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giugno 2012 - I Siciliani giovani

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Storie italiane<br />

L'azzardo<br />

del deputato<br />

Amedeo Laboccetta approda<br />

al berlusconismo,<br />

vende l'anima a<br />

Nick' 'o Mericano ed è<br />

“nominato” deputato...<br />

di Arnaldo Capezzuto<br />

La Domenica settimanale<br />

E' un camaleonte, Amedeo Laboccetta.<br />

Vuole fare il grande salto. Il suo sogno:<br />

è fare il deputato. Entra nell'orbita<br />

del potere di Nicola Cosentino, scala posizioni.<br />

L'affiliazione alla corte di Nick<br />

o' Mericano sancisce il suo passaggio<br />

armi e bagagli al berlusconismo spinto e<br />

il suo salto da giustizialista a fustigatore<br />

di quart'ordine di magistrati e giudici.<br />

Amedeo oltre all'attività politica come<br />

consigliere comunale d'opposizione al Comune<br />

di Napoli diventa procuratore speciale<br />

del gruppo Atlantis Gioco legale ltd,<br />

ribattezzato Bplus, che si occupa con strepitoso<br />

successo di slot machine e video<br />

poker con sede legale in Olanda, base operativa<br />

nei Caraibi e filiali a Londra. A trasformare<br />

la società in una grande holding<br />

lo aiuta l'allora ministro dell’Economia nel<br />

governo Berlusconi, Domenico Siniscalco,<br />

col decreto ministeriale che introduce in<br />

Italia “il gioco con partecipazione a distanza”,<br />

vale a dire videopoker, slot machine<br />

e ogni possibile scommessa online.<br />

Il 15 luglio 2004 l’Atlantis world group of<br />

companies ottiene dalla Aams (Monopoli<br />

di Stato) un bel regalo: è una delle 10 concessionarie<br />

per il “gioco con partecipazione<br />

a distanza”.<br />

Laboccetta fa carriera, il suo successo è<br />

favorito anche dall'amicizia con Francesco<br />

Corallo dell'Atlantis, figlio di Gaetano,<br />

condannato a sette anni e mezzo per associazione<br />

a delinquere per un tentativo di<br />

scalata ai casino di Campione e Sanremo<br />

da parte degli amici di Nitto Santapaola.<br />

www.isiciliani.it<br />

Laboccetta non appena è eletto deputato<br />

abbandona l'attività all'Atlantis ma non dimentica<br />

gli amici appena nominato membro<br />

della commissione antimafia: difende<br />

strenuamente il suo ex datore di lavoro.<br />

Un aiuto indiretto o diretto Laboccetta lo<br />

può sempre dare visto che il Gat (il Gruppo<br />

antifrodi telematiche) della Guardia di<br />

finanza accerta che delle 200mila macchinette<br />

installate in Italia solo una su tre è<br />

collegata al cervellone della Sogei che calcola<br />

il “preu”, cioè il prelievo erariale unico<br />

che i concessionari devono versare allo<br />

Stato pari al 13,5%; Il 70 per cento del<br />

prelievo è stato evaso.<br />

La Corte dei Conti chiede ai<br />

concessionari, tra tasse evase e sanzioni,<br />

98 miliardi di euro, l’equivalente di tre Finanziarie.<br />

Ma finora non hanno pagato un<br />

centesimo. Le sanzioni più pesanti, 31 miliardi,<br />

riguardano proprio l’Atlantis group,<br />

che secondo le contestazioni si è reso colpevole<br />

delle infrazioni più gravi. I soldi<br />

però non spariscono, tutt’al più, come dice<br />

Giulio Tremonti, cambiano di tasca....A<br />

proteggere i loro interessi e non quelli<br />

dell’erario provvede il governo di Romano<br />

Prodi. Come? Introducendo nella Finanziaria<br />

per il 2008 un codicillo che, semplicemente,<br />

cambia i termini dell’accordo tra<br />

Monopoli e concessionari.<br />

E ora? Ora Laboccetta è un parlamentare<br />

che nascondendosi dietro l'immunità ha<br />

fatto sparire un Pc e “ripulito” da dati<br />

scottanti. E' scritto nelle 60 pagine<br />

dell'ordinanza con cui i giudici del Tribunale<br />

di Milano hanno messo ai domiciliari<br />

