Contesa tra Achille e Agamennone - Paulu Maura
Contesa tra Achille e Agamennone - Paulu Maura
Contesa tra Achille e Agamennone - Paulu Maura
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
A mo’ di postfazione<br />
Il mito del tallone di <strong>Achille</strong><br />
Ai tempi dell’antica Grecia c’erano, come ci sono ora,<br />
i ricchi e i poveri. I ricchi non lavoravano e passavano il<br />
tempo nell’agorà a fare affari, a chiacchierare, a filosofare,<br />
a godersi la vita. I poveri col loro lavoro consentivano ai<br />
ricchi di menare il proprio agio.<br />
I figli dei poveri imparavano, fin da piccoli, a<br />
maneggiare zappa, forconi ed arnesi vari per <strong>tra</strong>rre dalla<br />
madre terra i frutti necessari al loro sostentamento e al<br />
benestare dei ricchi.<br />
I figli dei ricchi imparavano invece a maneggiare le<br />
armi e a fare la guerra. Si facevano costruire delle<br />
bellissime armature d’acciaio splendente, con elmi dal<br />
pennacchio svolazzante. Così agghindati con spada al<br />
fianco e lancia in mano <strong>tra</strong>scorrevano le loro giornate a<br />
gironzolare come dei pavoncelli ammaes<strong>tra</strong>ti senza<br />
concludere nulla di buono. Sul loro conto, tuttavia,<br />
circolavano storie, spesso montate ad arte, di epici<br />
combattimenti e di eroiche gesta.<br />
I figli dei poveri li guardavano ammirati, si<br />
appassionavano alle storie e tifavano chi per l’uno chi per<br />
l’altro. Come oggi ogni ragazzo ha la sua squadra, così<br />
allora ognuno aveva il suo eroe del cuore e ogni baldo<br />
giovane metallizzato poteva contare su un certo numero di<br />
fan. Ma uno sovrastava tutti gli altri per fama e per<br />
ammiratori. Si diceva che non avesse mai perso un<br />
22