DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 26
BIBLIOTECA MERIDIONALISTA E il Premio nazionale Mario <strong>La</strong> Cava? ANTONELLA ITALIANO Qualcuno lo ricorda camminare per strada, immerso nei pensieri, nelle sue lunghe passeggiate bovalinesi. Ricorda i tratti del volto, la sua <strong>di</strong>screzione, persino il suono della voce. O fare il bagno anche d’inverno, in quel mare che amava e che, la sera, dal suo terrazzo, si affacciava a guardare. Mario <strong>La</strong> Cava era uno <strong>di</strong> noi, ma non era come noi. Lui era molto, molto <strong>di</strong> più. Questo non lo arricchì, mai. Arricchì, invece, la nostra terra, perché <strong>di</strong> noi scrisse, in modo crudo e raffinato. E i suo libri ci consegnarono alla storia. E chi, se uno dei più gran<strong>di</strong> meri<strong>di</strong>onalisti del sud Italia, avrebbe potuto fare altrettanto con lo scrittore bovalinese? Fu la raffinata penna <strong>di</strong> Pasquino Crupi, nella sua accurata “Storia della letteratura calabrese”, a raccontarlo: “Vita proba <strong>di</strong> scrittore in<strong>di</strong>pendente ha condotto da sempre Mario <strong>La</strong> Cava [Bovalino 11 settembre (Reggio Calabria) 1908] al quale la morte ha tolto la vocazione, alla parola il 17 novembre del 1988 (…) . <strong>La</strong> Cava ha i pie<strong>di</strong> in Calabria, ma la testa è rivolta verso il romanzo europeo. <strong>La</strong> prolifica famiglia degli inetti sveviani e moraviani è pronta ad accogliere i suoi indecisi, irrisolti personaggi. Da qualunque parte la si giri, la narrativa lacaviana si tocca sempre con la letteratura nazionale, con la letteratura europea per quel suo procedere dalla sfera della realtà alla sfera della vita interiore, accordata finalmente anche ai personaggi umili”. E, con riferimento all’ultima opera lacaviana “Una stagiona a Siena”, una sorta <strong>di</strong> testamento letterario, il professore Crupi scrisse: “Mario <strong>La</strong> Cava racconta Siena, la vita universitaria, una gioventù stu<strong>di</strong>osa senza giovinezza, se stesso negli anni del consenso al fascismo, accorrente lieto verso la guerra, che viene, che verrà. Non si pensi all’autobiografia <strong>di</strong> un prepotente io in<strong>di</strong>viduale: così prepotente da essere sapientemente nascosto nella terza persona narrante. Siamo <strong>di</strong> fronte all’autobiografia collettiva <strong>di</strong> una intera generazione <strong>di</strong> giovani ventenni (…). Tutti fallirono, tutti si videro costretti a ri<strong>di</strong>mensionare i loro sogni: persino quelli amorosi. Chi non fallisce, anzi chi sente <strong>di</strong> non essere fallito è Paolo. Al ritorno al paese, laureato in legge, contro la famiglia, che lo vuole avvocato, contra la vita, che urla la necessità del “particolare”, contro il fascismo, che prepara la guerra, decide <strong>di</strong> farsi scrittore. Scrittore né imperiale ESSENZIALE “E il mestiere <strong>di</strong> scrivere, assai più <strong>di</strong>fficile del mestiere <strong>di</strong> vivere, deve rassegnarsi a scrivere la sconfitta” Pasquino Crupi né puro, ma della vita concreta del popolo calabrese. Su questo impegno il romanzo <strong>di</strong> <strong>La</strong> Cava s’interrompe, attraversato da un brivido. Il brivido è che la parola, quando la società è in guerra con la cultura, non ce la fa a sposare una realtà maggiore. E il mestiere <strong>di</strong> scrivere, assai più <strong>di</strong>fficile del mestiere <strong>di</strong> vivere, deve rassegnarsi a scrivere la sconfitta”. Ed è una sconfitta, per Bovalino, che non sia L’APPUNTAMENTO In collaborazione con il Circolo Culturale “Conca Glauca” si terrà a Bovalino domenica 10 giugno ore 18.30 presso il Salone del circolo, la presentazione del libro “Come nasce uno scrittore”. Omaggio a Mario <strong>La</strong> Cava <strong>di</strong> Gianni Carteri, e<strong>di</strong>to da Città del Sole E<strong>di</strong>zioni. L'incontro sarà condotto dal presidente del Circolo Culturale “Conca Glauca” Francesco Ferraro e moderato dal critico letterario Bruno Chinè. Interverranno il sindaco <strong>di</strong> Bovalino Tommaso Mittiga, , il presidente del Sistema Bibliotecario Jonio-Tirreno Piero Leone, l'autore e l'e<strong>di</strong>tore Franco Arci<strong>di</strong>aco. Un omaggio sincero a Mario <strong>La</strong> Cava, quello che il critico letterario, autore <strong>di</strong> numerosi saggi sulla letteratura calabrese Gianni Carteri, de<strong>di</strong>ca al famoso autore <strong>di</strong> Caratteri; una raccolta <strong>di</strong> scritti interessanti e in qualche caso ine<strong>di</strong>ti, come le lettere che attestano il bellissimo ed intenso rapporto intessuto con il pastore evangelico fiorentino Gino Roberto, che <strong>di</strong>ventano un prezioso contributo alla conoscenza del percorso umano e letterario <strong>di</strong> uno