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ANNO XI - N. 3 - SETTEMBRE 2011 Periodico di Informazione e ...

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54 Ospedale IN<br />

Ospedale IN 55<br />

VITA IN AZZIENNDA<br />

Nell’ottica <strong>di</strong> incrementare la<br />

valutazione e il trattamento del<br />

“sintomo dolore” la Joint<br />

Commission on Accre<strong>di</strong>tation<br />

Organizations (JHCAO), considerando<br />

la mancata valutazione<br />

del dolore come maggiore pre<strong>di</strong>ttore<br />

per un insufficiente trattamento,<br />

ha elaborato delle<br />

linee guida nelle quali tale sintomo<br />

viene designato come<br />

“quinto parametro vitale” (dopo<br />

frequenza car<strong>di</strong>aca, pressione<br />

sanguigna, temperatura e frequenza<br />

respiratoria).<br />

Diversamente dagli altri parametri,<br />

peraltro, il dolore non è<br />

misurabile da alcuno strumento:<br />

l’unico in<strong>di</strong>catore realistico è il<br />

paziente stesso che può essere<br />

aiutato nel quantificare il dolore<br />

attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> scale <strong>di</strong><br />

valutazione del dolore (numeriche,<br />

verbali, visive).<br />

Ad oggi, la letteratura specifica<br />

del contesto del Dipartimento<br />

d’Emergenza, consiglia cinque<br />

in<strong>di</strong>catori fondamentali per una<br />

buona gestione del paziente con<br />

dolore:<br />

1) Prescrizione <strong>di</strong> farmaci<br />

analgesici, in particolare<br />

oppioi<strong>di</strong>;<br />

Marks e Sachar affermano che<br />

“per molti me<strong>di</strong>ci i farmaci oppioi<strong>di</strong><br />

hanno uno speciale significato<br />

emozionale che interferisce<br />

con il loro utilizzo”: questo comportamento<br />

rappresenta la più<br />

grande barriera all’appropriata<br />

gestione del dolore (7).<br />

Il consumo degli oppioi<strong>di</strong> è<br />

considerato un importante in<strong>di</strong>catore<br />

<strong>di</strong> qualità del trattamento<br />

del dolore. Tra i Paesi economicamente<br />

sviluppati, l’Italia presenta<br />

un consumo molto basso <strong>di</strong><br />

oppioi<strong>di</strong>. Una mancanza <strong>di</strong> educazione<br />

adeguata dei professionisti<br />

sanitari in relazione al<br />

controllo del dolore e una sorta <strong>di</strong><br />

“oppiofobia”, stimolata da misure<br />

restrittive atte a prevenire un<br />

uso improprio <strong>di</strong> questi farmaci e<br />

dall’eccessiva paura per gli eventuali<br />

effetti collaterali, sono stati<br />

identificati quali fattori responsabili<br />

<strong>di</strong> questo fenomeno.<br />

2) Mancata prescrizione<br />

<strong>di</strong> analgesici alla <strong>di</strong>missione;<br />

3) Tempo <strong>di</strong> somministrazione<br />

precoce dell’analgesico:<br />

entro 20 minuti per<br />

un co<strong>di</strong>ce giallo ed entro<br />

60 minuti per un co<strong>di</strong>ce<br />

verde dall’arrivo in DEA;<br />

4) Documentazione in<br />

cartella della valutazione<br />

dell’intensità del sintomo e<br />

terapia antalgica praticata;<br />

5) Pazienti che desiderano<br />

