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Dove va la politica - Più Notizie

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Qui magazine N. 41/ 08.11.2012 p. 35<br />

Sociale<br />

“L’aumento dell’I<strong>va</strong><br />

cancel<strong>la</strong> una parte<br />

di welfare”<br />

Sconcerto per una possibile <strong>va</strong>riazione<br />

che gra<strong>va</strong> sui servizi resi dalle cooperative sociali<br />

PROVINCIA- Desta preoccupazione <strong>la</strong> notizia di un possibile aumento dell’I<strong>va</strong><br />

sui servizi resi dalle cooperative sociali: si passerebbe dal 4 al 10% secondo <strong>la</strong> legge<br />

di stabilità 2013. “ Un aumento così significativo cade innanzitutto sulle persone,<br />

ed in partico<strong>la</strong>re sulle fasce più deboli del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione, gra<strong>va</strong>ndo sui bi<strong>la</strong>nci<br />

già magri delle Pa, inoltre il provvedimento - che in provincia si stima pesi per oltre<br />

9 milioni di euro - potrebbe davvero compromettere il rapporto di servizio con<br />

i Comuni - commentano i<br />

Giorgio Barbolini, direttore generale Bpr Ravenna<br />

vertici dell’Alleanza delle cooperative<br />

italiane di Ravenna<br />

-. Negli ultimi anni, anche<br />

nel<strong>la</strong> nostra provincia, le cooperative<br />

sociali si sono fatte<br />

carico di una grossa fetta del<br />

welfare delle nostre comunità,<br />

spesso dovendo altresì<br />

fare i conti con politiche<br />

poco “attente” - vedi <strong>la</strong> triste<br />

vicenda del Consorzio servizi<br />

sociali di Ravenna - che<br />

ne hanno messo a rischio <strong>la</strong><br />

sopravvivenza stessa”.<br />

La cooperazione sociale in<br />

provincia di Ravenna rappresenta<br />

circa 5mi<strong>la</strong> soci e<br />

<strong>la</strong>voratori, in <strong>la</strong>rghissima<br />

pre<strong>va</strong>lenza donne, e un<br />

<strong>va</strong>lore del<strong>la</strong> produzione di<br />

oltre 150 milioni di euro:<br />

“Queste cifre non tengono<br />

conto però del <strong>va</strong>lore aggiunto che <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione con l’ente pubblico ha portato<br />

alle famiglie - continuano i vertici provinciali di Confcooperative, Legacoop e<br />

Agci -. Sotto<strong>va</strong>lutare le ripercussioni che questo aumento potrebbe avere sul welfare<br />

delle nostre comunità significa non tenere conto dell’importanza di quanto<br />

costruito negli ultimi vent’anni e mettere in pericolo <strong>la</strong> tenuta di un settore così<br />

cruciale per <strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita di un territorio”. “In un momento in cui i Comuni<br />

sono molto esposti sul tema del<strong>la</strong> spesa sociale un aumento così sostanzioso dei<br />

costi significa rischiare di mettere in pericolo i conti dei Comuni sulle politiche<br />

sociali- ha commentato il sindaco di Lodi e delegato Anci al welfare, Lorenzo Guerini”-.<br />

“L’impennata dell’I<strong>va</strong> potrebbe generare un effetto domino e portare al<strong>la</strong><br />

riduzione del numero di posti nei nidi e negli asili, tagli all’assistenza per disabili,<br />

riduzione delle ore di apertura per i centri diurni - concludono i rappresentanti<br />

dell’Alleanza delle cooperative di Ravenna -. Così come sottolineato da Giuseppe<br />

Guerini, portavoce dell’Alleanza delle Cooperative Sociali italiana, quest’aumento<br />

ridurrà anche l’assistenza domiciliare per i non autosufficienti e i posti per gli<br />

anziani nelle Rsa perché Comuni e Asl dovranno prevedere costi più alti a fronte<br />

di tagli al<strong>la</strong> spesa”.<br />

Economia<br />

Finanziamenti<br />

Bpr anticipa liquidità per le<br />

case danneggiate dal sisma<br />

RAVENNA- La Banca Popo<strong>la</strong>re di Ravenna ha sottoscritto<br />

l’accordo regionale per l’anticipazione di liquidità<br />

a favore delle famiglie per interventi di riparazione,<br />

ripristino e ricostruzione dei beni immobili ad uso<br />

abitativo, secondo <strong>la</strong> graduatoria B, C ed E, danneggiati<br />

dagli eventi sismici dello scorso maggio. La finalità<br />

del<strong>la</strong> Regione, in accordo con le Banche aderenti è stata<br />

quel<strong>la</strong> di cercare di anticipare i tempi per consentire<br />

a chi ha subito danneggiamenti di provvedere immediatamente<br />

ai <strong>la</strong>vori di ripristino in attesa dei previsti<br />

contributi statali. “La Banca,” ci riferisce il Direttore<br />

Generale del<strong>la</strong> Banca Popo<strong>la</strong>re di Ravenna Giorgio<br />

Barbolini “sul<strong>la</strong> base di documentazione certificata,<br />

anticiperà <strong>la</strong> somma e <strong>la</strong> Regione fornirà un contributo<br />

che consentirà l’azzeramento degli interessi”. “In un<br />

momento in cui occorre essere tempestivi”, prosegue<br />

Barbolini, “ci pare che tale formu<strong>la</strong> possa concretamente<br />

aiutare coloro che sono nel<strong>la</strong> situazione di dover<br />

attendere l’arrivo del contributo statale per iniziare<br />

i <strong>la</strong>vori di sistemazione “. Per accedere all’anticipazione<br />

di liquidità il cittadino deve presentare domanda<br />

al Sindaco del Comune in cui si tro<strong>va</strong> l’immobile danneggiato,<br />

per ottenere il provvedimento comunale in<br />

cui viene certificato sia l’importo dei costi di ripristino/<br />

ricostruzione ammessi a contributo che l’entità del<br />

contributo stesso. Sul<strong>la</strong> base del provvedimento comunale<br />

<strong>la</strong> Banca Popo<strong>la</strong>re di Ravenna procederà, in<br />

tempi molto brevi, al<strong>la</strong> <strong>va</strong>lutazione del<strong>la</strong> richiesta del<br />

cliente, mettendo a disposizione le somme che saranno<br />

destinate al pagamento delle fatture re<strong>la</strong>tive ai <strong>la</strong>vori<br />

di ripristino dell’immobile.

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