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Autori e Sommario - Aucns.org

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Diverse funzioni fisiologiche, di per sé gratificanti, sono represse in nome del galateo<br />

le cui regole garantiscono, a chi le applica nel contesto corretto, un ruolo di per sé più<br />

gratificante delle singole rinunce che impone.<br />

La stimolazione dei centri della gratificazione è basilare nel promuovere i meccanismi<br />

dell’apprendimento: la valutazione immediata di una risposta ne impedisce la<br />

fissazione se scorretta, la facilita se esatta. Niente fissa un concetto o un comportamento<br />

più efficacemente di una immediata gratificazione. Quel gesto così ripagato diverrà di<br />

per sé appagante. Quanto meno, predisporrà il centro della gratificazione a una più facile<br />

stimolazione. Infatti i neuroni dei centri della gratificazione, se stimolati, si depolarizzano<br />

e a questo modo determinano la cosiddetta “sensazione gratificante”.<br />

La stimolazione dei centri della gratificazione presuppone uno stimolo efficace, cioè<br />

in grado di raggiungere la loro soglia di stimolabilità. Uno stimolo può essere<br />

gratificante di per sé, un altro può essere favorente, un altro ancora inibitorio.<br />

I centri meglio conosciuti hanno sede nella zona del sistema limbico compresa fra<br />

il nucleo accumbens e la corteccia frontale mesolimbica. In queste aree afferiscono delle<br />

terminazioni nervose che hanno come neurotrasmettitore la dopamina. Inoltre, in queste<br />

aree svolgono una funzione essenziale anche i peptidi oppioidi. Questi nuclei possono<br />

essere stimolati con un elettrodo che ne provoca la depolarizzazione attraverso la diretta<br />

applicazione di una corrente elettrica. L’effetto di questa corrente sarà gratificante per<br />

l’animale se raggiunge una certa intensità, come già descritto per gli stimoli ambientali.<br />

Ma, a differenza degli altri stimoli, la corrente elettrica può raggiungere livelli di<br />

intensità (e, quindi, effetti) massimali. Un animale è disposto a ripetere qualsiasi<br />

comportamento che sia stato messo in relazione temporale stretta con l’erogazione di<br />

tale corrente: cioè, la stimolazione dell’elettrodo posto nell’accumbens consente allo<br />

sperimentatore di indurre nell’animale l’apprendimento dei comportamenti più complessi.<br />

Effetti analoghi a quelli indotti dall’elettrodo si ottengono con i neurotrasmettitori<br />

naturali (dopamina e oppiacei) iniettati direttamente nei nuclei della gratificazione.<br />

L’efficacia è dose correlata e l’effetto è additivo rispetto a quello della corrente elettrica.<br />

Una corrente elettrica insufficiente si somma a una quantità insufficiente di dopamina<br />

o di oppiaceo: e si ha la risposta . Corrente e/o neurotrasmettitore rendono liminare uno<br />

stimolo esterno altrimenti inefficace e viceversa.<br />

La refrattarietà dei nuclei della gratificazione, cioè la loro non stimolabilità da parte<br />

degli stimoli ambientali, comporta uno stato definito "anedonia", che è l’incapacità a<br />

provare piacere. Un individuo anedonico tende a restare inattivo in quanto non è<br />

motivabile. L'anedonia è uno dei sintomi più gravi della depressione e uno degli effetti<br />

più classici dell'astinenza da cocaina e da stimolanti centrali.<br />

La cocaina è il più efficace dei farmaci nello stimolare i centri della gratificazione<br />

del sistema limbico: il suo effetto è dose-correlato e la sua efficacia raggiunge intensità<br />

massimale. Un suo uso ripetuto ha la capacità di alterare la funzionalità dei centri stessi,<br />

la cui soglia di stimolazione diviene sempre più elevata, fino a che può essere raggiunta<br />

solo dal farmaco o con l’ausilio di una dose predisponente del farmaco. La capacità<br />

gratificante della cocaina determina anche l’acquisizione di comportamenti che portano<br />

al procacciamento e alla autosomministrazione della sostanza. Tralasciando gli altri<br />

effetti della cocaina e degli altri stimolanti centrali, che inducono gravi psicosi, e<br />

prestando attenzione al loro effetto di elevazione della soglia al piacere, è facile capire<br />

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