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PRIMO PIANO<br />

Politica<br />

Mosse per il futuro<br />

PASQUINO CRUPI<br />

In politica contano i<br />

fatti: contano anche le<br />

parole date, le quali, se<br />

non mantenute, portano<br />

spesso alla rovina i<br />

loro pronunciatori. Tale è<br />

stato il caso <strong>di</strong> Silvio<br />

Berlusconi e non del solo<br />

Silvio Berlusconi. Il<br />

Mezzogiorno, che storicamente<br />

è stato terra <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />

eloquenze, ha offerto non<br />

pochi narratori retorici,<br />

demagogici, inconcludenti.<br />

Finiti nel nulla.<br />

Ritengo che Giuseppe<br />

Scopelliti abbia ben presente<br />

questi dati oggettivi e che<br />

perciò non abbia inteso parlare<br />

invano nell’intervista<br />

all’Avvenire e cioè che abbia<br />

ben capito che contano anche<br />

le parole. Poiché, se, come<br />

<strong>di</strong>ceva Francesco<br />

Guicciar<strong>di</strong>ni, in politica l’ap-<br />

LA RASSEGNA<br />

Nell’intervista all’Avvenire il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti ha<br />

denunciato l’inadeguatezza della classe <strong>di</strong>rigente del Pdl nazionale e calabrese<br />

a dare le risposte che necessitano soprattutto ai territori <strong>di</strong> periferia<br />

A destra è suonato uno squillo<br />

a sinistra nessuna tromba<br />

“<br />

parire è come l’essere, è naturale<br />

che il <strong>di</strong>re è come il fare.<br />

Che cosa ha detto, cioè che<br />

cosa intende fare il<br />

Governatore<br />

d e l l a<br />

Calabria? Per<br />

il Governatore<br />

della Calabria<br />

nel PDL c’è un<br />

vecchiume<br />

parlamentare,<br />

fatto <strong>di</strong> statue<br />

gloriose, che<br />

un tempo,<br />

quando esisteva<br />

la DC,<br />

avremmo<br />

detto dorotei.<br />

Questo vecchiume<br />

va<br />

smantellato al 75% così come<br />

vanno smantellati i consiglieri<br />

regionali del PDL nella misura<br />

del 50%, non consentendosi<br />

più can<strong>di</strong>dature come<br />

quella della Minetti – e qui la<br />

<strong>di</strong> ALDO VARANO* - L’intervista <strong>di</strong> Scopelliti<br />

all’Avvenire* è un gesto autonomo o è parte <strong>di</strong> un progetto<br />

concordato con Alfano e gli strateghi del Pdl? <strong>La</strong> domanda<br />

non pare importante. Conta invece che dall’intervista emerge<br />

l’unica strategia possibile del centro destra (cd) <strong>di</strong> matrice<br />

berlusconiana per impe<strong>di</strong>re il completo <strong>di</strong>sfacimento del<br />

blocco politico-sociale che ha governato l’Italia e dominato il<br />

Sud. Con la strategia che traspare dall’intervista, che non è<br />

nazionale ma meri<strong>di</strong>onale, tutte le<br />

forze politiche <strong>di</strong> Sud e Calabria<br />

dovranno fare i conti.<br />

Scopelliti guardando al Pdl usa<br />

concetti forti: “azzeramento”,<br />

“crollo”, “catastrofe”, “polverizzazione”,<br />

“debacle”.<br />

Dentro le parole c’è una sconfitta<br />

al Nord che al Sud <strong>di</strong>venta drammatica<br />

perché al Sud il Pdl traeva<br />

la forza fondamentale per bilanciare<br />

e sovrastare Bossi e gestire le<br />

chiavi del potere. Il Pdl, quin<strong>di</strong>, o<br />

riacciuffa il consenso perduto<br />

riportandolo, sia pure sotto altra<br />

forma, dentro l’area politica<br />

pi<strong>di</strong>ellina o sparisce. Ci aveva già<br />

provato Miccichè a cui era stato assegnato l’incarico che ora<br />

Scopelliti s’è caricato sulle spalle.<br />

Il Pdl <strong>di</strong> Roma sa che riproponendosi non riuscirebbe nel<br />

recupero: troppo coinvolto con Bossi e Tremonti che hanno<br />

massacrato il Mezzogiorno negli anni che abbiamo alle spalle.<br />

<strong>La</strong> Sicilia del 61 a 0 non c’è più. A Palermo sventola la ban<strong>di</strong>era<br />

giustizialista <strong>di</strong> Orlando e Di Pietro che vivono <strong>di</strong> antiberlusconismo.<br />

