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giugno 2012 - I Siciliani giovani

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E’ semplicemente magistrale. I due<br />

magistrati smentiscono il “mancinismo<br />

puro” non in virtù degli elementi raccolti –<br />

che non sono stati mostrati –ma in base a<br />

una semplice supposizione: siccome<br />

Attilio era un chirurgo, era impossibile che<br />

operasse solo con la mano sinistra. A<br />

questo punto ci deve essere spiegato in<br />

base a quale teoria scientifica i magistrati<br />

traggono un convincimento del genere.<br />

Eppure ci sono molte testimonianze “viterbesi”<br />

(non “barcellonesi”)di colleghi e<br />

collaboratori sanitari, che vanno in un’unica<br />

direzione: Manca operava solo con la<br />

mano sinistra. Quindi quanto meno, anche<br />

su questo aspetto, ci si sarebbe aspettati un<br />

altro pizzico di cautela.<br />

“Si drogava ma non era drogato...”<br />

Non sarebbe stato male, da parte del<br />

procuratore, ascoltare il padre, la madre e<br />

il fratello di Attilio, quanto meno per avere<br />

un quadro più completo della personalità<br />

della vittima. Il procuratore invece ha dichiarato<br />

che da quando fa servizio a Viterbo<br />

(quattro anni e mezzo), i Manca non si<br />

sono mai degnati di farsi vivi. Non sarebbe<br />

stato male che fosse stato lui a farsi<br />

vivo con loro, non solo per essere vicino<br />

umanamente alla famiglia (ma ci rendiamo<br />

conto che questi atti di sensibilità attengono<br />

alla sfera soggettiva di ognuno di noi),<br />

ma per dire che lo Stato in questa vicenda<br />

c’è, è vivo, ed è presente.<br />

Evidentemente il signor procuratore non<br />

ha idea delle sofferenze che da otto anni<br />

vive questa famiglia, sia per l’atroce perdita<br />

di un ragazzo brillantissimo, sia perché<br />

costretta a vivere in un ambiente ostile e<br />

carico di veleni come quello di Barcellona<br />

Pozzo di Gotto, dove adesso, in seguito a<br />

questa conferenza stampa, qualcuno si<br />

sarà ringalluzzito e starà pure passando al<br />

contrattacco.<br />

Andiamo avanti. Il giovane medico, a<br />

sentire i magistrati, si faceva di eroina, ma<br />

non era un tossicodipendente. Si drogava,<br />

a loro dire, solo in certi momenti, magari<br />

quando era depresso, ma l’eroina riusciva<br />

a tenerla a bada, sotto controllo, senza subirne<br />

dipendenza. L’eroina…<br />

www.isiciliani.it<br />

A proposito dei due buchi trovati sul<br />

braccio sinistro (gli unici rinvenuti in tutto<br />

il corpo), la Procura sostiene una tesi per<br />

noi del tutto nuova: che sarebbero stati<br />

praticati in tempi diversi. Ce ne sarebbe<br />

uno recente e uno più vecchio. Questo dimostrerebbe<br />

due cose: che Attilio si<br />

drogava, e che quella sera non è stata la<br />

prima volta.<br />

I magistrati non hanno spiegato per quale<br />

ragione – malgrado le ripetute richieste<br />

della famiglia Manca e dell’avvocato Repici<br />

– per ben otto anni non sono state rilevate<br />

le impronte digitali sulle due siringhe.<br />

Anzi, in conferenza stampa, hanno detto<br />

che siccome le siringhe erano piccole, non<br />

hanno ritenuto di ordinare il rilevamento<br />

delle impronte perché tanto non si sarebbe<br />

trovato nulla. Soltanto qualche mese fa –<br />

dopo una precisa richiesta del Gip – le<br />

analisi sono state eseguite. Su una non è<br />

stato trovato nulla, sull’altra una labile<br />

traccia non assolutamente comparabile a<br />

un’impronta, quindi da non considerare<br />

valida come prova.<br />

Attenzione, si tratta di uno snodo fondamentale<br />

