ SECONDO
CATTELL
Freddo – Caldo
Debole – Brillante
Emotivo – Maturo
Depresso – Espansivo
Incostante – Scrupoloso
Timido – Audace
Duro – Sensibile
Fiducioso – Sospettoso
Conformista – Eccentrico
Semplice – Sofisticato
Sicuro – Insicuro
Conservatore – Sperimentatore
Dipendente – Autosufficiente
Indolente – Controllato
Rilassato – Teso

IL 16PF - 5
Cattell distinse fra tratti di superficie e tratti fondamentali, raggruppati
tramite l’analisi fattoriale, che presumeva rivelassero un’unità più
profonda di quella messa in luce dai tratti superficiali.
In questo modo egli poté estendere la descrizione della personalità a
strutture che chiamò “dell’impulso energico”, quelle aventi basi
organiche, e “del sentimento”, quelle che considerò come tratti
modellati dall’esperienza e che corrispondevano a ciò che altri Autori
avevano definito “interessi”.
Questionario di 185 item, il 16PF-5 presenta, per ogni item, tre modalità
di risposta: "affermazione positiva", "affermazione negativa" e
"incertezza"; quest’ultima è sempre indicata con un punto interrogativo
(?).
Fanno eccezione gli item del fattore B, raggruppati tutti alla fine del test,
che misurando la capacità di ragionamento, propongono tre risposte
verosimili, una sola delle quali è quella esatta.

SCALE CHE COMPONGONO IL 16PF 16PF-5
I 16 fattori primari
A = Schizotimia/Ciclotimia
B = Bassa attitudine generale/Intelligenza
C = Instabilità generale/Forza dell’io
E = Sottomissione/Dominanza
F = Desurgenza/Surgenza
G = Debolezza di carattere/Forza super-io
H = Inibizione schizotimica/Intraprendenza ciclotimica
I = Rudezza/Delicatezza
L = Libertà da tensioni paranoiche/Tendenza paranoica
M = Atteggiamento pratico/Indifferenza alle convenzioni
sociali
N = Ingenua semplicità/Sofisticazione
O = Libertà da ansia/Insicurezza ansiosa
Q1 = Conservatorismo/Radicalismo
Q2 = Dipendenza dal gruppo|Autosufficienza
Q3 = Mancanza di stabilità di carattere/Forza di volontà
Q4 = Distensione/Ansia somatica

SCALE CHE COMPONGONO IL 16PF 16PF-5
Fattori globali ed indici dello stile di risposta
Oltre a questi fattori di primo ordine, che costituiscono i tratti fondamentali
della personalità, il test può essere usato per misurare anche tratti più
ampi, denominati fattori globali e valutabili raggruppando i tratti della
personalità di primo ordine.
In specifico cinque sono le scale atte a questa rilevazione:
Estroversione, Ansietà, Durezza, Indipendenza, Autocontrollo
Si aggiungono tre indici dello stile di risposta al test:
IM (Management dell’Immagine) scala che misura la desiderabilità sociale,
e i cui item non fanno parte delle sedici scale dei fattori primi di
personalità;
INF (Infrequenza), che permette di individuare se il soggetto ha risposto a
un numero relativamente ampio di item in modo differente rispetto alla
maggior parte delle persone;
ACQ (Acquiescenza), misura della tendenza a rispondere "vero" ad un item
senza tenere conto del suo contenuto.
Il contenuto degli ultimi due indici è basato sulle analisi empiriche delle
frequenze delle risposte fornite agli item dal campione normativo.

Numero di item:
185
Somministrazione:
Dai 35 ai 50 minuti
Campione italiano:
La versione italiana del 16PF-5 presenta norme specifiche per sesso
per tutti i 16 fattori e i 3 indici, assieme a norme combinate che non
tengono conto del genere.
Il campione, circa 800 soggetti, 766 soggetti (394 maschi e 372
femmine) fra i 16 e 75 anni, , è rappresentativo di varie regioni italiane, in
prevalenza del Nord e del Centro, e di un livello d’istruzione dalla
licenza media inferiore alla laurea.

DIMENSIONI DELLA PERSONALITA’ SECONDO
GUILFORD
ATTIVITA’ GENERALE
TENDENZA A DOMINARSI
ASCENDENZA
SOCIEVOLEZZA
STABILITA’ EMOZIONALE
OGGETTIVITA’
BENEVOLENZA
TENDENZA ALLA RIFLESSIONE
RELAZIONI PERSONALI
MASCOLINITA’

IL GUILFORD
GUILFORD-ZIMMERMAN ZIMMERMAN TEMPERAMENT SURVEY
Il GZTS è un questionario di descrizione della personalità destinato
principalmente ad individui “normali” dai 16 anni in poi. In ambito
organizzativo può essere utilizzato per la selezione e la valutazione del
personale, al fine di ottimizzare la convergenza tra la specifica mansione e le
caratteristiche individuali.
Il GZTS si propone di analizzare la personalità lungo 10 dimensioni, ottenute
attraverso l’analisi fattoriale: attività generale, tendenza a dominarsi, socievolezza,
emozionale, oggettività, tendenza alla riflessione, benevolenza, relazioni personali,
ascendenza e mascolinità.
Esso descrive questi elementi fondamentali del funzionamento psicologico
ed emozionale della personalità in termini chiari e comunemente usati.
Il test è composto da 300 affermazioni (30 per ognuno dei 10 fattori).
Le frasi sono presentate affermativamente piuttosto che in forma
interrogativa utilizzando il pronome in seconda persona.
Questa formulazione rende le frasi più dirette e semplici, facendo diminuire
le resistenze, e quindi aumentando l’effetto proiettivo. Ad ogni item
corrispondono tre tipi di risposta: “sì”, “?” e “no”.

Numero di item:
300
Somministrazione:
Circa 50 minuti
Campione italiano:
190 soggetti (110 maschi + 80 femmine dai 16 anni ai 45 anni) (1980)

DIMENSIONI DELLA PERSONALITA’ SECONDO
ESTROVERSIONE
EYSENCK
NEVROTICISMO
PSICOTICISMO

EYSENCK PERSONALITY INVENTORY
Il test fornisce indicazioni sui rapporti stabiliti con l’ambiente sociale,
sull’aggiustamento emotivo e su eventuali tendenze a comportamenti
antisociali tipici di personalità disturbate. Si pone, quindi, a metà strada fra
una valutazione “normale” della personalità ed una clinica. L’EPI si è
dimostrato di facile comprensione anche per le persone di basso livello
culturale.
Nel quadro della teoria della personalità di Eysenck, che valorizza il ruolo
di fattori sia fisiologici, che psicologici e sociali nel comportamento, l’EPI
costituisce uno strumento essenziale, misurando, infatti, tre dimensioni:
Nevroticismo, che va inteso come misura del
disadattamento nel proprio e nel sociale;
Estroversione, che è una buona misura di
integrazione del sociale;
Psicoticismo, che è il tratto più originale: gli
item riprendono la tendenza paranoide oppure
certi comportamenti antisociali propri della
personalità psicotica.