<strong>La</strong> Puglia, per <strong>di</strong>visioni nel cd, è stata ceduta<br />

a Vendola. <strong>La</strong> Campania ha gruppi <strong>di</strong>rigenti considerati<br />

compromessi e privi <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità: perfino il modesto De<br />

Magistris li ha scacciati dal Maschio Angioino. Abruzzo e<br />

Molise sono deboli per il recupero. Basilicata saldamente in<br />

mano al csx.<br />

L’ultima speranza per contenere il <strong>di</strong>sastro è la Calabria <strong>di</strong><br />

Scopelliti ha una sua<br />

strategia meri<strong>di</strong>onalista<br />

per sfuggire alla morte<br />

del centrodestra<br />

Scopelliti. Si può ironizzare sull’ex maggioranza più forte<br />

della storia della Repubblica costretta ad affidarsi a<br />

Scoppelliti. Ma sarebbe un’ironia da spocchia intellettuale e<br />

fuori luogo.<br />

Certo, a Scopelliti è stata affidata una missione al limite dell’impossibile,<br />

ma è anche vero che più che nel resto del paese<br />

in Calabria il csx non riesce a recuperare l’area in uscita dal<br />

cd, soprattutto quella <strong>di</strong> centro. Anzi, la sensazione è che né<br />

la galassia del csx né il Pd<br />

abbiano al momento le con<strong>di</strong>zioni<br />

per tentarci.<br />

<strong>La</strong> Calabria, quin<strong>di</strong>, per il Pdl<br />

fa gioco. Non per un presunto<br />

voto in controtendenza ma<br />

perché è stato molto meno<br />

<strong>di</strong>sastroso che altrove. Né perché<br />

sia già stato creato, come<br />

sostiene il Governatore, il partito<br />

dei moderati. E’ invece<br />

vero che una parte dei potenziali<br />

alleati <strong>di</strong> Berlusconi, Udc<br />

compreso, ha subito una cannibalizzazione<br />

politica. E’ stato<br />

questo il maggiore successo<br />

personale <strong>di</strong> Scopelliti: ha<br />

arricchito con personaggi, personalità e simboli l’area del cd<br />

con un personale politico che pur essendo parte organica del<br />

progetto del Pdl ha formalmente conservato sigle e ruoli <strong>di</strong><br />

altri partiti o spezzoni <strong>di</strong> partiti (talvolta con alle spalle una<br />

tra<strong>di</strong>zione prestigiosa).<br />

Insomma, Scopelliti ha costruito uno strato che <strong>di</strong>pende dal<br />

Pdl per la sopravvivenza ma con margini <strong>di</strong> manovra che gli<br />

consentono <strong>di</strong> esprimere egemonia e legame con strati che<br />

avvertono <strong>di</strong>sagio verso la politica del Pdl nazionale. Ha<br />

gestito la maggioranza e l’opposizione dentro la maggioranza.<br />

Quando il Governatore <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> aver creato il partito dei<br />

moderati, in realtà, penso voglia in<strong>di</strong>care questo complesso<br />

assemblaggio che ora in<strong>di</strong>ca come modello sociale e politico<br />