e non ricevono analgesia.<br />

Se sul piano pratico i risultati<br />

auspicabili non sono ancora raggiunti,<br />

certamente sul piano culturale<br />

qualcosa si muove e vi è<br />

stata una buona risposta con un<br />

grande numero <strong>di</strong> esperienze<br />

pubblicate. Rispetto allo scorso<br />

decennio, le pubblicazioni in<strong>di</strong>cizzate<br />

annualmente sul trattamento<br />

del dolore in urgenza si<br />

sono raddoppiate, quelle sulla sedazione<br />

procedurale in Pronto<br />

Soccorso ad<strong>di</strong>rittura decuplicate.<br />

Uno stu<strong>di</strong>o prospettico osservazionale<br />

è stato condotto, dal nostro<br />

gruppo <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci e<br />

infermieri, nel DEA <strong>di</strong> Cuneo, per<br />

determinare quale fosse la prevalenza<br />

<strong>di</strong> pazienti con dolore che<br />

desiderano e ricevono un analgesico<br />

durante la permanenza in<br />

DEA. La ricerca è stata effettuata<br />

nel 2009, reclutando 393 pazienti<br />

con un’età compresa tra i<br />

18 e i 96 anni. L’indagine ha <strong>di</strong>mostrato<br />

che metà <strong>di</strong> tutti i pazienti<br />

con dolore desiderano un<br />

analgesico, ma che solo metà <strong>di</strong><br />

coloro che lo desiderano poi lo ricevono.<br />

I pazienti che desiderano<br />

e ricevono un trattamento analgesico<br />

rappresentano il gruppo<br />

con alto grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione.<br />

Il desiderio <strong>di</strong> analgesia era<br />

anche presente nei pazienti con<br />

dolore leggero, quin<strong>di</strong> a tutti i pazienti<br />

dovrebbe essere domandato<br />

se desiderano o meno un<br />

analgesico, senza focalizzare<br />

l’attenzione esclusivamente sul<br />

punteggio della scala <strong>di</strong> valutazione<br />

del dolore.<br />

In particolare, solamente il 37%<br />

dei pazienti con dolore ricevevano<br />

un trattamento analgesico e<br />

solamente nell’8% dei casi si utilizzavano<br />

analgesici oppioi<strong>di</strong>. Un<br />

dato confortante riguardava la<br />

prescrizione analgesica per il domicilio<br />

che veniva effettuata nel<br />

75% delle persone assistite con<br />

dolore (8).<br />

La consapevolezza <strong>di</strong> questo<br />

rende imperativo progettare e sviluppare<br />

strategie per migliorare il<br />

trattamento del dolore da parte<br />

degli operatori del Pronto Soccorso,<br />

e in tale senso ci siamo attivati<br />

e ci stiamo muovendo. È<br />

stata aggiunta nella cartella informatizzata<br />

del Triage e in<br />

quella clinica del Pronto Soccorso<br />

una casella dove inserire, a<br />

fianco degli altri parametri vitali,<br />

la valutazione numerica dell’in-<br />

tensità del dolore <strong>di</strong>chiarata dal<br />

citta<strong>di</strong>no (scala numerica con<br />

punteggio da 0 - assenza <strong>di</strong> dolore<br />

- a 10 - massimo dolore provato).<br />

Sono stati elaborati vari protocolli<br />

<strong>di</strong> sedazione del dolore per<br />

<strong>di</strong>fferenti patologie.<br />

È attivo un gruppo <strong>di</strong> lavoro inter<strong>di</strong>sciplinare<br />