scrittore «che spese tutte le sue energie per decifrare le voci <strong>di</strong> dentro <strong>di</strong> un'umanità che stava <strong>di</strong>ventando scagliosa e irriverente, più incattivita», come scrive Carteri. Un viaggio alla scoperta del mondo interiore <strong>di</strong> <strong>La</strong> Cava, le amicizie oggi questo il punto <strong>di</strong> forza del paese. Un tentativo lo fece, a <strong>di</strong>re il vero, l’attuale amministrazione guidata dal sindaco Tommaso Mittiga. Solo un tentativo. E tale restò. <strong>La</strong> cronologia degli eventi dell’attuale Amministrazione Comunale 1) Nella campagna elettorale per le elezioni amministrative 2010, la lista “insieme per ricostruire” (oggi al governo del paese) redasse un programma. Al punto 6, dal titolo “Pubblica istruzione e cultura” così scriveva: nell’ambito delle manifestazioni culturali <strong>di</strong> cui l’amministrazione dovrà rendersi promotrice, si colloca certamente l’istituzione <strong>di</strong> un Premio letterario nazionale intitolato a “Mario <strong>La</strong> Cava” che proietterà il nostro paese in una <strong>di</strong>mensione culturale nazionale, positiva e costruttiva”. Al primo Consiglio comunale, datato 16 aprile 2010, il premio fu istituito. Il presidente del consiglio (il sindaco Tommaso Mittiga) <strong>di</strong>chiarò che era inten<strong>di</strong>mentodell’amministrazione comunale istituire un premio letterario, con cadenza biennale, in ricordo del compianto illustre scrittore <strong>di</strong> Bovalino Mario <strong>La</strong> Cava; che la Giunta Comunale, sulla base <strong>di</strong> apposita manifestazione <strong>di</strong> volontà del consiglio, avrebbe provveduto poi <strong>di</strong> concerto ed in collaborazione con i gruppi <strong>di</strong> minoranza, a pre<strong>di</strong>sporre all’esame ed approvazione del consiglio. 2) I consiglieri <strong>di</strong> opposizione (Tramontano, Zappavigna, Savica, Carpentieri) e il Consiglio deliberarono all’unanimità: “<strong>di</strong> manifestare la volontà <strong>di</strong> istituire il premio letterario “Mario la Cava”, con cadenza biennale, demandando alla Giunta Municipale la pre<strong>di</strong>sposizione del regolamento <strong>di</strong>sciplinante il premio medesimo, <strong>di</strong> concerto ed in collaborazione con i gruppi <strong>di</strong> minoranza; <strong>di</strong> dare atto che lo stesso regolamento una volta pre<strong>di</strong>sposto come sopra stabilito, sarà posto all’esame ed approvazione del consiglio comunale”. 3) Nel bilancio preventivo del 2010 furono stanziati tre mila euro per il premio 4) L’8 febbraio 2011 la Giunta comunale deliberò per il premio 20 mila euro, da finanziarsi con contributo a carico della Regione Calabria; e 5 mila euro da finanziarsi con fon<strong>di</strong> a carico del bilancio comunale. 5) Il 26 maggio 2011, al presidente della Regione Calabria venne presentato il progetto e la richiesta <strong>di</strong> contributo. 6) A luglio 2011, con i tagli effettuati alla cultura, la Giunta comunale stornò i fon<strong>di</strong> già stanziati, e destinati al premio. E del “Premio nazionale Mario <strong>La</strong> Cava” non si seppe più nulla. OMAGGIO A MARIO LA CAVA importanti, l'appren<strong>di</strong>stato culturale ed emotivo, gli incontri che segnarono in positivo la sua scelta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare scrittore. Si approfon<strong>di</strong>scono aspetti meno conosciuti della sua produzione, come la favolistica o il volume Viaggio in Israele costituendo un prezioso percorso che restituisce la complessità <strong>di</strong> <strong>La</strong> Cava, uomo e scrittore, mettendolo a confronto con i gran<strong>di</strong> del suo tempo, in primis Sciascia, Vittorini, Montale, con i quali intrattenne fervi<strong>di</strong> <strong>di</strong>aloghi culturali. Come ricorda lo stesso Vincenzo Consoli, nella prefazione al volume: «Imprescin<strong>di</strong>bile scrittore, <strong>La</strong> Cava, straor<strong>di</strong>nario personaggio. E per me, fra quanti, incontrandoli sulla pagina e nella vita, mi hanno profondamente segnato». Giovanni Carteri è nato a Brancaleone e vive a Bovalino. Collabora al mensile “Stu<strong>di</strong> Cattolici”, <strong>di</strong>retto da Cesare Cavalleri, e al settimanale cattolico “Il nostro tempo”. Ha pubblicato, per la Rubbettino e<strong>di</strong>tore, i saggi: Corrado Alvaro e la Madonna <strong>di</strong> Polsi; Tra religiosità, mito e storia; il Dio nascosto. Viaggio nel cristianesimo <strong>di</strong> Corrado Alvaro e <strong>La</strong> lunga notte <strong>di</strong> Corrado Alvaro, testo per il quale nel 2006 ha ricevuto il Premio Anthurium d'argento - Sezione letteraria. Nel 1994 ha ricevuto il Premio “Cesare Pavese” per la critica letteraria, e il Premio “Amantea” per la saggistica. DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 27