per governare l’Italia.<br />

E’ troppo poco fare affidamento su una realtà così magmati-<br />

botta a Silvio Berlusconi è<br />

netta-. Le denunce del<br />

Governatore non si fermano.<br />

Riguardano le statue museali<br />

del PDL -<br />

V er<strong>di</strong>ni,<br />

Bon<strong>di</strong>, <strong>La</strong><br />

Russa -<br />

responsabili<br />

del crollo, vecchie<br />

nella testa<br />

e nel linguaggio,<br />

e che<br />

dovrebbero<br />

essere nel futuroimpromovibili<br />

come un<br />

tempo, gli<br />

appuntati dei<br />

carabinieri.<br />

C’è solo<br />

denuncia in queste proposizioni<br />

dello Scopelliti? No. Chi<br />

ha buona vista intellettuale,<br />

capisce che nelle proposizioni<br />

politiche del Governatore c’è<br />

un principio <strong>di</strong> riven<strong>di</strong>cazio-<br />

Nessuno sottovaluti Scopelliti<br />

nismo politico autonomo<br />

rispetto ad un vertice che<br />

vuole decidere tutto e fin qui<br />

ha deciso <strong>di</strong> tutto. Perfino,<br />

non sospettandolo, la <strong>di</strong>sfatta<br />

del PDL. E appunto per questo<br />

il Governatore ripropone<br />

come modello la casa dei<br />

moderati. Che per lui rappresenta<br />

anche la via d’uscita dal<br />

ristagno meri<strong>di</strong>onale.<br />

Dimentica, però, sul punto<br />

che a governare l’Italia da ieri<br />

ad oggi sono stati i moderati,<br />

sia nella forma del centrismo,<br />

sia nella forma del centrosinistra,<br />

sia nella forma del centrodestra<br />

ed infine nella<br />

forma del governo tecnico. E<br />

i risultati non sono stati commendevoli.<br />

Comunque, a<br />

destra è suonato uno squillo,<br />

a sinistra non si è ascoltato<br />

nessuna tromba.<br />

ca, <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione trasformista e voltafaccia, maestra nel ricatto<br />

politico e sociale continuo? Forse. E’ probabile.<br />

Ma, intanto, il Pdl non ha alternativa alcuna. E ha poi il vantaggio<br />

della paralisi dei suoi avversari.<br />

Ma su quale linea e quali contenuti dovrebbe snodarsi l’operazione?<br />

Scopelliti, e ancora una volta sa bene quello che fa,<br />

non lo <strong>di</strong>ce: sa che se esplicita, con buona pace <strong>di</strong> Sansonetti,<br />

manda all’aria l’incarico che si è assunto o gli è stato affidato.<br />

Ha capito la lezione <strong>di</strong> Miccichè, il proconsole palermitano<br />

che a Palermo ormai conta due <strong>di</strong> mazze quando la briscola<br />

è coppe.<br />

Scopelliti invece insiste su un punto che spesso nel<br />

Mezzogiorno, negli ultimi secoli e <strong>di</strong> certo a partire dal 1647,<br />

s’è rivelato vincente: offre una preda al popolo deluso del<br />

Pdl: man<strong>di</strong>amoli tutti a casa i potenti, tabula rasa, via via, rottamiamo.<br />

Dà spazio alla rivolta e insieme promette <strong>di</strong> creare<br />

opportunità e promozioni per un nuovo ceto politico che<br />

dovrebbe/potrebbe portare in dote nuovo consenso sociale.<br />

Scopelliti guarda alla realtà: “della società civile, dei movimenti,<br />

delle associazioni, del mondo delle professioni, <strong>di</strong><br />

gente competente”. Va giù con la scimitarra: a casa il 75% dei<br />

parlamentari del Pdl; in Calabria, via il 50% (e si capisce: a<br />

<strong>di</strong>r poco) dei 50 consiglieri regionali. Sembra proporre il rinnovamento<br />

<strong>di</strong> cui il Pd non è capace.<br />

E arriva al punto: “nelle prossime settimane lancerò un<br />

nuovo progetto, il forum dei movimenti e delle liste civiche”.<br />

Insomma, via la faccia compromessa e impresentabile del<br />

Pdl subalterno a Bossi e al nor<strong>di</strong>smo, nuovo contenitore in<br />

cui ci sarà spazio per gli attuali esclusi.<br />

E’ vero. Si riecheggia la teoria dell’autobus inventata da<br />

Mastella per mettere insieme notabili e spezzoni senza precisa<br />

collocazione, usata anche da Casini. Mastella politicamente<br />

è finito male. Casini mastica l’amaro del fallimento<br />

del Terzo polo. Scopelliti, coi potenti mezzi del Pdl e del berlusconismo,<br />

invece, potrebbe farcela.<br />

E se per riuscirci bisogna gettare a mare qualche vecchio<br />

amico come <strong>La</strong> Russa o mancare <strong>di</strong> rispetto a Bon<strong>di</strong> si arrangino.<br />

*Aldo Varano<br />

<strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> zoomsud.it<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 10

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