Alessandro Dal Prato - la Notizia
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ni, offrendo agli studenti gli strumenti per un inserimento proficuo nel mondo<br />
del <strong>la</strong>voro e nel tessuto del<strong>la</strong> realtà locale. <strong>Dal</strong> <strong>Prato</strong> riteneva che fosse<br />
importante riuscire a stimo<strong>la</strong>re e coinvolgere gli alunni rendendoli partecipi<br />
del loro processo di apprendimento, rifiutando e sostituendo quell’addestramento<br />
per modelli con una didattica di sollecitazione del<strong>la</strong> libertà interpretativa<br />
e creativa che fosse funzionale all’attività mentale, spirituale, razionale e<br />
ragionata con i tratti dell’originalità individuale. È questo un positivo contributo<br />
all’educazione logica, al ragionamento rigoroso e corretto, connaturato<br />
nell’educazione artistica e all’educazione al <strong>la</strong>voro.<br />
In questo contesto si delinea l’atteggiamento del docente che deve avvicinarsi<br />
al ragazzo “con dolcezza” per non compromettere <strong>la</strong> sua spontaneità.<br />
Con questo atteggiamento didattico-culturale <strong>Dal</strong> <strong>Prato</strong> si inserisce nel filone<br />
pedagogico che inizia con <strong>la</strong> maieutica socratica, prosegue con l’educazione<br />
indiretta di Rousseau, il personalismo di Mounier e l’attivismo di Agazzi.<br />
La “sua scuo<strong>la</strong>” e <strong>la</strong> didattica suscitano l’attenzione dei maggiori pedagogisti<br />
del tempo, come Agazzi, Volpicelli, Gabrielli e Tognetti.<br />
Partecipa attivamente al<strong>la</strong> stesura del programmi del 1962 per <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> media<br />
di 1° grado e al<strong>la</strong> sua rivisitazione del 1979.<br />
Le sue idee pedagogiche e <strong>la</strong> sua azione didattica rivoluzionarono l’insegnamento<br />
di educazione artistica nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> media. I suoi testi sco<strong>la</strong>stici furono<br />
adottati in prevalenza in tutte le scuole italiane e per circa 20 anni segnarono<br />
l’itinerario dell’educazione estetica ed artistica ai vari livelli del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong><br />
italiana e molti tradotti in diverse lingue. Egli ha avuto il grande dono del<strong>la</strong><br />
chiarezza, dello stile senza le astruserie degli specialisti, facendo par<strong>la</strong>re cose<br />
e attività.<br />
Sfata con le sue teorie ed i suoi testi sco<strong>la</strong>stici certe convinzioni del tempo,<br />
dedotte dalle tesi idealistiche, specialmente gentiliane e del<strong>la</strong> purezza estetica<br />
non concettuale di derivazione crociana secondo le quali <strong>la</strong> spontaneità<br />
viene a cessare al subentrare dell’adolescenza e del<strong>la</strong> consapevolezza o di<br />
una certa e<strong>la</strong>borazione personale.<br />
Le opere d’arte non devono essere proposte come modelli da copiare, ma<br />
“come testimonianza delle vette cui può giungere <strong>la</strong> tecnica al servizio del genio<br />
o dell’arte”. Compito del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> è quello di educare all’originalità espressiva,<br />
secondo il più ambizioso principio che l’educazione artistica “si fa con<br />
l’arte e non con l’artificiosità”.<br />
Il disegno rappresenta veramente un concetto espresso con le mani, come<br />
dice il Vasari. “Tutto ciò che l’uomo ha fatto, prima di essere una cosa è stata<br />
un’idea creativa e <strong>la</strong> quasi totalità di queste idee creative hanno trovato il loro<br />
primo modo di essere in un disegno. La visualizzazione di un’idea è creatività<br />
in atto” (A. <strong>Dal</strong> <strong>Prato</strong>, Didattica dell’educazione artistica).<br />
Per <strong>la</strong> sua eredità artistica, per quello che ha ideato e costruito, per i valori che<br />
ha espresso, per <strong>la</strong> sua nobile azione di educatore e di pedagogista l’Istituto<br />
Statale d’Arte di Guidizzolo è stato intito<strong>la</strong>to nel 2005 al professore <strong>Alessandro</strong><br />
<strong>Dal</strong> <strong>Prato</strong>.<br />
Introduzione<br />
Antonio Piazza<br />
Preside dell’Istituto Statale d’Arte di Guidizzolo