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che come noi credeva in questa iniziativa,<br />
<strong>di</strong>messo, non ce la siamo sentiti <strong>di</strong> voltarci dall’altra<br />
parte. Cosa fare ora, ci siamo detti? Cosa<br />
fare mentre la città jonica non tenta <strong>di</strong> risollevarsi<br />
dopo il duro colpo me<strong>di</strong>atico?<br />
Continuare, è chiaro. Vadano al <strong>di</strong>avolo le per<strong>di</strong>te,<br />
i conti, il tempo speso, la fatica e quant’altro.<br />
Da 21 al 23 giugno Siderno ospiterà la Festa<br />
della Musica come Berlino, Budapest, Roma,<br />
Milano e tutte le altre.<br />
Nuovamente una folla ballerina e festante<br />
invaderà il centro città, con la gente per le strade<br />
e i bambini felici dentro un mondo migliore.<br />
Spettacolo e risposte, grazie alla Pigreco<br />
Comunications che si è presa sulle spalle il peso<br />
dell’organizzzazione ed ha permesso anche per<br />
quest’anno la realizzazione dell’importante<br />
manifestazione. Noi la faremo per allungare lo<br />
sguardo oltre il solito basso orizzonte a cui ci<br />
hanno abituato. <strong>La</strong> faremo e ci indebiteremo<br />
perché vogliamo avere fiducia in noi stessi. <strong>La</strong><br />
faremo e ci indebiteremo solo per far soffiare<br />
un sibilo <strong>di</strong> speranza su questo territorio.<br />
Glielo dobbiamo. Ce la giocheremo: possiamo<br />
vincere o perdere, ma il nostro sforzo per tramandare<br />
una società migliore alle nuove generazioni,<br />
sarà assoluto.<br />
Lele Nucera, <strong>di</strong>rettore artistico, entra in redazione,<br />
ci sorpassa, raggiunge Paola D’Orsa nell’ufficio,<br />
Presidente della Pigreco communica-<br />
ESSENZIALE<br />
Le cure palliative<br />
servono a nulla, la<br />
Locride ha bisogno <strong>di</strong><br />
una svolta ra<strong>di</strong>cale.<br />
I magistrati ci <strong>di</strong>cono<br />
che siamo mafiosi al<br />
27%? Bene gli onesti<br />
si facciano avanti.<br />
Mettiamo fuorigioco<br />
i <strong>di</strong>sonesti<br />
che spira però spegnerà ogni fuoco libero.<br />
E allora? Azzeriamo tutto, facciamolo da<br />
soli prima che altri radano al suolo la<br />
nostra casa comune. Noi <strong>di</strong>ciamo che la<br />
stragrande maggioranza dei calabresi sia<br />
onesta? I magistrati ci <strong>di</strong>cono che siamo<br />
mafiosi al 27 %? Bene, gli onesti si facciano<br />
avanti. Mettiamo fuori gioco i <strong>di</strong>sonesti.<br />
E mettiamoci a bordo campo anche<br />
tion: «Paola, quest’anno dobbiamo essere<br />
ancora più coraggiosi. Faremo tre serate!»<br />
<strong>di</strong>ce. Chie<strong>di</strong>amo, anche noi, qualche delucidazione:<br />
«Sì, tre serate, perché quest’anno la scelta<br />
artistica non dovrà essere con<strong>di</strong>zionata dalle<br />
esigenze tecniche. <strong>La</strong> prima sarà etno-folk,<br />
impreziosita dalla partecipazione <strong>di</strong> Mimmo<br />
Cavallaro e dei suoi Taranproject, e dalla chitarra<br />
battente <strong>di</strong> Francesco Loccisano. Nella<br />
seconda ci sarà la vera novità <strong>di</strong> quest’anno.<br />
Perché il 22 Giugno, la piazza Portosalvo <strong>di</strong><br />
Siderno sarà invasa dai giovani. Per la prima<br />
volta, e in esclusiva, ospiterà la grande musica<br />
rock made in Italy, con gli About Wayne e gli<br />
Autoreverse, e qualcosa <strong>di</strong> veramente nuovo:<br />
We love drums + dj set con Jacopo, batterista<br />
dei Vanilla Sky. E, per concludere, il 23<br />
Giugno un misto <strong>di</strong> reggae e pop/rock. Dopo<br />
circa cinque anni torneranno a Siderno i Presi<br />
