giugno 2012 - I Siciliani giovani
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www.isiciliani.it<br />
Il Casalese<br />
L'editto di<br />
Nick' 'o Mericano<br />
“Quel libro canaglia<br />
lo faccio sequestrare<br />
e distruggere. Altro<br />
che c...zi. Sono i giudici<br />
che vogliono<br />
la guerra. Sono stati<br />
loro a volere quel libro<br />
canaglia”.<br />
di Arnaldo Capezzuto<br />
La Domenica settimanale<br />
L'ordine è perentorio: “Nessuno<br />
deve partecipare a dibattiti, incontri<br />
e presentazioni con gli autori del libro<br />
'Il Casalese'”. “Non voglio sentire<br />
ragioni. La vostra presenza è una<br />
mancanza di rispetto verso me e la<br />
mia famiglia. E' un libro commissionato<br />
dai giudici : non riuscendo a<br />
mandarmi in galera mi diffamano e<br />
mi attaccano la famiglia. Se verrò a<br />
sapere di partecipazioni di deputati,<br />
senatori, consiglieri e dirigenti campani<br />
sono pronto a mettere il mio<br />
veto sulle candidature”.<br />
E' l'editto dettato e imposto ai rappresentanti<br />
del Pdl da Nicola Cosentino,<br />
deputato da più legislature del Pdl, ex<br />
potente sottosegretario all' Economia<br />
con delega al Cipe nell'ultimo governo<br />
Berlusconi ed ex coordinatore campano<br />
del Pdl. La diffida rabbiosa e piena di<br />
astio è “emanata” su per giù qualche<br />
giorno dopo il voto alla Camera (12<br />
gennaio <strong>2012</strong> ndr) contro la seconda<br />
autorizzazione all'arresto del deputato<br />
casertano. Forse uno sfogo scomposto<br />
di un uomo politico trovatosi per<br />
l'ennesima volta sulla graticola, una risposta<br />
piccata contro i franchi tiratori,<br />
una alzata di voce per la tensione accumulata.<br />
Comincia il lavorio delle colombe:<br />
accorrono anche i mediatori<br />
'professionisti' per comprendere se di<br />
editto si tratta.<br />
“Torna calmo, Nicò...”<br />
“Nicò... la bufera è passata. Il complotto<br />
è stato smascherato. Torna calmo<br />
e sereno. La gente ti vuole bene. Non<br />
fare inutili crociate. Gli equilibri sono<br />
cambiati. E poi di cosa ti preoccupi? I<br />
libri passano”. L'approccio non può essere<br />
che morbido, pacato, rassicurante.<br />
Ma Cosentino è incazzato nero. Furioso<br />
è dir poco.<br />
“Non mi faccio mettere sotto. Quel libro<br />
canaglia – parola mia - lo faccio sequestrare<br />
e distruggere. Altro che c..zi.<br />
Non ho chiesto a miei fratelli di difendermi:<br />
a me ci penso io. Loro devono<br />
I <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />
<strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />
– pag. 37<br />
difendere l'onore della nostra famiglia e<br />
le aziende costruite con anni di<br />
sacrifici. Sono i giudici che vogliono la<br />
guerra. Sono stati loro a volere quel<br />
libro canaglia”.<br />
Un lungo silenzio e l'ambasciatore<br />
prova a farlo ragionare : “Nicò, ripensaci.<br />
Ti garantisco che nessuno presterà la<br />
propria faccia ai dibattiti sul “Il Casalese”.<br />
Questo è sicuro. Ho fatto un giro di<br />
telefonate e tutti sono d'accordo con la<br />
tua linea. E se dico tutti, parlo proprio<br />
di tutti. Però - ti chiedo - di rivedere<br />
l'idea della causa contro la casa editrice<br />
(Cento Autori ndr) e gli autori del libro.<br />
Mi sembra un azzardo, un' iniziativa<br />
che si può ritorcere politicamente contro<br />
di te e la tua famiglia. Nicò ascoltami:<br />
non fare nessuna denuncia. I libri<br />
non si vendono, nessuno li legge. Senti<br />
a me: Nicò lascia stare. Un uomo politico<br />
deve accettare gli attacchi, la polemica<br />
anche se ruvida, il contraddittorio<br />
vivace: fa parte del gioco. Non sei un<br />
cittadino privato, sei un uomo pubblico.<br />
Ti metti in un vicolo cieco. Faresti il<br />
loro gioco”.<br />
“Mi dispiace. Ho preso la decisione”<br />
Nick' 'o Mericano non sente ragioni:<br />
“Mi dispiace. Ho preso già la decisione.<br />
Non torno indietro. Sarà mio fratello<br />
Giovanni a fare causa a nome di tutti i<br />
Cosentino”.