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ANNO XI - N. 3 - SETTEMBRE 2011 Periodico di Informazione e ...

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46<br />

VITA IN AZIENDA<br />

Ospedale IN<br />

Profili Assicurativi<br />

nella Sperimentazione<br />

Clinica No Profit<br />

entilissimi pazienti ed opera-<br />

Gtori del settore,<br />

Vi scrivo per informarVi in merito<br />

agli ultimi interventi normativi<br />

che hanno notevolmente limitato la<br />

possibilità <strong>di</strong> attuare una Sperimentazione<br />

Clinica No Profit 1 . Se<br />

avete avuto la pazienza <strong>di</strong> leggere<br />

la nota 1, avete già capito che la<br />

sperimentazione definita No Profit,<br />

è quella priva <strong>di</strong> interessi economici,<br />

ma esclusivamente mossa<br />

dall'interesse scientifico, tesa<br />

quin<strong>di</strong> al solo beneficio del paziente.<br />

Faccio un esempio. Se un<br />

<strong>di</strong> Francesco Giurlanda, SC Oncologia<br />

me<strong>di</strong>cinale può guarire non una<br />

ma, sempre per esempio, due malattie,<br />

<strong>di</strong> cui una frequente ed una<br />

rara, l'azienda farmaceutica che lo<br />

produce sarà interessata ad affrontare<br />

le spese della ricerca nel<br />

primo caso, e <strong>di</strong>fficilmente nel secondo.<br />

Solamente la ricerca no<br />

profit potrà essere interessata a valutare<br />

quel me<strong>di</strong>cinale nel secondo<br />

caso. Un altro esempio è quello dei<br />

farmaci “vecchi” che sono anche,<br />

in genere, meno costosi <strong>di</strong> quelli<br />

nuovi. Se nuove conoscenze biologiche<br />

in<strong>di</strong>cano che un farmaco<br />

Allegato 1 – Modello standard <strong>di</strong> certificato assicurativo<br />

Il certificato assicurativo da allegare ai documenti dello stu<strong>di</strong>o clinico<br />

interventistico deve contenere almeno gli elementi riportati nello<br />

schema seguente:<br />

1. DATI RELATIVI ALLA POLIZZA<br />

1.1 Compagnia assicuratrice<br />

1.2 Numero <strong>di</strong> polizza<br />

1.3 Decorrenza<br />

1.4 Scadenza<br />

1.5 Assicurato (Contraente)<br />

1.6 Descrizione dell’attività (oggetto della polizza)<br />

2. GARANZIE DEDICATE AL PROTOCOLLO PRESENTATO<br />

ALL’AUTORITÀ COMPETENTE E/O AL COMITATO ETICO<br />

2.1 Titolo del protocollo assicurato<br />

2.2 N. centri <strong>di</strong> sperimentazione<br />

2.3 Numero del protocollo (se <strong>di</strong>sponibile)<br />

2.4 Numero dei soggetti (numero presumibile dei soggetti<br />

che parteciperanno alla sperimentazione clinica in<br />

Italia)<br />

2.5 Copertura postuma (in mesi)<br />

2.6 Assicurati (elencare tutte le tipologie dei soggetti<br />

assicurati)<br />

2.7 Limiti <strong>di</strong> risarcimento 1 (la garanzia opera fino a<br />

concorrenza dei seguenti importi)<br />

Massimale per Protocollo Euro _________<br />

Massimale per Persona Euro _________<br />

Le prestazioni assicurative per i soggetti <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong>minuiscono proporzionalmente,<br />

se la somma dei singoli risarcimenti superasse i detti<br />

massimali per ogni durata dell’assicurazione.<br />

Le richieste <strong>di</strong> risarcimento che superano il limite previsto sono a carico<br />

del Contraente (promotore)<br />

2.8 Franchigia<br />

Non presente |__| Non opponibile a terzi danneggiati |__|<br />

2.9 Esclusioni (se presenti per lo specifico protocollo,<br />

riportare tutte le esclusioni)<br />

Timbro e firma della compagnia assicuratrice<br />

_______________________________________________________<br />

1 Il limite <strong>di</strong> risarcimento può variare a seconda del numero dei soggetti<br />

e dei rischi (cfr. art.2); deve essere previsto almeno 1 Milione <strong>di</strong><br />

