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Cronaca Ravenna
Qui magazine N. 41/ 08.11.2012 p. 14
Lavoro
La piccola impresa nell’occhio della crisi
Oltre al settore edilizio precipita anche quello agricolo, fondamentale per la Romagna
RAVENNA – di Si.Pi. – La crisi ci attanaglia dal 2008 e colpisce soprattutto la piccola e media
impresa (Pmi). Un ripensamento sul modo di fare impresa è in atto e soprattutto è da
valutare la debolezza di affidarsi ad un’unica committenza. L’amministrazione comunale
è in prima linea per dare un contributo ai consorzi fidi. “Quando si parla di disoccupazione
bisogna fare una fotografia completa:
da una parte ci sono profes-
nella foto: Massimo Cameliani
sionalità quasi scomparse come
calzolai o meccanici, dall’altra
c’è un proliferare di figure altamente
specializzate che non riusciamo
a spendere, su questo
bisognerà lavorare”, annota
l’assessore alle attività produttive
Massimo Cameliani. E pare
che la chiave di volta per uscire
dalla crisi sia il rilancio della Pmi,
vera spina dorsale dell’economia
del paese e soprattutto della
nostra regione. A muoversi per
l’internazionalizzazione-globalizzazione
delle piccole aziende
la cooperazione, la Camera di
Commercio, ma anche le Amministrazioni
per fornire gli strumenti
necessari per far arrivare
prodotti e servizi del nostro territorio
ai quattro capi della terra.
Oltre al settore edilizio, precipita
anche quello agricolo, fondamentale
per la Romagna.
E in un recente talk show televisivo,
dove è stato fatto il punto
sulla situazione dell’agricoltura
ravennate, è stato lanciato il progetto che la vedrà protagonista nel percorso di Ravenna
capitale della cultura 2019. “L’agricoltura è anche patrimonio enogastronomico – argomenta
Massimo Cameliani, assessore comunale alle Attività produttive – e verrà evidenziato,
assieme al suo percorso storico, nel dossier che stiamo preparando”. E che sia crisi
anche in agricoltura lo certifica il rapporto 2011 presentato recentemente. “E’ uno dei periodi
più difficili per l’economia – dichiara Gianfranco Spadoni, consigliere provinciale Udc
– con flessioni in tutti i comparti del settore”. Un meno 6,7% per le colture orticole e quelle
industriali in negativo del 7,1%. Disastroso
il settore della frutta, in negativo del 22,1%.
In controtendenza i cereali con un +12,7% e
il vino con una crescita del 12%. “La redditività
delle imprese agricole sta sfumando
– continua Spadoni – ragioni che possono
risalire alla globalizzazione ed al mercato,
ma anche ad alcuni balzelli fiscali che non
concorrono a favorire la ripresa”. Per favorire
una risalita sarà decisiva la “collaborazione”
del credito, ma anche il ricambio
generazionale in un settore caratterizzato
da addetti e titolari anziani: “quelli entro
i 40 anni sfiorano appena l’8%”. Per l’Udc
si rende inevitabile un maggior impegno
da parte della Regione e della Provincia,
istituzionalmente deputate ad occuparsi
direttamente della filiera agricola, per
valorizzare le produzioni agro alimentari
e promuovere politiche atte a sostenere le
imprese.
Nomine
Paparella è il nuovo
Comandante
Carabinieri
Emilia-Romagna
RAVENNA - Lo scorso lunedì 5 novembre
il sindaco di Ravenna, Fabrizio
Matteucci, ha incontrato il Generale di
Brigata Antonio Paparella che, dal mese
di luglio, è il nuovo Comandante della
Legione Carabinieri Emilia-Romagna.
Il Generale Paparella, che era accompagnato
dal Comandante provinciale
dell’Arma, il Colonnello Guido De Masi,
è subentrato al Generale Vittorio Tomasone,
chiamato a rivestire l’incarico di
Sottocapo di Stato Maggiore dell’Arma
dei Carabinieri presso il Comando
generale di Roma.
da sx: Paparella, Matteucci, De Masi