29.05.2013 Views

45° Congresso Nazionale SCIVAC

45° Congresso Nazionale SCIVAC

45° Congresso Nazionale SCIVAC

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

La linfangectasia è un disordine comune dall’eziologia sconosciuta ed<br />

associato ad una marcata dilatazione dei vasi linfatici della mucosa e della<br />

sottomucosa dell’intestino. Viene segnalata come la più comune causa di<br />

enteropatia proteinodisperdente. La compromissione del drenaggio intestinale<br />

causata dall’ostruzione del normale flusso linfatico conduce ad una stasi<br />

del chilo nei vasi chiliferi e linfatici dilatati della parete intestinale e del<br />

mesentere. I vasi chiliferi distesi lasciano quindi fuoriuscire le linfa (proteine,<br />

grasso e linfociti) nel lume intestinale. La conseguenza funzionale della linfangectasia<br />

è rappresentata da panipoproteinemia, linfopenia, ipocolesterolemia<br />

e malassorbimento dei grassi. La formulazione della diagnosi richiede<br />

l’esclusione di tutte le altre cause di riduzione dei livelli proteici. Enterite<br />

linfoplasmocitaria, linfosarcoma intestinale ed istoplasmosi sono solo alcuni<br />

esempi di enteropatie proteinodisperdenti. La diagnosi definitiva richiede l’identificazione<br />

delle caratteristiche lesioni istologiche. Endoscopicamente, i<br />

villi appaiono dilatati con vasi chiliferi prominenti ed estremità di colore bianco.<br />

Talvolta, offrendo all’animale una piccola quantità di grasso diverse ore<br />

prima dell’esame endoscopico si riescono a delineare meglio i villi. Nel corso<br />

dell’intervento chirurgico, di solito si osserva una rete evidente di vasi linfatici<br />

distesi e di colore bianco-lattiginoso. Spesso si osservano placche bianche<br />

nodulari sulla superficie dell’intestino e nel mesentere, rappresentate da lipogranulomi.<br />

Si tratta di accumuli locali di macrofagi carichi di lipidi che esitano<br />

in una perdita di linfa nel tessuto perilinfatico.<br />

La neoplasia intestinale può talvolta essere diagnosticata endoscopicamente.<br />

Il diffuso linfosarcoma intestinale può apparire normale o come una<br />

forma di IBD con irregolarità della mucosa. Le lesioni neoplastiche focali<br />

(linfoma, adenocarcinoma, leiomioma, ecc…) esitano spesso in ulcerazioni o<br />

irregolarità della mucosa o restringimento del diametro del lume. Spesso si<br />

riscontrano i segni di un sanguinamento gastroenterico o di un’ostruzione<br />

intestinale.<br />

Gli altri riscontri osservati talvolta durante l’endoscopia intestinale sono<br />

rappresentati da parassiti gastroenterici (ascaridi, Physaloptera o cestodi) e<br />

corpi estranei. L’ulcera duodenale è poco comune, ma si può avere in presenza<br />

di condizioni che esitano in un aumento della produzione di acido gastrico<br />

o in seguito alla somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei.<br />

COLOSCOPIA<br />

La coloscopia va eseguita negli animali che mostrano segni clinici di diarrea<br />

del crasso. Queste manifestazioni sono rappresentate da tenesmo con<br />

emissione di feci di volume ridotto contenenti muco o sangue. Si può avere<br />

243

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!