Euro per i danni alle persone.<br />

vecchio e uno nuovo potrebbero<br />

essere ugualmente attivi in una determinata<br />

patologia, l'azienda farmaceutica<br />

sarà interessata a<br />

sperimentare solo il farmaco nuovo<br />

(più costoso e più red<strong>di</strong>tizio), e certamente<br />

non il farmaco vecchio.<br />

Solo la ricerca no profit potrebbe<br />

intervenire e <strong>di</strong>mostrare, sempre<br />

per esempio, che gli stessi risultati<br />

possono essere raggiunti anche<br />

con un farmaco meno costoso.<br />

Credo che questi due esempi siano<br />

sufficienti a inquadrare il ruolo<br />

della ricerca no profit in sanità.<br />

Vi inviterei ora a riflettere sulla<br />

mo<strong>di</strong>fica in ambito assicurativo,<br />

ormai in atto grazie al D.M.<br />

14/07/2009 “Requisiti minimi per<br />

le polizze assicurative a tutela dei<br />

soggetti partecipanti alle sperimentazioni<br />

cliniche dei me<strong>di</strong>cinali”, in<br />

vigore dal 13/03/2010.<br />

Il decreto si applica alle sperimentazioni<br />

la cui richiesta <strong>di</strong> attivazione,<br />

tramite il parere unico al<br />

Comitato Etico 2 , sia presentata<br />

dopo l’entrata in vigore del decreto<br />

stesso.<br />

Esso impone che il promotore <strong>di</strong><br />

una sperimentazione clinica stipuli<br />

una apposita polizza assicurativa,<br />

poiché le polizze assicurative delle<br />

Aziende Ospedaliere 3 non possono<br />

più farsi carico della copertura<br />

per le Sperimentazioni<br />

Cliniche previste dal Decreto 4 , non<br />

rispettandone i requisiti minimi richiesti.<br />

Questo costituisce un vero<br />

e proprio scoglio <strong>di</strong> natura economica,<br />

<strong>di</strong>fficilmente sormontabile<br />

poiché impone al promotore della<br />

sperimentazione no profit, <strong>di</strong> reperire<br />

il finanziamento necessario al<br />

pagamento dell'assicurazione, creando<br />

così <strong>di</strong> fatto una nuova voce<br />

<strong>di</strong> spesa in un momento in cui la<br />

politica sanitaria è quella opposta:<br />

cancellare o contenere le voci <strong>di</strong><br />

spesa esistenti.<br />

Per i pazienti è importante sapere<br />

che:<br />

- art.1 c.2. La polizza assicurativa<br />

deve garantire specifica copertura<br />

al risarcimento dei danni<br />

eventualmente cagionati ai<br />

soggetti dall’attività <strong>di</strong> sperimentazione,<br />

per l’intero periodo della<br />

stessa, a copertura della responsabilità<br />

civile dello sperimentatore e<br />

del promotore, senza esclusione<br />

dei danni involontariamente cagionati<br />

in conseguenza <strong>di</strong> un fatto accidentale<br />

e/o imputabili a<br />

negligenza, imprudenza o imperizia,<br />

purché si siano manifestati<br />

entro i perio<strong>di</strong> in<strong>di</strong>cati al successivo<br />

comma 3 (…).<br />

- art.1 c.3. I termini previsti in<br />

polizza per la manifestazione dei<br />

danni <strong>di</strong> cui al comma 6 e per la<br />

presentazione <strong>di</strong> richieste <strong>di</strong> risarcimento<br />