DIMENSIONI DELLA PERSONALITA’ SECONDO
COMREY
FIDUCIA – DIFESA
ORDINE – MANCANZA DI COMPULSIVITA’
CONFORMISMO – RIBELLIONE
ATTIVITA’ – MANCANZA DI ENERGIA
STABILITA’ EMOTIVA – NEVROTICISMO
ESTROVERSIONE – INTROVERSIONE
MASCOLINITA’ – FEMMINILITA’
EMPATIA - EGOCENTRISMO

CPS - SCALE DI PERSONALITÀ DI COMREY
Il CPS è destinato principalmente a individui “normali”, poiché la struttura
dimensionale del questionario riflette le principali caratteristiche che si
presumono alla base del comportamento di tutti i giorni. In ambito
organizzativo è indicato soprattutto per la selezione e la formazione del
personale, e per la valutazione del potenziale.
Il CPS prevede 8 dimensioni di personalità: fiducia/difensività,
ordine/assenza di compulsività, conformismo sociale/atteggiamento ribelle,
attività/mancanza attività/mancanza di di energia, energia, stabilità stabilità emotiva/neuroticismo,
emotiva/neuroticismo,
estroversione/introversione, mascolinità/femminilità e
empatia/egocentrismo.
Ogni item è un’affermazione alla quale può essere risposto usando una di
due scale Likert a 7 punti: la prima riguarda la frequenza del
comportamento cui fa riferimento l’affermazione (7 = “sempre”, 1 =
“mai”); la seconda concerne la stima del grado d’accordo con
l’affermazione (7 = “sicuramente”, 1 = “sicuramente no”). Due scale di
validità misurano la tendenza a dare risposte casuali e socialmente
desiderabili.

Numero di item:
160
Somministrazione:
Circa 50 minuti
Campione italiano:
Campione italiano:
268 soggetti (113 maschi + 155 femmine)
con istruzione medio-superiore (1990)

I CINQUE GRANDI FATTORI DELLA PERSONALITA’
ENERGIA
AMICALITA'
COSCIENZIOSITA'
STABILITA' EMOTIVA
APERTURA MENTALE

MODELLO DEI CINQUE FATTORI (BIG FIVE)
STUDI
LESSIOGRAFICI
STUDI
FATTORIALI
ANALISI DELLE
SCALE E DEGLI
ITEM CONTENUTI
NEI PRINCIPALI
STRUMENTI PER
LA MISURAZIONE
DELLA
PERSONALITA’
IL MODELLO DEI
CINQUE FATTORI
IN ITALIA
ANALISI DEL
VOCABOLARIO COME
FONTE DEI POSSIBILI
DECRITTORI DELLA
PERSONALITA’
(AGGETTIVI, VERVI,
NOMI COMUNI)
SVILUPPO DI
SCALE “AD HOC”
PER LA MISURA
DEI CINQUE
GRANDI
FATTORI
STUDIO LESSIOGRAFICO
DELLA LINGUA ITALIANA
(Caprara e Perugini, 1991)
BIG FIVE QUESTIONNAIRE
(Caprara, Barbaranelli,
Borgogni, Perugini, 1993)
IPOTESI DELLA
SEDIMENTAZIONE
SEMANTICA (Allport, 1938)
(Cattell, 1943)
Fiske (1949) Tupes e Christal
(1963) Norman (1967)
Goldberg (1980; 1990; 1992)
Angleitner e Ostendorf (1989)
Brokken (1978) Hofstee, De
Raad e Goldberg (1992)
McCrae e Costa (1985)
NEO PERSONALITY
INVENTORY
Hogan (1996)
HOGAN PERSONALITY
INVENTORY

Norman
(1963)
Digman e
Takemotochock
(1981)
Goldberg
(1981)
McCrae e
Costa
(1985)
Conley
(1985)
Botwin e
Buss
(1989)
Boyle
(1989)
Peaboy e
Godberg
(1989)
Caprara
et al.
NOMI ASSEGNATI AI CINQUE GRANDI FATTORI NELLE
PRINCIPALI TASSONOMIE
I II
III IV V
DOMINANZA a GRADEVOLEZZA
ESTROVERSIONE COMPIACENZA
AMICHEVOLE
DOMINANZA a
ESTROVERSIONE
ESTROVERSIONE
SOCIALE
ESTROVERSIONE
ESTROVERSIONE
POTERE
ENERGIA
GRADEVOLEZZA
COSCIENZIOSITA’ STAB. EMOT. CULTURA
VOLONTA’
DI RIUSCITA
COSCIENZIOSITA’
GRADEVOLEZZA COSCIENZIOSITA’
STABILITA’
EMOTIVA
STABILITA’
EMOTIVA
NEVROTICISMO
INTELLETTO
INTELLETTO
AP. ESPERIENZA
GRADEVOLEZZA CONTROLLO
IMPULSO
NEUROTICISMO (INTERESSI
GRADEVOLEZZA/
STABILITA’
ATTEGGIAM.
DURO
AMORE
AMICALITA’
COSCIENZIOSITA’
CONTROLLO
(FORZA SUPER-IO)
LAVORO
COSCIENZIOSITA’
DOMINANZA/
SICUREZZA
NEUROTICISMO
AFFETTO
STABILITA’ EMOTIVA AP. MENTALE
Angleitner e
Ostendorf
(1991) b
ESTROVERSIONE GRADEVOLEZZA COSCIENZIOSITA’ NEUROTICISMO
Note: a Il termine inglese è SURGENCY; b gli autori hanno usato solo scale misuranti aspetti del temperamento;
c Questo fattore è presente solo nei maschi
INTELLETTUALI) c
INTELLETTO/
CULTURA
INDIPENDENZA
INTELLETTO
AP. ESPERIENZA

AGGETTIVI TIPICI PER OGNI SINGOLO GRANDE
FATTORE
ENERGIA:
AMICALITA’:
COSCIENZIOSITA’:
STABILITA’ EMOTIVA:
APERTURA MENTALE:
Dinamico/a, attivo/a, energico/a, dominante, loquace
Cooperativo/a, cordiale, amichevole, empatico/a
Scrupoloso/a, ordinato/a, accurato/a, perseverante
Paziente, stabile, calmo/a, controllato/a
Colto/a, informato/a, aperto/a al nuovo

I cinque Fattori in rapporto alle dimensioni dei principali
modelli fattoriali della personalità e ai loro strumenti di misura
16PF
(Krug e Johnes,
1986)
GZTS
(McCrae, 1989)
EPQ
(McCrae e
Costa, 1985)
CPS
(Noller et
al., 1987)
(Boyle, 1989
CPI
(McCrae e
John, 1992)
MBTI
(McCrae e
John, 1992)
I II
III IV V
ESTROVERSIONE DUREZZA
ATTIVITA’
SOCIALE
ESTROVERSIONE
ESTROVERSIONE,
ATTIVITA’
SOCIEVOLEZZA
ESTROVERSIONE
DISPOSIZIONE
PARANOIDE
EMPATIA
FIDUCIA
FEMMINILITA’
PSICOTICISMO
FORZA DEL
SUPER-IO
TENDENZA A
DOMINARSI
ANSIA
STABILITA’
EMOTIVA
NEVROTICISMO
INDIPENDENZA
GRADEVOLEZZA
ORDINE STABILITA’ EMOTIVA, CONFORMISMO
MASCOLINITA’ SOCIALE
RISPETTO DELLE
NORME
SENTIMENTO PERCEZIONE
BENESSERE
–
RIUSCITA
INDIPENDENZA
– INTUIZIONE
Note: I= Estroversione, II=Gradevolezza, III=Coscenziosità, IV=Stabilità emotiva, V=Intelletto o apertura all’esperienza.
16PF=16Personality Factors Questionnaire (Cattell et al. 1970); CPS=Comrey Personality Scales (Comrey, 1970; 1980);
GTZS=Guilford-Zimmerman Temperament Survey (Guilford et al. 1976); CPI=California Personality Inventory (Gough, 1987);
EPQ=(Eysenck Personality Questionnaire (Eysenck et al. 1976); MBTI=Myers-Briggs Type Indicator (Myers e McCaulley,1985).

