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PDF, 1.888 KB - La Privata Repubblica

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L’ipotesi francamente non è credibile atteso, anche, che<br />

per una tale evenienza sarebbe stato necessario che<br />

l’opera di cospirazione delle persone informate sui fatti<br />

avesse come avallanti una pluralità di organi<br />

investigativi (nell’ambito di ciascuno di essi tutte le<br />

persone che si sono occupate a vario titolo<br />

dell’inchiesta nella fase delle indagini preliminare) e<br />

una pluralità di pubblici ministeri che facendo parte di<br />

più procure si sono occupate dell’inchiesta o di filoni<br />

di essa (in specie la procura di Roma naturale giudice<br />

competente dell’inchiesta dopo le dichiarazioni di<br />

Tommaso Buscetta, quella di Perugia dopo il<br />

coinvolgimento nell’inchiesta di Claudio Vitalone<br />

sostituto procuratore della repubblica presso il<br />

tribunale di Roma al momento dell’omicidio di Carmine<br />

Pecorelli e la procura della repubblica presso il<br />

tribunale di Palermo competente per il reato di concorso<br />

in associazione mafiosa a carico di Giulio Andreotti del<br />

cui processo molti atti sono confluiti in questo pendente<br />

avanti alla Corte di Assise di Perugia. Né può pensarsi<br />

che il complotto sia organizzato e gestito dalle persone<br />

che hanno avuto la conduzione delle indagini perché,<br />

anche in questo caso, sarebbe stato necessario il<br />

consenso e la connivenza delle persone informate sui<br />

fatti che a vario titolo hanno reso deposizioni in questo<br />

processo.<br />

2. Se effettivamente fosse esistito un complotto in danno<br />

di taluni degli imputati esso sarebbe stato ordito<br />

sicuramente meglio e non si sarebbero verificate<br />

quelle vistose smagliature che sono proprio il segno<br />

della mancanza di un previo accordo; non appare<br />

credibile che un “cospiratore”, appena attento alle<br />

dinamiche del processo, organizzerebbe un complotto<br />

architettando una serie di circostanze che hanno<br />

prestato il fianco a tutte una serie di critiche,<br />

censure, e contraddizioni come quelle che fanno dire a<br />

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