per una storia di tangenti l'ex numero uno<br />

della Banca Popolare di Milano ed ex presidente<br />

di Impregilo Massimo Ponzellini e<br />

Antonio Cannalire, suo collaboratore.<br />

La storia riguarda una perquisizione<br />

nell'appartamento di piazza di Spagna a<br />

Roma dell'imprenditore Francesco Corallo<br />

il 10 novembre 2011. La Guardia di<br />

Finanza si presentò nell'abitazione per<br />

conto dei magistrati che indagavano sul finanziamento<br />

di 148 milioni di euro dalla<br />

Bpm ad Atlantis, società di Corallo che si<br />

occupa di macchine per il gioco d'azzardo<br />

legale. I finanzieri però furono lasciati<br />

fuori con la scusa che l'imprenditore gode-<br />

I <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />

<strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />

– pag. 36<br />

Scheda<br />

EX DI TUTTO<br />

Amedeo Laboccetta, 65 anni, ex missino,<br />

ex An, ex Pdl ora berlusconiano doc, dopo<br />

una lunga esperienza come consigliere comunale<br />

a Napoli e dirigente politico, viene<br />

eletto deputato nel 2008 ed è membro della<br />

commissione antimafia. Nel suo lontano<br />

passato una pesante vicenda giudiziaria. Alla<br />

vigila della tangentopoli partenopea - siamo<br />

sul finire del 1992 - Laboccetta si segnala<br />

come grande moralizzatore, tifoso dei pm,<br />

invocatore delle manette, lanciatore dagli<br />

spalti della sala consiliare di palloni pieni<br />

d'acqua contro i ladroni del pentapartito. Laboccetta<br />

però finisce in manette. Resta detenuto<br />

per tre mesi al “Grand Hotel Poggioreale”<br />

(è il titolo del libro che scrisse) al padiglione<br />

“Torino”. Un'esperienza che lo segna.<br />

Sarà assolto dopo 15 anni. Si rimette in carreggiata,<br />

fonda l'associazione “Polo Sud” e<br />

con questa sigla macina politica: dibattiti, incontri,<br />

riflessione, iniziative che ben presto<br />

acquistano un respiro nazionale. Adesso è<br />

finito sott'inchiesta per aver dichiarato proprio<br />

un Pc portatile che apparterebbe, invece,<br />

al faccendiere Francesco Corallo<br />

va di immunità diplomatica. Poi<br />

arrivarono quattro avvocati e, il deputato<br />

del Pdl Amedeo Laboccetta. L'onorevole<br />

impedì il sequestro di un Pc portatile,<br />

sostenendo di esserne il proprietario, e se<br />

lo portò via. La procura di Milano Lo<br />

indagò per questo, accusandolo di aver<br />

cancellato tutto l'hard disk del Pc.<br />

“La sottrazione del computer è stata<br />

un'attività concordata da Corallo e<br />

Laboccetta - scrivono nell'ordinanza -<br />

come dimostra la circostanza che lo stesso<br />

Corallo ha avvisato e chiamato in soccorso<br />

Laboccetta per essere assistito durante la<br />

perquisizione. Labocetta ha invece dichiarato,<br />

anche alla Giunta per le autorizzazioni<br />

a procedere della Camera, di essersi<br />

recato spontaneamente presso Corallo al<br />

fine di recuperare il “suo” Pc”. “Dopo<br />

l'episodio – scrivono i magistrati – e successivamente<br />

al parere favorevole della<br />

Giunta per le autorizzazioni, Laboccetta<br />

ha consegnato alla Finanza il Pc. I risultati<br />

dell'ispezione dicono che il Pc è stato manipolato<br />

con la cancellazione dei dati. sul<br />

Pc è stato installato un software (Cleaner)<br />

idoneo alla “bonifica” dei dati del disco<br />

fisso, cancellando le tracce in profondità.<br />

“In sostanza – concludono i magistrati –<br />

il Pc è stato prima manipolato con la<br />

cancellazione dei dati, quindi rinominato<br />

al fine di occultare la effettiva proprietà<br />

del pc in capo a Francesco Corallo e,<br />

ovviamente, i contenuti pregressi dello<br />

strumento. Il proposito criminoso è<br />

andato, per la più parte, a buon fine”.

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