RELAZIONI TRA I BIG FIVE E I FATTORI DI
CATTELL
BIG FIVE
ENERGIA
AMICALITA’
COSCIENZIOSITA’
STABILITA’
EMOTIVA
APERTURA
MENTALE
-
-
FATTORI DI
CATTELL
DIPENDENTE
AUDACE
SICURO
FIDUCIOSO
CALDO
SENSIBILE
SCRUPOLOSO
CONTROLLATO
RILASSATO
MATURO
DEPRESSO
SOFISTICATO
BRILLANTE
SPERIMENTATORE
CONFORMISTA

RELAZIONI TRA I BIG FIVE E I FATTORI DI
GUILFORD
BIG FIVE
ENERGIA
AMICALITA’
COSCIENZIOSITA’
STABILITA’
EMOTIVA
APERTURA
MENTALE
-
FATTORI DI
GUILFORD
ATTIVITA’ GENERALE
ASCENDENZA
SOCIEVOLEZZA
MASCOLINITA’
BENEVOLENZA
RELAZIONI PERSONALI
OGGETTIVITA’
TENDENZA A
DOMINARSI
STABILITA’
EMOZIONALE
TENDENZA ALLA
RIFLESSIONE

RELAZIONI TRA I BIG FIVE E I FATTORI DI
COMREY
BIG FIVE
ENERGIA
AMICALITA’
COSCIENZIOSITA’
STABILITA’
EMOTIVA
APERTURA
MENTALE
-
FATTORI DI
COMREY
ATTIVITA’
ESTROVERSIONE
FIDUCIA
EMPATIA
ORDINE
MASCOLINITA’
STABILITA’ EMOTIVA
CONFORMISMO

RELAZIONI TRA I BIG FIVE E I FATTORI DI
EYSENCK
BIG FIVE
ENERGIA
AMICALITA’
COSCIENZIOSITA’
STABILITA’
EMOTIVA
APERTURA
MENTALE
-
-
-
FATTORI DI
EYSENCK
ESTROVERSIONE
PSICOTICISMO
NEVROTICISMO

PUNTI DI FORZA A FAVORE DEL MODELLO DEI
BIG FIVE (I)
I Big Five, capitalizzando sullo stesso linguaggio che le persone utilizzano nella
vita quotidiana, forniscono un lessico (cioè un insieme condiviso di termini) che,
nel processo della valutazione e della descrizione della personalità, può rendere
più facile l’accordo tra i differenti valutatori e ridurre la variabilità dei giudizi forniti
da essi (vedi McCrae e Costa, 1987). A tale riguardo sia l’accordo tra auto- ed
eter-valutazione, sia l’accordo tra differenti valutazioni possono risultare
massimizzati. Ciò può condurre a descrizioni della personalità più accurate (vedi
Funder, Kolar e Blackman, 1995; Kenny, Albright, Malloy e Kashy, 1994)
C’è una quantità crescente di dati relativi ai correlati comportamentali dei cinque
fattori in differenti campi come:
La psicologia organizzativa e del lavoro (Barrick e Mount, 1991;
1993; Barrick, Mount e Strauss, 1993; Tett, Jackson e Rothstein, 1991)
La psicologia dell’educazione (Graziano e Ward, 1992; John, Caspi,
Robins, Moffit e Stouthamer-Loeber, 1994)
La medicina comportamentale (Dembroski e Costa, 1987; Siegman,
Dembroski e Ringel, 1987)
La psicologia clinica (Widiger, 1993).
Questi studi confermano che i Big Five non sono ”artefatti” matematici derivati da
insiemi di dati non generalizzabili, ma presentano chiari elementi di corrispondenza
con fenomeni riscontrabili nella vita reale.

PUNTI DI FORZA A FAVORE DEL MODELLO DEI
BIG FIVE (II)
I Big Five sono emersi nelle analisi di campioni di descrittori della
personalità selezionati secondo criteri molto differenti (si veda John,
Glodberg e Angleitner, 1982), risultando i soli fattori sufficientemente
generalizzabili attraverso differenti contesti linguistici e culturali.
I Big Five, pur non essendo appropriati per ottenere una descrizione
I Big Five, pur non essendo appropriati per ottenere una descrizione
“fine” della personalità, ricoprono un numero di caratteristiche
piuttosto ampio e sono abbastanza specifici da essere distinti l’uno
dall’altro. Essi possono rappresentare una base per descrizioni più
articolate della personalità. A tale riguardo, l’integrazione dell’approccio
“circomplesso” con l’approccio dei Big Five dischiude la possibilità di
individuare nuove dimensioni che vengono ad essere individuate negli
spazi formati dall’incrocio di 2 dei 5 fattori alla volta (vedi Hofstee,
DeRaad e Goldberg, 1992).

PUNTI DI FORZA A FAVORE DEL MODELLO DEI
BIG FIVE (III)
I big five possono fornire una “bussola” per orientare le differenzE
individuali all’interno di una struttura di riferimento condivisa (Ozer e
Reise, 1994; Peabody e Goldberg, 1989), rappresentando una cornice di
riferimento condivisa per la struttura di personalità, rispetto alla quale
interpretare e catalogare ogni possibile differenza individuale di
personalità, e rispetto alla quale esaminare differenti ed importanti
criteri “esterni” (Ozer e Reise, 1994).

PRINCIPALI CRITICHE AL MODELLO DEI BIG
FIVE (I)
L’ipotesi psicolessicale può risultare fuorviante o non adeguata per
l’identificazione dei termini descrittori della personalità che abbiano una solida
validità scientifica: i termini relativi alla personalità utilizzati nel linguaggio
naturale non hanno lo stesso status di concetti scientifici, ma sono nient’altro
che termini “popolari” (“folk concepts”, vedi Tellegen, 1993).
Il modello dei Big Five non ha altre basi teoriche che analisi fattoriali su
insiemi limitati di dati (Eysenck, 1991, 1994).
Le liste di aggettivi utilizzate per ottenere le soluzioni a cinque fattori sono
indicate da procedure di selezione tese a massimizzare la probabilità di ottenere
la soluzione a cinque fattori desiderata (Block, 1995).