per uniformare<br />

protocolli <strong>di</strong> sedazione e <strong>di</strong> sedazione<br />

procedurale (cioè, come<br />

trattare il dolore e/o come prevenirlo<br />

quando si attua una procedura<br />

dolorosa: pensiamo ad<br />

esempio alla riduzione <strong>di</strong> una lussazione).<br />

Anche se c’è ancora spazio per<br />

migliorare, un riconoscimento ci<br />

è venuto con una menzione speciale<br />

conferita al lavoro cui si è<br />

fatto cenno sopra (citato in bibliografia<br />

al numero 8) dalla<br />

Giuria del premio nazionale<br />

Nottola-Mario Luzi “Il dolore non<br />

necessario”, che ha ottenuto l’alto<br />

patrocinio del Capo dello Stato.<br />

Anche in linea con il progetto<br />

“Ospedale senza dolore”, gli<br />

operatori sanitari del DEA sono<br />

consci della necessità del pronto<br />

riconoscimento del sintomo dolore<br />

e sono impegnati per trattarlo<br />

sempre più efficacemente in<br />

tutte le sue accezioni, al fine <strong>di</strong><br />

“curare non solo il dolore, ma la<br />

sofferenza”.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

1) Wilson JE, Pendleton JM.<br />

Oligoanalgesia in the emergency<br />

department. Am J Emerg Med. Nov<br />

1989;7(6):620- 623.<br />

2) Rupp T, Delaney KA. Inadequate<br />

analgesia in emergencyme<strong>di</strong>cine. Ann<br />

Emerg Med. Apr 2004;43(4):494-503.<br />

3) Gioffrè D, Luzi M, Mandelli F, De<br />

Mauro T, Garattini S, Levi Montalcini R.<br />

Manifesto etico contro il dolore non necessario.<br />

La Repubblica, 2 giugno 2004.<br />

4) Todd KH, Sloan EP, Chen C, Eder SC,<br />

Wamstad K. Survey of Pain in Etiology,<br />

Management Practices and Patient<br />

Satisfaction in Two Urban Emergency<br />

Departments. CJEM. Vol 4; 2002.<br />

5) Sengstaken EA, King SA. The<br />

problems of pain and its detection<br />

among geriatric nursing home<br />

residents. J Am Geriatr Soc. May<br />

1993; 41(5):541-544.<br />

6) Ngai B, Ducharme J. Documented<br />

use of analgesics in the emergency<br />

department and upon release of patients<br />

with extremity fractures. Acad Emerg<br />

Med. Dec 1997; 4(12):1176-1178.<br />

7) Marks RM, Sachar EJ. Undertreatment<br />

of me<strong>di</strong>cal inpatients with narcotic analgesics.<br />

Ann Intern Med 1973; 78:173-181.<br />

8) Allione A, Melchio R, Martini G,<br />

Dutto L Ricca M, Bernar<strong>di</strong> E, Pomero F,<br />

Menardo V, Tartaglino B. Factors<br />

influencing desired and received<br />

analgesia in emergency department.<br />

Intern Emerg Med (<strong>2011</strong>); 6:69-78.<br />

“MENZIONE SPECIALE”<br />

Ècon sod<strong>di</strong>sfazione che informiamo i<br />

nostri lettori <strong>di</strong> un gra<strong>di</strong>to riconoscimento<br />

ricevuto dal Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Emergenza della nostra ASO per un<br />

lavoro scientifico dal titolo “Factors<br />

influencing desired and received<br />

analgesia in emergency<br />

department”, pubblicato sulla rivista<br />

“INTERNAL AND EMERGENCY<br />

MEDICINE” (giornale ufficiale della Società<br />

Italiana <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Interna).<br />

La commissione del Premio Nazionale<br />

“NOTTOLA MARIO LUZI”, che raccoglie<br />

lavori scientifici sul DOLORE NON NE-<br />

CESSARIO da ridurre, da controllare, da<br />

“curare”, ha assegnato, nell’e<strong>di</strong>zione<br />

<strong>2011</strong>, una speciale menzione al<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Emergenza Urgenza del<br />

nostro ospedale che <strong>di</strong> seguito riportiamo<br />

integralmente, così come pubblichiamo<br />

la poesia del Senatore Mario<br />

Luzi, cui è intitolato il premio.<br />

Tra i componenti della giuria che valutava<br />

i lavori vi era anche Citta<strong>di</strong>nanzattiva -<br />

Tribunale dei <strong>di</strong>ritti del malato.<br />

Ringraziamo tutti i professionisti del<br />

DEU per l’attenzione e per i sod<strong>di</strong>sfacenti<br />

risultati ottenuti nel controllo del<br />

Dolore, che la letteratura internazionale<br />

inserisce tra i “parametri vitali” che ogni<br />

Pronto Soccorso deve tenere sotto stretta<br />

osservazione.<br />

Nella consapevolezza che nella<br />

Mission <strong>di</strong> ogni Azienda Sanitaria ci<br />

siano il Guarire quando è possibile, il<br />

Curare, nel rispetto dell’autodeterminazione<br />

del paziente ed il Prendersi Cura<br />

sempre della persona malata, auspichiamo<br />

che l’impegno a ridurre la sofferenza<br />

delle persone che si rivolgono a<br />

noi sia obiettivo costante <strong>di</strong> tutte le Strutture<br />

della nostra Azienda.<br />

VITA IN AZZIEENDAA

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