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Apparent Life Threatening Events in infants - Primula Multimedia

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36<br />

Andreola, et al.<br />

Figura 2 Immag<strong>in</strong>e TAC del collo con contrasto <strong>in</strong> fase venosa<br />

(caso 2); la freccia <strong>in</strong>dica l’ascesso para/retrofar<strong>in</strong>geo.<br />

A<br />

2 cm<br />

dall’<strong>in</strong>tervento risulta completamente normale.<br />

Conclusione diagnostica: Ascesso para/retrofar<strong>in</strong>geo<br />

(vedi box di approfondimento). La negatività degli<br />

accertamenti microbiologici eseguiti non ha permesso<br />

di identificare l’agente eziologico responsabile.<br />

Quadro cl<strong>in</strong>ico<br />

La presentazione cl<strong>in</strong>ica è spesso subdola e l’<strong>in</strong>sieme<br />

di s<strong>in</strong>tomi e segni può essere molto variabile.<br />

L’ascesso retrofar<strong>in</strong>geo è spesso citato fra le diagnosi<br />

differenziali da considerare di fronte ad un<br />

bamb<strong>in</strong>o che presenta stridore o segni di ostruzione<br />

delle vie aeree. Numerosi trattati suggeriscono<br />

una certa somiglianza di tale patologia con<br />

l’epiglottite, per la presenza di febbre, dispnea,<br />

ipersalivazione e possibile men<strong>in</strong>gismo tanto che<br />

tale condizione è stata def<strong>in</strong>ita come “epiglottite<br />

del nuovo millennio” (7, 18, 19). Al contrario<br />

recenti lavori sottol<strong>in</strong>eano come la dispnea non sia<br />

da considerarsi un segno patognomonico, dist<strong>in</strong>tivo<br />

di tale patologia, ma molto più frequente sia la<br />

presenza di s<strong>in</strong>tomi aspecifici quali rifiuto all’alimentazione,<br />

irritabilità e febbre, associati a iperestensione<br />

del capo, rigidità nucale e dolore.<br />

Interessante, a questo proposito, un lavoro apparso<br />

Ascesso retrofar<strong>in</strong>geo<br />

L’ascesso retrofar<strong>in</strong>geo è un’<strong>in</strong>fezione a carico dei tessuti profondi del collo, rara ma potenzialmente<br />

severa perché può causare ostruzione delle vie aeree, <strong>in</strong>vasione delle strutture contigue, sepsi. La<br />

mortalità è pari a circa il 10%, con complicanze riferite nel 40-45% dei casi. È una patologia che<br />

co<strong>in</strong>volge quasi esclusivamente i primi anni di vita; <strong>in</strong>fatti, il 15% dei casi <strong>in</strong>teressa i bamb<strong>in</strong>i al di<br />

sotto di 1 anno di età, mentre ben il 75% quelli di età <strong>in</strong>feriore ai 5 anni (14-16). Sebbene sia un’entità<br />

cl<strong>in</strong>ica dist<strong>in</strong>ta e ben riconosciuta, la letteratura che si è occupata di tale patologia è abbastanza<br />

carente, e rari sono gli studi di impronta prettamente “pediatrica”.<br />

Solitamente l’ascesso retrofar<strong>in</strong>geo è il risultato dell’estensione di processi flogistici a carico dell’orofar<strong>in</strong>ge,<br />

quali far<strong>in</strong>gite, tonsillite, adenite, oppure a carico dell’orecchio medio, ai l<strong>in</strong>fonodi localizzati<br />

nello spazio virtuale compreso tra la fascia prevertebrale e la parete posteriore del far<strong>in</strong>ge. In<br />

presenza di <strong>in</strong>fezione purulenta nelle suddette aree, i l<strong>in</strong>fonodi drenanti possono andare <strong>in</strong>contro a<br />

<strong>in</strong>fezione e, attraverso tre stadi (cellulite, flemmone ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e ascesso) a suppurazione (14-17).Tali<br />

l<strong>in</strong>fonodi solitamente si atrofizzano spontaneamente dopo i tre, quattro anni di vita e raramente<br />

persistono f<strong>in</strong>o alla pubertà. In misura m<strong>in</strong>ore, e specialmente nelle età successive (giovani e adulti),<br />

si riconoscono altre cause predisponenti quali: traumi diretti della parete del far<strong>in</strong>ge, con ferite<br />

penetranti (ad esempio una caduta con una penna <strong>in</strong> bocca), <strong>in</strong>fezioni dentarie o <strong>in</strong>terventi dentari,<br />

<strong>in</strong>gestione di corpi estranei contundenti, lar<strong>in</strong>goscopia, <strong>in</strong>tubazione orotracheale.<br />

I microrganismi più frequentemente co<strong>in</strong>volti sono quelli alberganti nelle prime vie aeree o facenti<br />

parte della flora buccale, quali: Streptococcus pyogenes (beta emolitico di gruppo A), Stafilococcus<br />

aureus, Anaerobi (Bacteroides, Peptostreptococcus, Fusobacterium...), Haemophilus <strong>in</strong>fluenzae, etc.<br />

In circa il 30% dei casi viene riferita una eziologia polimicrobica (6, 7, 16, 17).

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