PRINCIPALI CRITICHE AL MODELLO DEI BIG
FIVE (II)
Ci sono diverse versioni alternative dei Big Five, le quali presentano
importanti differenze nei nomi, nei contenuti e nell’importanza dei fattori.
I Big Five sono dimensioni troppo ampie per consentire una descrizione
“fine” della personalità e per aumentare il potere predittivo dei costrutti di
personalità (Hough, 1992; Mershon e Gorsuch, 1988; Pervin, 1994). Essi
possono consentire solo una lettura superficiale di una persona
(“psychology of stranger”, McAdams, 1992, 1994)
I Big Five non sono completamente adeguati a rappresentare l’intero
dominio della personalità, poiché sono troppo pochi, e
sottorappresentando importanti classi e dimensioni di descrittori (vedi
Hahn e Comrey, 1994; Tellegen e Waller, 1987).
Sebbene i Big Five siano stati concettualizzati come dimensioni
indipendenti e ortogonali, ci sono numerose evidenze empiriche per
rifiutare tale proposizione: i Big Five presentano correlazioni significative
consistenti e generalizzabili e devono pertanto essere concettualizzati come
dimensioni oblique (Block, 1995; Church e Burke, 1994)

AMBITI APPLICATIVI DEL
MODELLO DEI BIG FIVE
Psicologia delle organizzazioni
Psicologia dell’educazione e
dell’orientamento
Psicologia della salute
Psicologia Clinica

Psicologia delle organizzazioni
Diverse ricerche hanno mostrato la rilevanza del modello dei Big Five per
l’individuazione delle caratteristiche di personalità nei contesti
organizzativi.
Barrick e Mount (1991) hanno preso in considerazione 117 studi pubblicati nel
periodo 1952-1988, ed hanno esaminato la validità del modello dei Big Five su
cinque differenti gruppi occupazionali (professionisti, poliziotti, manager,
venditori, operai specializzati e semi-specializzati), rispetto a tre differenti criteri
(capacità nel lavoro, capacità di apprendimento nella fase di formazione e dati
personali).
Il risultato più significativo di tale rassegna riguarda la Coscienziosità. Tale
dimensione è risultata un validi predittore di successo per tutti i gruppi
occupazionali considerati: le persone che manifestano tratti associati con
l’affidabilità, la precisione e la persistenza generalmente rendono meglio di coloro
che non mostrano tali tendenze comportamentali.

L’Estroversione è risultata un predittore di successo soltanto per i manager
e i venditori. Poiché l’interazione con le altre persone rappresenta un aspetto
importante di tali mansioni è comprensibile che tratti come la socievolezza,
la loquacità e l’assertività risultino generalmente associati con migliori
prestazioni in tali mansioni.
L’Apertura all’esperienza è risultata un predittore significativo della
capacità di apprendimento nella fase di formazione. Come è intuibile, le
persone più aperte all’esperienza, più curiose e acculturate risulterebbero
avere un atteggiamento più positivo verso l’apprendimento, dimostrando
maggiori capacità e maggiore motivazione ad apprendere, e ciò potrebbe
spiegare il loro successo nella formazione.
La Stabilità emotiva e la Gradevolezza infine non sono risultate correlate
con alcuno dei criteri considerati

Tett, Jackson e Rothstein (1991) hanno evidenziato in 86 studi pubblicati nel
periodo 1968-1991 la validità del modello dei Cinque Fattori su differenti
gruppi occupazionali (manager/non manager, professionisti/non
professionisti), in relazione a criteri di tipo soggettivo come la valutazione dei
superiori.
I risultati ottenuti evidenziano un coefficiente medio di validità abbastanza
elevato: il Nevroticismo è risultato negativamente correlato con il
successo organizzativo, mentre la Gradevolezza e l’Apertura
all’esperienza hanno evidenziato correlazioni positive con esso.
Contrariamente alla rassegna di Barrick e Mount né la Coscienziosità né
l’Estroversione hanno mostrato di svolgere un ruolo di particolare rilievo.
Le differenze dei risultati delle due rassegne possono essere spiegate in
buona parte dalla diversità dei criteri considierati: mentre Barrick e Mount
hanno preso in esame studi che hanno considerato criteri “oggettivi”, come
la capacità espressa nel lavoro, le capacità di apprendimento nella fase di
formazione, e differenti tipi di dati personali, Tett e coll. Hanno preso in
esame studi che hanno considerato criteri “soggettivi” come la valutazione
dei superiori.

Queste metanalisi sono state recentemente aggiornate da due nuovi
contributi effettuati sempre con la medesima metodologia.
Salgado (1997) ha esaminato una serie di studi effettuati nei paesi
della Comunità Europea.
Il risultato della sua rassegna evidenza che la Coscienziosità e la
Stabilità Emotiva rappresentano validi predittori della prestazione
lavorativa attraverso diversi criteri considerati (valutazione effettuata
dai capi, prestazione durante la formazione, dati del personale come
incidenti, salario, assenteismo) e attraverso diversi gruppi
occupazionali (professionisti, forze dell’ordine, manager, venditori,
operai specializzati).
L’Estroversione è risultata un predittore significativo solo nel caso
delle valutazioni dei capi e per le forze dell’ordine.
L’Amicalità è risultata un predittore significativo solo nel caso della
prestazione durante la formazione e per le forze dell’ordine e i
professionisti.
L’Apertura Mentale è risultata un predittore significativo solo nel caso
della prestazione durante la formazione e per le forze dell’ordine e gli
operai specializzati.

Barrick, Mount e Judge (2001) hanno ottenuto risultati comparabili a
quelli di Salgado considerando studi pubblicati nel periodo 1990-
1998.
La Coscienziosità è risultata un valido predittore attraverso le diverse
misure di prestazione (valutazioni da parte dei capi, prestazione
obiettiva, prestazione in formazione, lavoro in gruppo) e i diversi
gruppi occupazionali studiati (venditori, manager, professionisti forze
dell’ordine, operai specializzati).
L’Estroversione è risultata un predittore significativo nel caos di tutti i
criteri considerati, ma limitatamente al solo gruppo occupazionale dei
manager.
L’Amicalità è risultata un predittore significativo solo nel caso delle
prestazioni obiettive e del lavoro in gruppo, e per le forze dell’ordine.
La Stabilità Emotiva è risultata un predittore significativo solo nel
caso delle valutazioni dei capi e del lavoro in gruppo, e per le forze
dell’ordine.
L’Apertura Mentale è risultata un predittore significativo solo nel caso
della prestazione durante la formazione e nel lavoro di gruppo, ma
per nessun gruppo occupazionale in particolare.

Questi risultati evidenziano la rilevanza del modello dei Big Five per
l'individuazione dei profili di personalità più idonei ai diversi contesti
organizzativi e alle diverse mansioni.
Sembrano diversi, infatti, i vantaggi che tale modello può offrire per
l’esame della personalità nei contesti organizzativi:
•La valutazione della personalità viene effettuata impiegando gli
stessi termini che le persone utilizzano quotidianamente per
comunicare, descrivere, giudicare. I Big Five, quindi, possono essere
immediatamente compresi e impiegati anche da persone che, pur
non essendo esperte in materia psicologica, inevitabilmente debbono
far fronte a problemi di valutazione, nella selezione, nella formazione,
nello sviluppo e nella promozione delle risorse umane.
•I Big Five offrono una "griglia" comune sia per quanto concerne la
descrizione che le persone danno della propria personalità, sia per
quanto concerne la ,descrizione che essi danno della personalità
altrui. Ciò rende possibile una riduzione della variabilità tra i giudici
diversi, e della discrepanza tra auto ed etero-valutazioni.
•La disponibilità di un linguaggio comune consente l'ancoraggio delle
varie mansioni a specifici profili di personalità, perciò a specifiche
caratteristiche suscettibili di essere potenziate e sviluppate in accordo
con criteri di successo validati empiricamente.