non possono essere inferiori<br />

rispettivamente a 24 e 36<br />

mesi dalla data <strong>di</strong> conclusione<br />

della sperimentazione. Per data <strong>di</strong><br />

conclusione della sperimentazione<br />

si intende l’ultima prestazione<br />

me<strong>di</strong>co-chirurgica, <strong>di</strong>agnostico<br />

e/o terapeutica effettuate secondo<br />

il protocollo <strong>di</strong> sperimentazione<br />

relativa all’ultimo paziente arruolato<br />

in Italia.<br />

- art.1 c.6. In ogni caso, lo sperimentatore<br />

deve sempre informare<br />

le persone che partecipano<br />

al protocollo <strong>di</strong> ricerca, anche tramite<br />

il consenso informato, che la<br />

polizza assicurativa, che garantisce<br />

la copertura dei danni da responsabilità<br />

civile derivante dalla<br />

sperimentazione stessa, non copre<br />

il valore eccedente il massimale e<br />

che la stessa è operante esclusivamente<br />

per i danni la cui richiesta<br />

<strong>di</strong> risarcimento sia stata presentata<br />

non oltre il periodo previsto in<br />

polizza definito secondo i criteri <strong>di</strong><br />

cui al presente articolo. Tale limitazione<br />

non inficia comunque il<br />

<strong>di</strong>ritto del soggetto danneggiato<br />

ad ottenere il risarcimento da<br />

parte del responsabile dell’eventuale<br />

danno.<br />

È stato pertanto ridotto il termine<br />

per la “rivalsa” da parte del paziente,<br />

salvo un <strong>di</strong>verso termine per<br />

la copertura del rischio postumo<br />

per casi espressamente previsti all’art.1:<br />

c.4. In caso <strong>di</strong> sperimentazioni<br />

potenzialmente idonee a causare<br />

danni evidenziabili a maggior <strong>di</strong>stanza<br />

<strong>di</strong> tempo, il periodo minimo<br />

<strong>di</strong> copertura del rischio postumo, <strong>di</strong><br />

cui al comma 3, dovrà essere opportunamente<br />

esteso. Per le sperimentazioni<br />

su minori tale<br />

estensione deve prevedere una copertura<br />

<strong>di</strong> almeno 10 anni, per un<br />

tempo necessario per la verifica <strong>di</strong><br />

un normale sviluppo psico-fisico.<br />

c.5. Per sperimentazioni cliniche<br />

con terapie geniche, terapie cellulari<br />

e ra<strong>di</strong>ofarmaci il periodo minimo<br />

<strong>di</strong> copertura del rischio<br />

postumo, <strong>di</strong> cui al comma 3, dovrà<br />

essere opportunamente esteso prevedendo<br />

una copertura <strong>di</strong> almeno<br />

10 anni.<br />

Oggetto e massimali delle garanzie<br />

assicurative ex Decreto sono<br />

previsti all’art. 2:<br />

c.1. Sono oggetto della copertura<br />

assicurativa la morte, tutte le<br />

menomazioni permanenti e/o temporanee<br />

dello stato <strong>di</strong> salute, i<br />

danni patrimoniali correlati, che<br />

siano conseguenza <strong>di</strong>retta della<br />

sperimentazione e riconducibili<br />

alla responsabilità civile <strong>di</strong> tutti i<br />

soggetti che operano nella realizzazione<br />

della sperimentazione<br />

stessa.<br />

c.2. La copertura assicurativa<br />

garantisce un massimale <strong>di</strong> risarcimento<br />

danni non inferiore ad un<br />

milione <strong>di</strong> euro per persona ma<br />

con previsione dei seguenti massimali<br />

per ogni singolo protocollo<br />

non inferiori a: a) euro 5 milioni se<br />

i soggetti coinvolti nella sperimentazione<br />

non sono più <strong>di</strong> 50; b) euro<br />

7 milioni e 500 mila se i soggetti<br />

coinvolti nella sperimentazione<br />

sono più <strong>di</strong> 50 ma meno <strong>di</strong> 200; c)<br />

euro 10 milioni se i soggetti coinvolti<br />

nella sperimentazione sono<br />

più <strong>di</strong> 200.<br />

c.3. Non deve essere prevista<br />

una franchigia opponibile a terzi<br />

danneggiati (…).<br />

Per renderVi parte consapevole<br />

<strong>di</strong> quanto deve esser valutato dal<br />

Comitato Etico, nel rilasciare il proprio<br />

parere, all’art. 1, comma 1,<br />

D.M. 14/07/2009, si precisa che:<br />

- il promotore della sperimentazione<br />

clinica deve presentare al comitato<br />

etico (…) un certificato<br />

assicurativo, redatto in lingua italiana<br />

e sottoscritto dalla compagnia<br />

assicuratrice, come da<br />

modello standard allegato (allegato<br />

1)... che faccia esplicito riferimento<br />

allo stu<strong>di</strong>o interventistico<br />

proposto, con la descrizione degli<br />

elementi essenziali, previsti dal<br />

presente decreto (…).<br />

Il D.M. 17/12/2004 “Prescrizioni<br />

e con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> carattere generale,<br />

relative all’esecuzione delle<br />

sperimentazioni cliniche dei me<strong>di</strong>cinali,<br />

con particolare riferimento a<br />

quelle ai fini del miglioramento<br />

della pratica clinica, quale parte<br />

integrante dell’assistenza sanitaria”<br />

prevede l’esecuzione della<br />

Sperimentazione No Profit richiedendo<br />

l’adozione delle necessarie<br />

misure affinché venga costituito un<br />

fondo per le sperimentazioni promosse<br />

dalla stessa struttura.<br />

In questo periodo <strong>di</strong> particolare<br />

<strong>di</strong>fficoltà economica e misure straor<strong>di</strong>narie<br />