dell’inchiesta. Dunque dalle analisi<br />

effettuate sulle siringhe, non è stato accertato<br />

nulla, né che Attilio quella sera si<br />

sia drogato, né che altri lo abbiano drogato<br />

forzatamente per simulare una morte per<br />

overdose. Quindi non esiste alcuna prova<br />

sia nell’un senso che nell’altro. E non è<br />

stato neanche ipotizzato che quelle siringhe<br />

siano state utilizzate con dei guanti.<br />

Sì, perché fare un’ipotesi del genere significa<br />

immaginare che qualcuno, su quelle<br />

siringhe, non abbia voluto lasciare tracce.<br />

E allora sorge il dubbio che per otto anni<br />

certi rilievi non siano stati eseguiti per evitare<br />

di guardare in altre direzioni. E allora<br />

sorge un altro dubbio: che non si tratti di<br />

semplice ingenuità.<br />

Ma a un certo punto della conferenza<br />

stampa il cilindro partorisce il coniglio. E<br />

forse non c’è metafora migliore di questa.<br />

Il cilindro è una delle siringhe, il coniglio<br />

è una minuscola traccia di eroina contenuta<br />

all’interno di essa.<br />

E così abbiamo sentito parlare di esame<br />

tricologico. I giudici hanno garbatamente<br />

spiegato che trattasi di analisi sul capello<br />

I <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />

<strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />

– pag. 31<br />

“Occhiello<br />

di giro”<br />

della vittima per accertare se questa abbia<br />

assunto degli stupefacenti. Ebbene: ci è<br />

stato detto che sì, anche lì sono state trovate<br />

delle tracce di stupefacenti, ma neanche<br />

in questo caso è stato specificato quali.<br />

Siamo in attesa di risposte.<br />

Però siccome nella siringa è stata trovata<br />

eroina, siccome “è provato” che “Manca<br />

Attilio si sia inoculato volontariamente<br />

l’eroina nel braccio sinistro”, siccome i vicini<br />

di casa non hanno sentito rumori,<br />

Manca Attilio è morto drogato. Stop. Fine<br />

dell’inchiesta. Non facciamo ipotesi assurde.<br />

Chi bara sulla pelle di Attilio Manca?<br />

Bene: ipotizziamo allora che Attilio fosse<br />

stato davvero un drogato. Questo spiega<br />

a tutti i costi una morte per overdose?<br />

Questo significa che i magistrati non abbiano<br />

il dovere di indagare a trecentosessanta<br />

gradi su questa morte? Questo significa<br />

non considerare anche l’ipotesi<br />

dell’omicidio, magari considerando che la<br />

scena del presunto delitto potrebbe essere<br />

stata abilmente camuffata?<br />

Non è detto che sia così, ma non può essere<br />

escluso a priori. Invece i magistrati di<br />

Viterbo hanno scartato questa ipotesi dicendo<br />

“Non ci sono elementi”. Ma sono<br />

stati cercati, o si pensa che “gli elementi”<br />

cadano dal cielo?<br />

Le prove non possono essere fornite dalla<br />

famiglia, che tutt’al più può dare degli<br />

indizi o delle indicazioni. Le prove si cercano<br />

con pazienza e con tenacia seguendo<br />

quegli indizi e quelle indicazioni.<br />

Invece fin dall’inizio si è sposata la tesi<br />

della morte per overdose “volontaria”.<br />

Quel che appare certo è che ci troviamo di<br />

fronte a diversi “buchi neri” e a diverse<br />

anomalie investigative, su cui il ministero<br />

di Grazia e giustizia – su richiesta<br />

dell’associazione antimafia “Rita Atria”,<br />

del senatore del Pd Beppe Lumia, e di diversi<br />

cittadini – è stato recentemente chiamato<br />

a fornire delle risposte attraverso una<br />

ispezione alla Procura della Repubblica di<br />

Viterbo.<br />

Chi sta barando sulla pelle di Attilio<br />

Manca?

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