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Numero 4 - simsi

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Medicina Subacquea e Iperbarica N. 4 - Dicembre 2005 18<br />

Il Barotrauma dell’orecchio medio:<br />

criteri diagnostici e terapeutici<br />

Per barotrauma si intende una condizione patologica indotta<br />

da una lenta variazione di pressione applicata all’organismo.<br />

Gli organi bersaglio del barotrauma sono molteplici<br />

e comprendono: l’orecchio medio ed interno, i seni<br />

paranasali, i polmoni, l’intestino.<br />

Nell’ambito delle otopatie barotraumatiche è opportuno<br />

distinguere due entità ben differenti per patogenesi e trattamento:<br />

le otopatie barotraumatiche propriamente dette,<br />

che interessano sia l’orecchio medio sia l’orecchio interno<br />

e le otopatie da decompressione, su base aero-embolica<br />

che riguardano esclusivamente l’orecchio interno.<br />

Le attività subacquee sono tra le più frequenti cause di<br />

barotrauma dell’orecchio medio. Ciò può verifi carsi sia<br />

nella fase compressiva di discesa (‘squeeze’), sia nella fase<br />

decompressiva di risalita (‘reverse squeeze’).<br />

I fondamenti fi siopatologici alla base del barotrauma dell’orecchio<br />

medio sono legati alla pneumatizzazione dello<br />

stesso. Occorre qui ricordare come le attuali conoscenze<br />

di biomeccanica dell’orecchio medio hanno chiarito una<br />

profonda differenza di comportamento della catena ossiculare<br />

nelle “micro-oscillazioni” che si verifi cano nei<br />

range di intensità uditiva (che vanno dall’Å dell’intensità<br />

soglia, al · dei 100 dB per toni di 1000 Hz) rispetto<br />

alle “macro-oscillazioni” che caratterizzano gli eventi fi -<br />

siologici (es. deglutizione) e parafi siologici (es. starnuti,<br />

manovre di Valsalva e Toynbee, ecc.) connessi alla ventilazione<br />

dell’orecchio medio. Gli studi più recenti hanno<br />

chiarito il ruolo “protettivo” nei confronti dell’orecchio<br />

interno da parte delle articolazioni della catena ossiculare<br />

coinvolte nella dinamica di tali macro-oscillazioni.<br />

La combinazione delle tensioni legamentose-elastiche,<br />

la morfologia e l’orientamento delle superfi ci articolari,<br />

gli assi di rotazione del complesso timpano-malleolare e<br />

Indirizzo per la richiesta di estratti<br />

Elio Cunsolo<br />

U.O. ORL - Ospedale Maggiore<br />

Largo Nigrisoli, 2<br />

40133 Bologna<br />

Elio Cunsolo<br />

U.O. ORL, Ospedale Maggiore, Bologna<br />

Atti del Convegno - L’Orecchio in Immersione - Bologna, 25 febbraio 2006<br />

dell’incudine sono tutti fi nalizzati al “disaccoppiamento”<br />

dell’articolazione incudo-stapediale, rispetto al complesso<br />

timpano-malleolare. All’atto pratico ciò si traduce<br />

in un comportamento “a pistone” del Sistema Timpano<br />

Ossiculare (STO) nelle oscillazioni uditive con un effetto<br />

di amplifi cazione della pressione sonora a livello della fi -<br />

nestra ovale, contrapposto al comportamento “disaccoppiato”<br />

dello STO nelle macro-oscillazioni extrauditive,<br />

che limita le escursioni della platina a 20-40 · pur con<br />

oscillazioni timpaniche dell’ordine del millimetro. Tipico<br />

esempio di tale evento biomeccanico è quello che<br />

si verifi ca nel corso dell’esame clinico della timpanometria.<br />

Con tali presupposti biomeccanici si può comprendere<br />

come gli eventi lesivi a carico dell’orecchio interno nel<br />

corso di barotrauma dell’orecchio medio siano relativamente<br />

poco frequenti e si verifi chino solo in occasione di<br />

eventi traumatici particolarmente intensi e/o in presenza<br />

di patologie che compromettano la normale dinamica funzionale<br />

dello STO.<br />

Sul piano clinico è possibile distinguere il “barotrauma<br />

acuto dell’orecchio medio” e la “malattia barotraumatica<br />

dell’orecchio medio”.<br />

Barotrauma acuto dell’orecchio medio<br />

Può assumere differente entità e gravità. Per tale motivo<br />

sono state classicamente proposte delle classifi cazioni in<br />

gradi e stadi secondo un criterio anatomo patologico e clinico.<br />

In genere vengono defi niti criteri classifi cati che distinguono<br />

5 entità anatomo-cliniche, secondo un ordine<br />

crescente di gravità (Haines-Harris, Riu). È però da preferire,<br />

in accordo con Hamilton-Farrel e Bhattacharyya,<br />

la classifi cazione di Teed.<br />

Wallace Teed, sommergibilista della marina Americana<br />

durante la seconda guerra mondiale, propose una suddivisione<br />

in 5 + 1 gradi del barotrauma dell’orecchio medio,<br />

defi nendo anche un grado 0.<br />

Secondo tali criteri si delineano, pertanto i seguenti quadri<br />

anatomo-clinici:<br />

Simsi 4 2005 imp.indd 18 21/02/2006 14.23.48

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