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Contesa tra Achille e Agamennone - Paulu Maura

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È riduttivo, perciò, parlare male dei tiranni senza indagare sui<br />

motivi, sulle ragioni, sui sentimenti dei tanti, in genere della<br />

maggioranza dei cittadini, che li hanno osannati e acclamati e, se<br />

in regime di formale democrazia, votati. Presentarli come mostri<br />

equivale a proiettare all’esterno e a non fare i conti con gli aspetti<br />

di mostruosità che sono dentro la maggioranza che ha<br />

consentito la loro tirannia.<br />

La smania dell’onnipotenza lucidamente rappresentata nel bel<br />

film di Marco Bellocchio Vincere non fu solo di Mussolini (o di<br />

Hitler) ma ha permeato e pervaso le grandi masse di persone<br />

che, in piazza Venezia e non solo, lo hanno osannato nei suoi<br />

propositi imperiali e nel giorno dell’annuncio dell’en<strong>tra</strong>ta<br />

dell’Italia nella terribile avventura della seconda guerra mondiale.<br />

Chi portò l’Italia alla rovina e l’Europa alla decadenza –<br />

decadenza che tutt’ora continua inesorabile – non furono<br />

Mussolini e il suo compare Hitler ma la smania dell’onnipotenza<br />

che ha permeato e pervaso tutta l’Europa del secolo scorso.<br />

Certo Mussolini ed Hitler hanno incarnato più d’ogni altro e con<br />

più pregnanza questa terribile smania ma è riduttivo e parziale<br />

attribuire solo a loro e alla ristretta cerchia della classe dirigente<br />

che li ha attorniato la responsabilità di quello che è successo.<br />

Senza il riscontro e il consenso delle masse di persone non<br />

sarebbero stati capi di governo ma ridicoli fantocci come<br />

genialmente rappresentati da Charlie Chaplin nell’immortale film<br />

"Il grande dittatore".<br />

Mussolini ed Hitler non sono stati dei mostri ma geniali<br />

interpreti della mostruosità che ha covato nel cuore di tanti<br />

europei nel ventesimo secolo. Dopo la fine della seconda guerra<br />

mondiale Chaplin ebbe a dire che se all’epoca della lavorazione<br />

del film avesse conosciuto la realtà del nazismo e le atrocità<br />

dell’olocausto, probabilmente non se la sarebbe sentita di<br />

realizzare un film che si prendesse gioco di quei criminali.<br />

Dopo la seconda guerra mondiale, in conseguenza<br />

dell’enorme utilizzo di petrolio, si è diffusa la smania del<br />

consumismo e del piacere senza limite che trova in Silvio<br />

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