La struttura fondiaria del Granducato di Toscana alla fine dell'ancien ...

44 Si tratta d'altronde di un patrimonio che in questi stessi anni era in via di suddivisione:
cfr. A. Panajia, Ascesa e decadenza di una famiglia dell'aristocrazia pisana: i Mastiani Brunacci (1402-
1951), Roma 1991, cap. V.
45 Sul secolare processo di espansione della proprietà fiorentina nel contado di Pisa cfr. tra
gli altri P. Malanima, La proprietà fiorentina e la diffusione della mezzadria nel contado pisano nei
secoli XV e XVI, in Contadini e proprietari nella Toscana moderna. Atti del convegno di studi in onore
di Giorgio Giorgetti, I. Dal Medioevo all'età moderna, Firenze 1979, pp. 345-376.
46 Si tratta di 7.123 ettari, quasi per intero di pertinenza di queste due tenute, che occupano
il 38% della superficie a Pisa e il 13% a Bagni S. Giuliano. Siamo debitori di queste
informazioni a Giuliana Biagioli, che nell'ambito della ricerca interuniversitaria sopra citata
sta conducendo approfondite indagini sulla provincia pisana.
47 Al riguardo si veda anche T. Detti, C. Pazzagli, Le famiglie nobili senesi…, cit., pp. 54-58.
48 Cfr. V. Salvagnoli, Prospetto della discussione sulle Mezzerie suscitata dal «Giornale agrario toscano»
e determinazione dei dati fondamentali per risolvere le questioni proposte, in La mezzadria negli scritti dei
Georgofili (1833-1872), Firenze 1934, pp. 37-38. Si tratta di una memoria del 1834.
49 Sulle colline di Fiesole e del Galluzzo, ad esempio, la percentuale delle case padronali
appartenenti alla grande proprietà è rispettivamente del 26 e del 28%, contro il 69% di
Reggello e il 71% di Barberino del Mugello.
50 Dobbiamo queste informazioni sui decreti elettorali del 3 marzo e 26 aprile 1848 a Pier
Luigi Ballini, che ha trattato questi problemi in Élites, popolo assemblee: le leggi elettorali del 1848-
49 negli Stati preunitari, relazione al convegno «1848-1849. Costituenti e costituzioni. Daniele
Manin e la Repubblica di Venezia», Venezia, 7-8 ottobre 1999.
51 I dati relativi ai patrimoni con rendita