Psicologia dell’educazione e
dell’orientamento
Anche nell’ambito della psicologia educativa il modello dei Big
Five trova ampie applicazioni.
A questo proposito alcuni ricercatori (Digman e Inouye, 1986;
Graziano e Ward, 1992) hanno esaminato la relazione tra i
cinque fattori e l’adattamento o il successo nelle attività
scolastiche ed hanno indirizzato l’attenzione sull’importanza
dell’Apertura all’esperienza e della Coscienziosità.
L’Apertura all’esperienza è risultata fortemente correlata
con il successo scolastico, con l’intelligenza, con la creatività
e con la curiosità intellettuale.
Anche la Coscienziosità è risultata fortemente correlata con il
successo scolastico. Gli studenti coscienziosi risultano organizzati,
affidabili e persistenti, si considerano, e sono considerati dagli
altri, più intelligenti.

Il ruolo degli altri fattori sembra di minore rilievo:
l’Estroversione sembra importante soprattutto come
predittore della competenza sociale dell’alunno e del suo
successo in attività sportive;
la Gradevolezza sembra importante soprattutto per
quanto concerne la condotta dell’alunno;
il Nevroticismo risulterebbe rilevante nel segnalare
possibili problematiche a livello emozionale.

Psicologia della salute
McCrae e Costa (1986) hanno esaminato la relazione tra i Big Five
(misurati tramite il questionario NEO-PI) ed i principali meccanismi
attraverso i quali le persone fronteggiano gli eventi stressanti
(“coping” mechanisms).
Il Nevroticismo è risultato correlato positivamente con reazioni
ostili all’evento stressante, con la tendenza a porre in atto
fantasie “di fuga”, e con il wishful thinking.
L’Estroversione è risultata correlata con la tendenza a pianificare
azioni razionali, con pensieri positivi, e con la tendenza a
sdrammatizzare mediante l’umorismo.
L’Apertura all’esperienza infine è risultata correlata con la
tendenza a porre in atto fantasie “di fuga” e con la tendenza a
sdrammatizzare mediante l’umorismo.

Nel campo della medicina comportamentale uno dei risultati più
promettenti riguarda il ruolo dell’ostilità e dell’aggressività come
predittori delle malattie cardiovascolari (Costa et al., 1987).
Costa et al., (1989) hanno differenziato un’ostilità di tipo
“nevrotico” (caratterizzata da frequenti e intense esperienze di
rabbia e frustrazione) e un’ostilità “antagonistica” (caratterizzata da
cinismo e rudezza).
La prima rappresenta un aspetto o sottodimensione del fattore
Nevroticismo. La seconda rappresenta il polo opposto del fattore
Gradevolezza.
L’ostilità antagonistica è risultata un miglior predittore della
malattia coronarica.
Il Nevroticismo è risultato significativamente associato con
l’ipocondria e la tendenza a riferire lamentale somatiche.

Psicologia Clinica
L’esame della personalità è cruciale ai fini terapeutici e prognostici,
nell’individuare i punti di debolezza che hanno indotto il paziente
alla consultazione psicologica, e i punti di forza su cui può risultare
vantaggioso far leva per produrre cambiamento e riassestamento
nel modo di porsi dell’individuo in rapporto con la realtà e sé
stesso.
Soprattutto nel caso di disordini della personalità – ai quali fa
riferimento l’asse II del DSM-II-R (APA, 1987) – sono stati
esaminati i nessi tra dimensioni stabili della personalità “normale” e
vari tipi di psicopatologie
Alcune ricerche (Wiggins e Pincus, 1989; Costa e McCrae, 1990;
Widiger e Trull, 1992) in particolare hanno indagato i nessi tra i
Cinque Fattori e le dimensioni descritte dall’Asse II.

CARATTERISTICHE E FINALITA’ DELLA
METODOLOGIA “BIG FIVE”
FORNISCE ALL' ORGANIZZAZIONE UN INSIEME DI STRUMENTI
PRATICI E COERENTI
AIUTA L' ORGANIZZAZIONE AD IDENTIFICARE I "PROTOTIPI"
DI PERSONALITA’ CHE MEGLIO INTERPRETANO LA CULTURA
E LE OPPORTUNITA' DI SVILUPPO PER L'INDIVIDUO E
L'ORGANIZZAZIONE
OFFRE UN REFERENTE TEORICO SOLIDAMENTE ANCORATO AI
PIU' RECENTI INDIRIZZI DI RICERCA
FAVORISCE LE CONDIZIONI PER UNA NUOVA CULTURA DI
VALUTAZIONE DELLE RISORSE UMANE, CARATTERIZZATA DA UN
LINGUAGGIO CONDIVISO E DA CRITERI OBIETTIVI

TRE STRUMENTI INTEGRATIVI PER LA
RILEVAZIONE DEI “BIG FIVE”
QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE (BFQ)
LISTA DI AGGETTIVI (BFA)
SCHEDA DI OSSERVAZIONE (BFO)

IL BFQ
E’ COSTITUITO DA 132 AFFERMAZIONI
OGNI DIMENSIONE “BIG FIVE” E’
DEFINITA DA DUE SOTTODIMENSIONI

AMBITI DI IMPIEGO VANTAGGIOSO DEL BFQ
IL BFQ PUO' ESSERE IMPIEGATO CON
SUCCESSO NELL‘ORGANIZZAZIONE
NEI SEGUENTI AMBITI :
SELEZIONE DEL PERSONALE
ORIENTAMENTO
ASSESMENT CENTER
PIANIFICAZIONE E SVILUPPO
CARRIERE
FORMAZIONE

CARATTERISTICHE DEL BFQ
E’ STATO CREATO AD HOC PER LE ORGANIZZAZIONI ITALIANE
HA TROVATO AMPIO RISCONTRO NEI CONTESTI ORGANIZZATIVI
DOVE E’ STATO IMPIEGATO
E’ DI FACILE E RAPIDA COMPILAZIONE
FORNISCE UN PROFILO DI PERSONALITA’ DI FACILE LETTURA ED
IMMEDIATAMENTE CONFRONTABILE SIA CON IL PROFILO IDEALE
PREDISPOSTO PER LA POSIZIONE SIA CON IL PROFILO EMERSO
DAGLI ALTRI STRUMENTI “BIG FIVE”
E’ STATO VALIDATO SU UN GRUPPO DI OLTRE 15.000 SOGGETTI,
DEI QUALI OLTRE 6.000 IN CONDIZIONI DI VALUTAZIONE

Con la costruzione del BFQ ci si è proposti di:
Essere per quanto possibile parsimoniosi nell'individuazione
delle sottodimensioni e nel numero di item;
Essere per quanto possibile rispondenti, nell’individuazione e
nella definizione delle cinque dimensioni, a quanto viene
suggerito dalla ricognizione della letteratura recente sulla
personalità;
Associare alla misura dei cinque fattori una misura della
tendenza a fornire un'immagine "falsata" di sé, non importa
se in senso peggiorativo o migliorativo.