per caso. <strong>La</strong> band partorita dal penitenziario <strong>di</strong><br />
Rebibbia i cui componenti, ormai in libertà,<br />
raccontano quanto vissuto dentro le mura in<br />
mici<strong>di</strong>ali e <strong>di</strong>ssacranti canzoni». Paola, ora, ci<br />
ha raggiunto anche lei, ci ascolta: «Ci proveremo,<br />
anche se la situazione è <strong>di</strong>fficile. Abbiamo<br />
un dovere. Su <strong>di</strong> noi questo territorio esercita<br />
un <strong>di</strong>ritto: quello dell’appartenenza».«E da<br />
questo non potremo mai fuggire» chiude categorico<br />
Rosario Condarcuri, e<strong>di</strong>tore de “la<br />
<strong>Riviera</strong>” .<br />
<strong>La</strong> redazione<br />
noi, tutti quei calabresi che pur sentendosi<br />
onesti sanno che gli verranno rinfacciate<br />
parentele, amicizie, passati che il furore<br />
etico non è <strong>di</strong>sposto a <strong>di</strong>menticare. Si<br />
faccia avanti chi non ha amici, parenti e<br />
passati impuri. Quanti hanno sbagliato o<br />
potrebbe sembrare che lo abbiano fatto<br />
chiamino giro. Si torni a zero, i sospettabili<br />
si autocensurino. Niente politica,<br />
niente impren<strong>di</strong>toria, niente cariche pubbliche,<br />
Niente <strong>di</strong> niente.<br />
So che è dura per chi non ha colpe sue<br />
sospendersi dalla vita civile, ma o si fa così<br />
o non se ne esce. Si ab<strong>di</strong>chi a qualsiasi<br />
ruolo pubblico e si lasci campo libero a<br />
chi vuol fare economia, politica e vita<br />
pubblica nella nostra terra e non gli si<br />
possa addebitare alcuna ombra. Si facciano<br />
avanti i puri, quelli che ci imputano<br />
peccati originali. Si sottopongano a un<br />
rigido esame <strong>di</strong> caserme e procure e rifacciano<br />
sorgere i muri delle macerie locridee.<br />
E non c’è ironia in ciò che si <strong>di</strong>ce. C’è<br />
sfida. I Caini, o presunti tali, abbiano un<br />
moto d’orgoglio, si immolino per la<br />
nostra terra. E gli Abele riportino l’amore<br />
sulla Locride. Se nemmeno alle anime<br />
bianche sarà concesso <strong>di</strong> riscattarci, allora<br />
si potrà gridare al complotto e <strong>di</strong>re che<br />
nell’opera <strong>di</strong> bonifica scorra il sangue<br />
della malafede.<br />
EDITORIALE<br />
DI ROSARIO V. CONDARCURI<br />
Noi ci proviamo<br />
Ripartenza, questa è la<br />
parola d’or<strong>di</strong>ne che deve<br />
animare quanti vogliano<br />
dare una mano alla Calabria, alla<br />
Locride e in particolar modo a<br />
Siderno. <strong>La</strong> <strong>Riviera</strong> ci prova in<br />
musica nel vero senso della parola.<br />
Porta la nostra musica in piazza<br />
accompagnata dagli artisti calabresi<br />
per lanciare il messaggio <strong>di</strong> una<br />
rinascita impellente, soprattutto in<br />
una città come Siderno devastata<br />
dalle inchieste antimafia.<br />
Rinascere in ogni settore della vita<br />
civile, ritrovare la linfa che ci porti<br />
a superare lo stallo attuale.<br />
Provarci è un imperativo categorico<br />
che noi lanciamo da tempo ai<br />
Le vicende sono <strong>di</strong>verse ma l’effetto<br />
è unico. Una tessera che crolla<br />
addosso all’altra in un gioco perverso<br />
che rischia <strong>di</strong> travolgere parecchie<br />
amministrazioni reggine e che potrebbe<br />
trovare la sua apoteosi nello scioglimento<br />
del Comune <strong>di</strong> Reggio Calabria. Il sindaco<br />
Femia è stato arrestato, Ritorto è indagato,<br />
S. Ilario è stato sciolto per infiltrazione<br />
mafiosa e c’è un ricorso al giu<strong>di</strong>ce<br />