per farvi fronte, è ancora<br />

più <strong>di</strong>fficile per le singole realtà che<br />

conducono la Sperimentazione No<br />

Profit accollarsene l’onere in tale<br />

modo; senza <strong>di</strong>menticare che l’esecuzione<br />

della Sperimentazione No<br />

Profit è finalizzata al migliora-<br />

Ospedale IN 47<br />

mento della pratica clinica quale<br />

parte integrante dell’assistenza sanitaria.<br />

In conclusione, la nuova normativa<br />

ostacola in maniera molto pesante<br />

la possibilità <strong>di</strong> procedere a<br />

sperimentazioni cliniche no profit,<br />

che <strong>di</strong> fatto verranno completamente<br />

bloccate visto la preve<strong>di</strong>bile<br />

impossibilità <strong>di</strong> reperire fon<strong>di</strong> in<br />

particolare in questo momento<br />

congiunturale. Resterà operativa<br />

solo la sperimentazione “industriale”,<br />

quella su nuovi farmaci,<br />

destinata certamente al miglioramento<br />

della me<strong>di</strong>cina, ma anche<br />

degli utili delle case farmaceutiche.<br />

Le preve<strong>di</strong>bili conseguenze finali<br />

saranno un ancor più deciso aumento<br />

dei prezzi dei farmaci, un<br />

eccessivo utilizzo degli stessi,<br />

anche in situazioni dove farmaci<br />

meno costosi potrebbero essere<br />

una valida alternativa. L'abbandono<br />

delle malattie più rare, <strong>di</strong><br />

nessun interesse per il mercato farmaceutico:<br />

danni per i pazienti e<br />

per i conti dello Stato...<br />

1 «Sperimentazione clinica»: qualsiasi<br />

stu<strong>di</strong>o sull'uomo finalizzato a scoprire o<br />

verificare gli effetti clinici, farmacologici<br />

e/o altri effetti farmaco<strong>di</strong>namici <strong>di</strong> uno o<br />

più me<strong>di</strong>cinali sperimentali, e/o a in<strong>di</strong>viduare<br />

qualsiasi reazione avversa ad uno<br />

a più me<strong>di</strong>cinali sperimentali, e/o a stu<strong>di</strong>arne<br />

l'assorbimento, la <strong>di</strong>stribuzione, il<br />

metabolismo e l'eliminazione, con l'obiettivo<br />

<strong>di</strong> accertarne la sicurezza e/o l'efficacia.<br />

Questa definizione include le<br />

sperimentazioni cliniche effettuate in un<br />

unico centro o in più centri, solo in Italia o<br />

anche in altri Stati membri dell'Unione europea<br />

(ex art 2 c1 lett. a) D. Lgs.<br />

211/2003). «No profit»: sperimentazioni<br />

cliniche finalizzate al miglioramento della<br />

pratica clinica quale parte integrante dell’assistenza<br />

sanitaria e non a fini industriali<br />

(ex art 1 D.M. 17/12/2004).<br />

2 Il Comitato Etico è un organismo in<strong>di</strong>pendente,<br />

costituito nell'ambito <strong>di</strong> una<br />

struttura sanitaria o <strong>di</strong> ricerca scientifica e<br />

composto secondo criteri <strong>di</strong> inter<strong>di</strong>sciplinarietà.<br />

La normativa <strong>di</strong> riferimento per<br />

l'istituzione del Comitato Etico è il Decreto<br />

Ministeriale 18 marzo 1998 (pubblicato<br />

sulla G.U. n. 122 del 28 maggio 1998).<br />

3 In particolare, quando il sanitario<br />

opera alle <strong>di</strong>pendenze <strong>di</strong> un ente pubblico,<br />

si può fare riferimento anche all’art<br />

28 del D.P.R. 761/1979. La norma prevede<br />

che gli enti pubblici e quin<strong>di</strong> le<br />

aziende sanitarie possono garantire il<br />

proprio personale <strong>di</strong>pendente, me<strong>di</strong>ante<br />

adeguata polizza assicurativa per la responsabilità<br />

civile. Si tratta però <strong>di</strong> una facoltà<br />

e non <strong>di</strong> un obbligo. E sempre<br />

secondo il medesimo articolo la colpa<br />

grave del <strong>di</strong>pendente pubblico non è suscettibile<br />

<strong>di</strong> copertura assicurativa, coperta<br />

a <strong>di</strong>screzione del singolo<br />

<strong>di</strong>pendente.<br />

4 Non sono applicabili gli obblighi previsti<br />

dal Decreto 14/07/2009 agli stu<strong>di</strong><br />

non interventistici (osservazionali), art 4<br />

dello stesso Decreto.<br />

VITA IN AZIENDA

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