L’innovazione più sostanziale del BFQ è quella connessa alla
prima dimensione che è stata definita Energia (e non
Estroversione come in molte ricerche “classiche” sui Big Five)
proprio per sottolineare gli aspetti legati:
al livello di attività
alla sorgenza (“surgency”)
al “livello energetico” o alla “forza
del sistema nervoso”
all’ “affettività positiva”

Per ognuno dei Cinque Grandi Fattori sono state individuate 2
sottodimensioni, che ne consentono di esaminare aspetti più
specifici, pur mantenendo salva la parsimonia e la capacità
sintetica del modello.
Ognuno dei cinque fattori prevede 24 affermazioni (12 per
ogni sottodimensione, 6 formulate in senso positivo rispetto
alla denominazione della scala e 6 in senso negativo).
La scala Lie infine costituisce una misura della tendenza a
fornire un profilo di sé falsatamente "positivo" o “negativo” e
consta di 12 affermazioni.
In totale quindi il BFQ consta di 132 affermazioni

Dinamismo
Dominanza
Fattore 1: ENERGIA
Si articola nelle seguenti
sottodimensioni
* livello di attività
* facilità di parola
* entusiasmo
* socievolezza
* capacità di imporsi
* capacità di primeggiare
* capacità di influenzare gli altri
* assertività

Cooperatività
Cordialità
Fattore 2: AMICALITA’
Si articola nelle seguenti
sottodimensioni
* saper capire e venire incontro
alle necessità e ai bisogni altrui
* saper cooperare efficacemente
con gli altri
* affabilità
* gentilezza
* cortesia
* fiducia

Fattore 3: COSCIENZIOSITA’
Si articola nelle seguenti
sottodimensioni
Scrupolosità * affidabilità
Perseveranza
* cura dei particolari
* amore dell’ordine
* precisione
* persistenza e tenacia nel
portare a compimento i
compiti, e nel non venire
meno agli impegni
* volontà
* laboriosità

Fattore 4: STABILITA’ EMOTIVA
Controllo delle
emozioni
Controllo degli
impulsi
Si articola nelle seguenti
sottodimensioni
* Stabilità di umore
* Assenza di depressione
* Controllo dell’ansia
* Assenza di impulsività
* Controllo dell’irritazione
* Assenza di eccitabilità

Fattore 5: APERTURA MENTALE
Apertura alla
cultura
Apertura
all’esperienza
Si articola nelle seguenti
sottodimensioni
* Interesse a tenersi informati
* Interesse per la lettura
* Interesse ad acquisire
conoscenze
* Disposizione favorevole verso le
novità
* Originalità e creatività
* Disposizione favorevole verso
valori, stili, modi di vita e culture
diversi dai propri

ESEMPI DI AFFERMAZIONI DEL BFQ RELATIVE
ALLE SOTTODIMENSIONI (I)
I BIG FIVE AFFERMAZIONI
ENERGIA:
1. Dinamismo mi sembra di essere una persona
attiva e vigorosa
2. Dominanza generalmente tendo ad impormi
piuttosto che accondiscendere
AMICALITA’:
1. Cooperatività se necessario non mi tiro indietro dal
dare un aiuto a sconosciuti
2. Cordialità ritengo che in ogni persona ci sia
qualcosa di buono

ESEMPI DI AFFERMAZIONI DEL BFQ RELATIVE
ALLE SOTTODIMENSIONI ( (II II)
I BIG FIVE AFFERMAZIONI
COSCIENZIOSITA’
1. Scrupolosità di solito curo ogni cosa nei minimi
particolari
2. Perseveranza porto fino in fondo le decisioni che ho
preso
STABILITA’ EMOTIVA:
1. Controllo delle di solito non mi capita di reagire in
emozioni maniera esagerata anche a forti emozioni
2. Controllo degli di solito non perdo la calma
impulsi

ESEMPI DI AFFERMAZIONI DEL BFQ RELATIVE
ALLE SOTTODIMENSIONI ( (III III)
I BIG FIVE AFFERMAZIONI
APERTURA MENTALE:
1. Apertura alla sono sempre informato su quello
cultura che accade nel mondo
2. Apertura alla ogni novità mi affascina
esperienza

NORMATIVA PER LA SELEZIONE
Il BFQ è stato “tarato” considerando anche un gruppo composto
complessivamente da 6061 soggetti esaminati in situazioni di
valutazione o di selezione.
Di questi soggetti 3097 erano maschi e 3066 femmine (per 4
soggetti l'informazione relativa al genere era mancante).
Le norme ricavate da tale gruppo vanno utilizzate se il BFQ
viene utilizzato in una situazione di valutazione o di selezione.
Infatti, i punteggi dei soggetti in queste situazioni risultano
significativamente più elevati rispetto ai punteggi ottenuti in
situazioni "normali".
La normativa per la selezione consente di ottenere punteggi
standardizzati che correggono questa elevazione.

SOMMINISTRAZIONE (I)
Il BFQ può essere somministrato sia individualmente, sia in gruppo.
Le istruzioni possono essere lette ad alta voce ai soggetti,
accompagnandole da eventuali chiarimenti se ci sono punti che appaiono
dubbi.
Ne' le affermazioni del questionario, ne' le istruzioni devono essere
cambiate. Se e' necessario le affermazioni possono essere lette ai
soggetti, badando a non offrire suggerimenti relativi alla risposta.
Quando alcuni dei soggetti non capiscono il significato di parole o di
affermazioni, la spiegazione fornita da chi sovrintende alla
somministrazione non deve influenzare le risposte.
E' importante raccomandare ai soggetti di rispondere a tutte le
affermazioni.

SOMMINISTRAZIONE (II)
In fase di presentazione e' opportuno sottolineare l'importanza di
rispondere in maniera spontanea e sincera dal momento che e'
possibile effettuare un controllo sulla veridicità delle risposte
attraverso apposite procedure.
E' importante sottolineare che non ha alcuna utilità il tentativo di
falsificare il proprio profilo, dal momento che non vi sono risposte
giuste o sbagliate, ne' vi e' un profilo di personalità in astratto e in
assoluto desiderabile o non desiderabile.
Quanto più il soggetto e' accurato nel rispondere spontaneamente
e sinceramente tanto maggiore e' il valore "informativo" dei
risultati del questionario, in primo luogo per lui stesso.

LA MISURA DEI BIG FIVE
MEDIANTE AGGETTIVI (I)
Gli strumenti originariamente utilizzati per la misura dei Big Five sono
liste di aggettivi (unipolari o bipolari) selezionate negli
"scandagliamenti" del dizionario operati dagli studiosi che hanno
effettuato ricerche psicolessicali al fine di pervenire a tassonomie
esaustive e ben strutturate dei termini descrittivi della personalità.
Le liste di aggettivi piu' utilizzate sono le seguenti (vedi Briggs, 1992):
a) Lista di 20 coppie di aggettivi (Norman, 1963). Questa misura deriva
dalle 35 scale selezionate nello studio lessicale di Cattell;
b) 75 cluster semantici (Norman, 1967). E' una misura che deriva dallo
studio sistematico di Norman sui 1431 aggettivi piu' utili per descrivere i
tratti "biofisici" stabili;

LA MISURA DEI BIG FIVE
MEDIANTE AGGETTIVI (II)
c) 57 coppie di opposti semantici (Peabody, 1984, 1987). Questa misura
e' stata sviluppata nell'ambito di una tassonomia dei descrittori della
personalità effettuata considerando attentamente sia gli aspetti
descrittivi sia quelli valutativi dei termini classificati;
d) 100 grupi di sinonimi (Goldberg, 1982). Sono stati individuati in uno
studio che ha considerato 1710 aggettivi nei quali erano incorportati i
1431 di Norman. Attraverso varie fasi, gli aggettivi di partenza sono
stati ridotti a 339 che sono distribuiti in 100 gruppi di sinonimi (in una
versione precedente i gruppi erano 133 e comprendevano 479 termini);
e) 100 aggettivi unipolari (Goldberg, 1990). Sono stati selezionati da un
pool di 566 aggettivi per avere una rappresentazione equa di ognuno
dei cinque fattori, e per massimizzare la differenza tra i fattori e quindi
la loro robustezza nei diversi insiemi di dati;
f) 100 e 50 coppie di aggettivi bipolari (Goldberg, 1990). Sono state
selezionate da 133 gruppi di sinonimi in base alle loro saturazioni sui
cinque fattori: il formato bipolare può chiarire l'ambiguità insita in alcuni
aggettivi specificando meglio la dimensione misurata, per cui nessuno
dei due poli può essere interpretato isolatamente e idiosincraticamente
(Goldberg e Kilowski, 1985).

