Alessandro Dal Prato - la Notizia
Alessandro Dal Prato - la Notizia
Alessandro Dal Prato - la Notizia
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
54<br />
anni ‘70 - <strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong>, disse, poteva camminare con le proprie gambe - durante<br />
un lungo e rigoglioso autunno che si sarebbe rive<strong>la</strong>to ricco di opere.<br />
<strong>Alessandro</strong> <strong>Dal</strong> <strong>Prato</strong> non andò in pensione, anzi estese <strong>la</strong> sua arte a nuove<br />
tecniche quali <strong>la</strong> grafica e <strong>la</strong> medaglistica.<br />
I graffiti “Vedute di Mantova” e “Santuari ed oratori mariani del Mantovano”<br />
dal 1980 fanno parte del<strong>la</strong> civica raccolta delle stampe Bertarelli, <strong>la</strong> prestigiosa<br />
collezione che ha sede nel Castello sforzesco a Mi<strong>la</strong>no.<br />
Sue medaglie sono esposte al British Museum, per il 40’ anniversario del<strong>la</strong><br />
Bondioli-Pavesi, quel<strong>la</strong> commemorativa del<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> d’Arte e Mestieri Bertazzoni<br />
di Suzzara e quel<strong>la</strong> per il centenario del<strong>la</strong> nascita di Tazio Nuvo<strong>la</strong>ri.<br />
<strong>Dal</strong> <strong>Prato</strong> era un instancabile <strong>la</strong>voratore, ad ogni opera faceva precedere<br />
un’accurata documentazione sul soggetto che intendeva trattare. In questa<br />
fase era di una diligenza puntigliosa. Disse di sé “Io sono un diligente perché<br />
sono innamorato del<strong>la</strong> forma”.<br />
Gli studiosi, i critici di professione, con una lettura attenta ai problemi morfologici<br />
e filologici, potranno e<strong>la</strong>borare un giudizio complessivo del<strong>la</strong> produzione<br />
artistica di <strong>Alessandro</strong> <strong>Dal</strong> <strong>Prato</strong>, ora che <strong>la</strong> sua <strong>la</strong>boriosa giornata si è<br />
conclusa. Potranno dire se i 40 anni dedicati con grande passione al<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong>,<br />
hanno creato una frattura o una stasi tra il periodo giovanile e quello del<strong>la</strong><br />
feconda maturità.<br />
L’educatore<br />
Come devo chiamar<strong>la</strong>, Professore o Maestro? Maestro è troppo impegnativo.<br />
Al “Professore” sono invece abituato. In fin dei conti ho quarant’anni di<br />
carriera.<br />
La dedizione del Professore al<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> di Guidizzolo, <strong>la</strong> sua creatura prediletta,<br />
è rievocata dal ricordo degli insegnanti anziani. <strong>Dal</strong><strong>la</strong> fine degli anni ‘50<br />
<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> aveva<br />
ottenuto <strong>la</strong> statizzazione.<br />
Con <strong>Dal</strong><br />
<strong>Prato</strong> si <strong>la</strong>vorava<br />
bene, <strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong><br />
non era numerosa<br />
e il Direttore<br />
era il pater familias,<br />
autoritario<br />
perché autorevole.<br />
Al suono del<br />
Da Atti e Memorie, Accademia Nazionale Virgiliana<br />
1988, 23 settembre<br />
Firenze, salone<br />
Brunelleschiano,<br />
Convegno sul tema<br />
“Ecologia ed educazione<br />
all’immagine”<br />
I re<strong>la</strong>tori Piero Ange<strong>la</strong><br />
e <strong>Alessandro</strong> <strong>Dal</strong> <strong>Prato</strong>