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Alessandro Dal Prato - la Notizia

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sembra una narrazione eminentemente descrittiva: ma essa attinge in realtà<br />

una raffigurazione, come si diceva, carica di senso e di significato. Ne esce <strong>la</strong><br />

costante di un ‘idea, di una concezione portante e animante, che rifugge dalle<br />

e<strong>la</strong>borazioni troppo teoretiche (ve n’è soltanto qualche spunto e anche quello<br />

più intuitivo che discorsivo), affidata com’è all’intuito di alcuni principi pedagogici<br />

in vista di una educazione che si esprime nei valori più umani, attuata<br />

con una didattica del<strong>la</strong> promozione e non del<strong>la</strong> confezione del<strong>la</strong> personalità.<br />

«L’arte come creazione ha sempre rappresentato il momento metafisica del<br />

produrre», del produrre le opere dell’arte: l’aspetto, cioè, in linguaggio kantiano<br />

e del<strong>la</strong> filosofia dei valori, trascendentale, ossia universale perché proprio<br />

di tutti e di ciascuno degli spiriti individuali degli uomini.<br />

Ma è da aggiungere che <strong>la</strong> produzione, quando va trascorrendo dal<strong>la</strong> ideazione<br />

creativa originaria e originale nel<strong>la</strong> mente dell’uomo artista al<strong>la</strong> prova<br />

del<strong>la</strong> realizzazione come ca<strong>la</strong>re dell’idea nel mondo, nel<strong>la</strong> realtà, esige conoscenze<br />

ed abilità tecnologiche e tecniche operative secondo le loro caratteristiche<br />

e <strong>la</strong> loro logica.<br />

Quel<strong>la</strong> descritta e giustificata in questo saggio d’esperienza vissuta è una metodologia<br />

<strong>la</strong> più appropriata, tra l’altro, ad una didattica in generale dell’educazione<br />

artistica e dell’educazione tecnica in tutte le scuole dove essa trova e<br />

deve trovare posto: e i suoi principi informativi e direttivi dovrebbero trovare<br />

applicazione, prima di tutto, nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> elementare e nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> media,<br />

per qualificarsi poi nell’area comune, in un modo, e nell’altro nei rami specialistici<br />

del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> secondaria superiore.<br />

C’è chi teme le deviazioni e le aberrazioni dello “spontaneismo “, con non<br />

poca ignoranza attribuito all’attivismo: il pericolo non è certo immaginario; lo<br />

spontaneismo anarchico è perfino di<strong>la</strong>gato e può essere ancora e sempre una<br />

minaccia non immaginaria. Ma questo timore, per quanto giustificato, deve<br />

se mai indurre al<strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza ed al<strong>la</strong> autocritica, non al travolgimento delle impostazioni<br />

e addirittura al<strong>la</strong> soppressione dell’arte, dell’educazione estetica<br />

ed artistica, dell’educazione operativa nel<strong>la</strong> loro autenticità e inderogabilità<br />

nei piani educativi delle scuole.<br />

Come sta avvenendo da qualche tempo.<br />

Contro reali o immaginari pericoli di spontaneismo disordinato, irrazionale,<br />

estroso ed assurdo, basti ricordare che l’arte e il <strong>la</strong>voro, e gli atti e i gesti delle<br />

loro esecuzioni sono intrinsecamente, e esigono, disciplina e logica, ordine<br />

e ordinamento; ed educano con ciò al pensare ed al ragionare non meno<br />

dell’educazione scientifica e di quel<strong>la</strong> umanistica delle lettere, del<strong>la</strong> filosofia<br />

e del diritto.<br />

Ad una pubblicazione di <strong>Alessandro</strong> <strong>Dal</strong> <strong>Prato</strong>, dedicata all’educazione artistica,<br />

nel<strong>la</strong> prefazione ponevo già in evidenza i comuni convincimenti nell’ambito<br />

dell’educazione artistica: quelli che ritornano in questo libro efficacissimo.<br />

Oggi siamo ridotti a domandarci se esista ancora l’educazione estetica, quindi<br />

l’educazione artistica e <strong>la</strong> stessa educazione alle realizzazioni del <strong>la</strong>voro,<br />

ossia del<strong>la</strong> mano, del<strong>la</strong> mano armata di strumenti e utensili, del<strong>la</strong> mano che<br />

sospinge automazione e provoca rievocazioni informatiche, in ogni caso movendo<br />

dal pensiero e padroneggiando e sviluppando un proprio itinerario<br />

dal<strong>la</strong> mente al risultato previsto e voluto intenzionalmente.<br />

Una Scuo<strong>la</strong> - Presentazione di Aldo Agazzi<br />

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