VANTAGGI PRESENTATI DALLE MISURE BASATE SU
AGGETTIVI
L’insieme dei possibili descrittori è finito, essendo rappresentato
da tutti gli aggettivi contenuti nel vocabolario;
gli aggettivi sono legati direttamente al comportamento tramite
l’ipotesi lessicale;
gli aggettivi costituiscono un metodo di assessment facile e
rapido: una lista di 100 aggettivi può essere facilmente
compilata in 15-20 minuti;
gli aggettivi consentono una valutazione della personalità non
ancorata a una specifica situazione o a uno specifico
comportamento: per questo possono essere utilizzati in
situazioni molto differenziate, sia per ottenere
un’autovalutazione da parte del rispondente, sia per ottenere
valutazioni effettuate da giudici (ad esempio, nel corso di un
assessment center).

LIMITI PRESENTATI DALLE MISURE BASATE SU
AGGETTIVI
Gli aggettivi non consentono di cogliere tutte le sfaccettature e le
articolazioni della personalità; a tale proposito è emblematico il
caso dell’Apertura Mentale le cui sfaccettature solitamente risultano
sottorappresentate nel dominio degli aggettivi (Goldberg, 1990;
McCrae e Costa, 1990);
gli aggettivi possono risultare vaghi e poco chiari, correndo il
gli aggettivi possono risultare vaghi e poco chiari, correndo il
rischio di essere utilizzati in maniera non appropriata ed incoerente:
come sottolineato da differenti autori, gli aggettivi come termini
descrittivi di tratti sono “insieme confusi” (“fuzzy sets”) che hanno
“confini confusi” (“fuzzy boundaries”) (vedi Block, 1995; Borkenau,
1986; Buss e Craik, 1983; Goldberg e Kilowski, 1985). Per questa ragione
essi possono risultare meno stabili attraverso i differenti linguaggi e
le diverse culture, come è testimoniato dalle soluzioni fattoriali non
perfettamente coincidenti che sono state ottenute negli studi
condotti sui differenti lessici (John, Goldberg e Angleitner, 1983)

LA LISTA DI AGGETTIVI BFA
E' COSTITUITA DA 175 AGGETTIVI
“UNIPOLARI”
FORNISCE UNA MISURA DELLE CINQUE
GRANDI DIMENSIONI E DELLE 10
SOTTODIMENSIONI DEL BFQ
RISULTA UNA VALIDA ALTERNATIVA ALLA
ADJECTIVE CHECK LIST

AMBITI DI IMPIEGO VANTAGGIOSO DEL BFA
IL BFA PUO' ESSERE IMPIEGATO CON
SUCCESSO NELL‘ORGANIZZAZIONE
NEI SEGUENTI AMBITI :
SELEZIONE DEL PERSONALE
SVILUPPO DEL POTENZIALE
ASSESMENT CENTER
FORMAZIONE

SVILUPPO DEL BFA
Lo sviluppo del BFA e' il risultato di un lavoro di ricerca che trova il suo
fondamento e la sua giustificazione teorica nell' ambito dell' approccio
psicolessicale allo studio della personalità, ed in particolare in uno studio
condotto da Caprara e Perugini sul lessico italiano (1991; 1994).
In una fase preliminare 8.532 aggettivi sono stati selezionati dal "Nuovo
Dizionario Italiano" (Garzanti, 1984).
Quattro "giudici esperti" hanno esaminato individualmente tali aggettivi,
valutandone l'utilità per descrivere la personalità.
Sulla base del punteggio medio nell'utilità per descrivere la personalità
1.337 aggettivi sono stati selezionati.
In seguito, sulla base delle valutazioni di tali aggettivi da parte di 22
"giudici", sono stati selezionati 492 aggettivi che presentavano il
punteggio piu' elevato nell'utilità per descrivere la personalità.

La lista di 492 aggettivi selezionati nella fase preliminare e' stata
utilizzata per ottenere autovalutazioni da parte di 274 soggetti
adulti.
Un'analisi fattoriale delle autovalutazioni così raccolte ha condotto
alla individuazione di 5 fattori.
L'identificazione degli aggettivi che costituiscono il BFA ha preso le
mosse dai risultati dello studio di Caprara e Perugini (1990; 1994).
In una prima fase e' stata esaminata la lista dei 492 aggettivi più
utili per descrivere la personalità.
Per la scelta degli aggettivi relativi ai 5 fattori è stato seguito un
approccio basato sulla correlazione con un marker (o indicatore)
consolidato del modello dei Big Five, il BFQ descritto nel capitolo
precedente.

Seguendo tale strategia, dalla lista dei 492 aggettivi sono stati
identificati gli aggettivi che presentavano le correlazioni
empiriche più elevate con le 5 dimensioni principali e con le 10
sottodimensioni del BFQ.
Sono stati così individuati 125 aggettivi, 25 per ognuna delle 5
dimensioni principali (dei quali 10 relativi a ciascuna delle 2
sottodimensioni, e 5 riferiti solamente alla dimensione
generale).
A questi aggettivi sono stati aggiunti: 15 aggettivi relativi alla
desiderabilità sociale, e 35 aggettivi “complementari” riferiti a
dimensioni “complesse” (ovvero, non identificabili precisamente
con nessuno dei 5 fattori presi in isolamento, ma riconducibili a
“misture” dei 5 fattori), o ad altre dimensioni non riconducibili
immediatamente a nessuno dei Big Five.

Lo scopo di questi 35 aggettivi “complementari” è quello di estendere
la gittata del BFA su aree di giuntura tra le principali dimensioni, delle
quali avvertiamo l´importanza ma su cui ancora appare prematuro
prefigurare nuove scale a integrazione di quelle canoniche. Un
ulteriore effetto determinato dalla presenza di questi 35 aggettivi
“complementari” è quello di bilanciare la sequenza completa degli
aggettivi che vengono presentati al rispondente, contribuendo in
questo modo a mitigare possibili “response set” di acquiescenza.
I 175 aggettivi che compongono il BFA vengono valutati su una scala
a 7 posizioni (da 1 = “Per nulla”; 2 = “Poco”; 3 = “In una certa
misura”; 4 = “Mediamente”; 5 = “Abbastanza”; 6 = “Molto”; 7 =
“Moltissimo”).
Il BFA consente di misurare le 5 dimensioni principali e le 10
sottodimensioni dei Big Five e prevede anche una scala per misurare
la tendenza a fornire un’immagine di sé socialmente desiderabile.