amministrativo avverso il provve<strong>di</strong>mento.<br />
A Reggio si attendono gli esiti della commissione<br />
<strong>di</strong> accesso. E non parliamo <strong>di</strong><br />
Samo o <strong>di</strong> Platì o <strong>di</strong> Bagala<strong>di</strong>. <strong>La</strong> situazione<br />
si mostra da sola in modo desolante e<br />
c’è da giurare che l’effetto domino andrà<br />
avanti e <strong>di</strong> crolli ne vedremo ancora. Per<br />
sapere se siamo localmente governati<br />
dalla mafia si dovranno attendere verdetti<br />
definitivi, intanto non potremo continuare<br />
a vivere in amministrazione controllata.<br />
Qualcosa dovremo pur fare<br />
aspettando che il TAR decida e i tribunali<br />
or<strong>di</strong>nari sentenzino. Dobbiamo<br />
costruirci da noi le alternative, autoregolamentarci<br />
se no non ne usciamo. Siamo<br />
convinti che a volte la mafia metta il suo<br />
zampino nei comuni, altre l’infiltrazione è<br />
apparente. Quando l’arrosto c’è saranno<br />
nostri lettori e che in questo caso<br />
raccogliamo in prima persona.<br />
Organizzare una festa della musica<br />
non è cosa semplice, soprattutto se<br />
per farlo ci si deve basare sulle sole<br />
proprie forze, e la sfida sta proprio<br />
in questo, nel fare senza chiedere,<br />
nel fare anche quando le tue<br />
richieste non sono raccolte.<br />
Sostituirsi a chi dovrebbe fare e<br />
non fa, far <strong>di</strong>ventare istituzione il<br />
citta<strong>di</strong>no in assenza delle istituzioni<br />
preposte. Questo è lo spirito per<br />
cui la festa della musica la faremo,<br />
nonostante tutto.<br />
Questa la motivazione che<br />
chie<strong>di</strong>amo agli artisti e al<br />
pubblico. In piazza d’ora<br />
in poi, avanti nel cambiamento per<br />
ora per noi solo in musica. Insieme<br />
a passo <strong>di</strong> danza per tornare a<br />
essere comunità e affrontare insieme<br />
le insi<strong>di</strong>e <strong>di</strong> un futuro al<br />
momento <strong>di</strong>fficile da immaginare.<br />
Femia Brizzi Ritorto. Domino Locrideo<br />
magistratura e forze inquirenti a svelare<br />
l’inganno e agli amministratori onesti<br />
correrà l’obbligo <strong>di</strong> denunciare le infiltrazioni.<br />
Quando della mafia vi è solo il<br />
fumo, un lezzo leggero che sporca l’aria<br />
anche se non la rende completamente<br />
irrespirabile molto si può fare. Chi ha<br />
parenti condannati non si can<strong>di</strong><strong>di</strong>, chi ha<br />
amici condannati non si can<strong>di</strong><strong>di</strong>. Chi in<br />
qualunque modo sa <strong>di</strong> essere non solo<br />
sospettato ma anche sospettabile non si<br />
can<strong>di</strong><strong>di</strong>. Se siamo mafiosi siamo colpevoli.<br />
Se non lo siamo ma lo appaiamo,<br />
comunque la colpa è nostra perché non<br />
siamo stati in grado <strong>di</strong> esprimere una<br />
forza culturale capace <strong>di</strong> contrastare una<br />
logica giustizialista che ancorché non<br />
maggioritaria nel territorio appare come<br />
tale. Rischiamo <strong>di</strong> vederci azzerare una<br />
alla volta tutte le amministrazioni locali<br />
quin<strong>di</strong> parliamoci chiaro, sappiamo che<br />
c’è tanta brava gente che proviene da<br />
contesti sbagliati, che tanti figli sono<br />
<strong>di</strong>versi dai padri ma la logica dominante<br />
li vuole fuori dai giochi. Questi abbiano il<br />
coraggio, nel momento in cui viviamo, <strong>di</strong><br />
ritirarsi a vita privata. Lo facciano se veramente<br />
onesti e se realmente amano la<br />
nostra terra.<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 09