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Cronaca Ravenna Cultura Qui magazine N. 41/ 08.11.2012 p. 16 Nullo Baldini, un galantuomo I 150 anni della nascita del grande cooperatore RAVENNA- Il 30 ottobre del 1862, 150 anni fa, nasceva Nullo Baldini socialista riformista e padre fondatore del movimento cooperativo. Per ricordarlo, si sono tenute due celebrazioni. Il 30 ottobre nella Sala Nullo Baldini della provincia di Ravenna la Lega delle Cooperative e la Federazione delle Cooperative hanno organizzato un convegno che è stato anche l’occasione per la presentazione del saggio “L’Italia cooperativa, centocinquant’anni di storia e di Da sx,C.Casadi o, A.Menichelli, R. Nencini, C.Sangiorgi, L.Cottignoli, E. Dirani memoria, 1861-2011” di Fabio Fabbri. Il convegno, al quale hanno partecipato il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, il presidente della Provincia Claudio Casadio, il presidente di Legacoop Elio Gasperoni e il presidente di Federcoop Lorenzo Cottignoli, ha visto anche la partecipazione degli studiosi Andrea Baravelli e Massimo Baioni. Venerdì 2 novembre, invece, nella sala convegni del PSI “Aurora- Almo Rossi” in via Ghibuzza ad onorare la memoria di
Qui magazine N. 41/ 08.11.2012 p. 17 Nullo Baldini è intervenuto il Segretario nazionale del PSI, Riccardo Nencini. Anche la sede socialista di via Ghibuzza, inaugurata il primo maggio 1904, ricorda Nullo Baldini: fu realizzata con le rimesse dei “suoi” braccianti ad Ostia e lo scultore ravennate Giannantonio Bucci fece due busti di Nullo Baldini, uno dei quali è collocato proprio qui e l’altro nella sala consigliare della Provincia. Nullo Baldini e la figlia Al convegno su “Le radici del nostro futuro” introdotto dal Segretario provinciale del PSI Armando Menichelli e presieduto da Claudio Sangiorgi, Presidente del Circolo dei Cooperatori Ravennati, hanno partecipato Ennio Dirani vice Presidente della Fondazione Casa Oriani,Claudio Casadio Presidente dell’Amministrazione Provinciale e Lorenzo Cottignoli Presidente della Federazione delle Cooperative. Casadio ha sottolineato i legami non solo ideali e politici con la figura di Nullo Baldini, ma anche quelli simbolici, “quello che è oggi il palazzo della Provincia era la sede della “sua” Federazione delle Cooperative prima di essere messa a ferro e fuoco dalle squadracce fasciste, cosi come la casa socialista dell’Aurora, inaugurata nel 1904 e che ospita il convegno, fu edificata con le rimesse dei “suoi” braccianti cooperatori della bonifica romana di Ostia”- ha spiegato Casadio. Dirani ha tenuto una “lectio magistralis” sulla vicenda storica della vita di Nullo Baldini evocando il significato del suo agire da socialista riformista, anche quando i comunisti lo accusavano di tradimento. “Ma la storia gli ha reso giustizia e oggi tutti riconoscono Cronaca Ravenna le sue buone ragioni”- ha concluso Dirani. Cottignoli, tracciando i caratteri peculiari della cooperazione ravennate, ha sostenuto che “ancora oggi, per fare impresa e innovazione cooperativa dobbiamo “fare i conti” con il lascito politico e imprenditoriale di Nullo Baldini”. “I socialisti- ha concluso Nencini- sono impegnati a sostenere la candidatura di Pier Luigi Bersani alle primarie del centro sinistra (PSI – PD – SEL), perchè l’Italia possa essere governata da una coalizione in grado di fondere il riformismo della tradizione socialista con il mondo cattolico, ovvero i progressisti con i moderati”. La vicenda umana e politica di Nullo Baldini, infatti, è ancora di grande attualità, legata com’è alla sua fede socialista e alle realizzazioni concrete a favore del mondo del lavoro: la cooperazione, i municipi aperti alla partecipazione e l’emancipazione degli ultimi sono infatti anche frutto della sua opera. Nullo Baldini nacque a Ravenna, nel Borgo San Rocco, il 30 ottobre 1862. Il padre era un commerciante in granaglie e la madre di estrazione proletaria. A sedici anni si iscrisse alla sezione ravennate dell’Internazionale socialista denominata “Manganina”. A diciassette è per la prima volta in carcere come internazionalista pericoloso e membro di una “ banda a delinquere”. Fondamentale nella crescita della sua coscienza politica e del suo impegno è, invece, l’amicizia con Andrea Costa, uno dei padri del socialismo italiano, al quale fu legato da amicizia per tutta la vita. Nel 1883 nasce la prima cooperativa un momento del convegno di braccianti con l’intento di “assumere per conto proprio la più gran parte dei lavori pubblici e privati, deferiti all’ingordigia degli appaltatori”. E al mondo dei braccianti Baldini dedica gran parte della sua attività di politico e di cooperatore, che, in particolare, lo vede protagonista nella vicenda della bonifica dell’Agro romano, quando , il 24 novembre del 1884, 500 braccianti e 50 donne partono dalla stazione di Ravenna per andare a bonificare le paludi di Ostia. Nel 1924 Baldini va in esilio volontario in Francia, da cui fa ritorno nel 1941. Caduto il fascismo viene nominato commissario della Federazione delle cooperative. Morì nella sua Ravenna il 6 marzo 1945.
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