ENERGIA (E)
La scala misura caratteristiche quali il livello di attività, il vigore, la
socievolezza, la comunicatività, l’assertività, la competitività e la
leadership. Si articola nelle sottodimensioni Dinamismo, che riguarda
l’attività e l’entusiasmo, e la Dominanza, che riguarda l’intraprendenza e
l’assertività.
Gli aggettivi relativi al Dinamismo sono [il segno (-) indica gli item che
vanno nella direzione opposta al costrutto]: Comunicativo/a, Vivace,
Spigliato/a, Dinamico/a, Entusiasta, Solitario/a (-), Introverso/a (-),
Silenzioso/a (-), Chiuso/a (-), Taciturno/a (-).
Gli aggettivi relativi alla Dominanza sono: Competitivo/a, Leader,
Dominante, Grintoso/a, Intraprendente, Combattivo/a, Astuto/a,
Remissivo/a (-), Titubante (-), Impacciato/a (-).
La scala totale di Energia è composta da tutti gli aggettivi delle
sottodimensioni Dinamismo e Dominanza, e dai seguenti cinque
aggettivi aggiuntivi: Trascinatore, Frizzante, Energico/a, Attivo/a,
Sveglio/a.

AMICALITA’ (A)
La scala misura caratteristiche quali la fiducia, la prosocialità,
l’altruismo, la generosità, la gentilezza. Si articola nelle sottodimensioni
Cooperatività, che riguarda la l’altruismo, la disponibilità e l’attenzione
verso gli altri, e la Cordialità, che riguarda la sensibilità, la fiducia ed il
rispetto nei confronti degli altri, la gentilezza e l´affabilità.
Gli aggettivi relativi alla Cooperatività sono: Altruista, Generoso/a,
Comprensivo/a, Disponibile, Sensibile, Sincero/a, Arido/a (-), Avaro/a(-),
Egoista (-), Indifferente (-).
Gli aggettivi relativi alla Cordialità sono: Fiducioso/a, Cordiale,
Tollerante, Gentile, Sospettoso/a (-), Scontroso/a (-), Diffidente (-),
Ostile (-), Sgarbato/a (-), Brusco/a (-).
La scala totale di Amicalità è composta da tutti gli aggettivi delle
sottodimensioni Cooperatività e Cordialità, e dai seguenti cinque
aggettivi aggiuntivi: Amichevole, Ospitale, Affettuoso/a, Indulgente,
Leale.

COSCIENZIOSITA’ (C)
La scala misura caratteristiche quali l’autoregolazione, l' affidabilità, la
responsabilità, la precisione, la volontà, la tenacia. Si articola nelle
sottodimensioni Scrupolosità, che riguarda l’affidabilità, l’amore per
l'ordine, la precisione, e la Perseveranza, che riguarda la volontà, la
persistenza, la tenacia.
Gli aggettivi relativi alla Scrupolosità sono: Preciso/a, Ordinato/a,
Metodico/a, Sistematico/a, Scrupoloso/a, Incostante (-), Avventato/a (-),
Distratto/a (-), Impreciso/a (-), Disordinato/a (-).
Gli aggettivi relativi alla Perseveranza sono: Determinato/a, Tenace,
Perseverante, Laborioso/a, Responsabile, Efficiente, Ozioso/a (-), Pigro/a
(-), Cedevole (-), Arrendevole (-).
La scala totale di Coscienziosità è composta da tutti gli aggettivi delle
sottodimensioni Scrupolosità e Perseveranza, e dai seguenti cinque
aggettivi aggiuntivi: Organizzato/a, Diligente, Costante, Attento/a,
Coscienzioso/a.

STABILITA’ EMOTIVA (S)
La scala misura caratteristiche quali la capacità di controllare le proprie
reazioni emotive, l’assenza di affetti negativi, il benessere psicologico. Si
articola nelle sottodimensioni Controllo delle Emozioni, che riguarda
l’assenza di ansia, di vulnerabilità, di depressione, e il Controllo degli
impulsi, che riguarda l’assenza di irritazione, di malumore, di rabbia.
Gli aggettivi relativi al Controllo delle Emozioni sono: Sereno/a, Stabile,
Equilibrato/a, Fragile (-), Vulnerabile (-), Emotivo/a (-), Insicuro/a (-),
Depresso/a (-), Ansioso/a (-), Agitato/a (-).
Gli aggettivi relativi al Controllo degli Impulsi sono: Calmo/a, Paziente,
Tranquillo/a, Mite, Pacifico/a, Suscettibile (-), Permaloso/a (-),
Impulsivo/a (-), Nervoso/a (-), Irritabile (-).
La scala totale di Stabilità Emotiva è composta da tutti gli aggettivi delle
sottodimensioni Controllo delle Emozioni e Controllo degli Impulsi, e dai
seguenti cinque aggettivi aggiuntivi: Ottimista, Angosciato/a (-),
Instabile (-), Turbato/a (-), Insoddisfatto/a (-).

APERTURA MENTALE (M)
La scala misura caratteristiche quali l’ampiezza dei propri interessi
culturali, la tolleranza verso le differenze, la creatività e la curiosità. Si
articola nelle sottodimensioni Apertura alla cultura, che riguarda i
bisogni e gli interessi intellettuali, l’essere informati, l’acquisire
conoscenze, e Apertura all’Esperienza, che riguarda l’apertura verso le
novità, l’innovatività, l’apertura verso valori, stili, modi di vita e culture
diversi.
Gli aggettivi relativi all’Apertura alla cultura sono: Colto/a, Informato/a,
Sapiente, Profondo/a, Analitico/a, Acuto/a, Intuitivo/a, Logico/a,
Ricettivo/a, Razionale.
Gli aggettivi relativi all’Apertura all’Esperienza sono: Innovativo/a,
Progressista, Originale, Anticonformista, Immaginativo/a, Creativo/a,
Imprevedibile, Convenzionale (-), Tradizionalista (-), Conservatore (-).
La scala totale di Apertura Mentale è composta da tutti gli aggettivi
delle sottodimensioni Apertura alla Cultura e Apertura all’Esperienza, e
dai seguenti cinque aggettivi aggiuntivi: Fantasioso/a, Curioso/a,
Eclettico/a, Interessato/a, Disinformato/a (-).

DESIDERABILITA’ SOCIALE (DS)
La scala misura la tendenza a fornire un’immagine di sé socialmente
desiderabile.
E’ composta dai seguenti aggettivi:
Brillante, Capace, Competente, Coraggioso/a, Corretto/a, Esperto/a,
Intelligente, Maturo/a, Piacevole, Simpatico/a, Vendicativo/a (-),
Arrogante (-), Colpevole (-), Sconclusionato/a (-), Pauroso/a (-).
AGGETTIVI COMPLEMENTARI
Sono i 35 aggettivi riferiti a dimensioni “complesse” ad altre dimensioni
non riconducibili immediatamente a nessuno dei Big Five (es.,
Socievole, Indeciso/a, Orgoglioso/a, Vergognoso/a, Ribelle).
Gli aggettivi complementari non vengono sommati a nessuna delle scale
del BFA. Come già detto, questi aggettivi rappresentano degli elementi
per estendere la gittata del BFA su aree di giuntura tra le principali
dimensioni, o su altre aree.

PROPRIETA’ PSICOMETRICHE
Il BFA e' stata somministrato a 1925 soggetti, dei quali il
49% maschi e il 51% femmine.
L'età media del gruppo totale è risultata pari a 44.76 anni
(dev. st. 16.36), quella del gruppo dei maschi pari a 45 (dev.
st. 16.4), quella delle femmine pari a 44.5 (dev. st. 16.4).
L' analisi della struttura fattoriale del questionario e' stata
effettuata considerando come variabili di base per l' analisi
fattoriale i punteggi totali ottenuti dai soggetti in ciascuna
delle 10 sottodimensioni.