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P O F 2008 - 2009 - Istituto Comprensivo "Scotellaro" - Tricarico

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1. LA LETTURA DEL TERRITORIO<br />

1.1 LA LETTURA DEL TERRITORIO TRICARICO<br />

1.1.1 LA GEOGRAFIA DEL TERRITORIO<br />

Antica cittadina agricola e di servizi, sede vescovile, ricca di testimonianze archeologiche e<br />

storiche, nota per un centro storico tra i più importanti della Basilicata ed un notevole patrimonio<br />

d’arte e di cultura, <strong>Tricarico</strong> è un centro in provincia di Matera, sito a 698m. di altitudine. Il suo<br />

agro comunale si estende per 176,9 kmq. Situato tra la provincia di Potenza e quella di Matera, il<br />

suo territorio si estende dalla valle del Basento a quella del Bradano. E’ punto di passaggio tra<br />

l’Appennino Lucano a Ovest e la zona collinare della Fossa Bradanica a Est. Il territorio è ricco di<br />

boschi e di acque: il Basento e i torrenti Milo e Bilioso col suo affluente Cacarone, che confluiscono<br />

nel Bradano; i laghetti di San Marco e di Piani Sottani, realizzati dall’ Ente della Riforma Agraria.<br />

1.1.2 LA STORIA DI TRICARICO<br />

Il territorio di <strong>Tricarico</strong> presenta notevoli tracce del passato attraverso reperti preistorici, i resti di<br />

due città lucane su Piano della Civita e su Serra del Cedro, ville romane e testimonianze barbariche.<br />

La storia dell’attuale centro risale all’Alto Medioevo, allorquando fu cittadina longobarda, poi<br />

kastron dei Bizantini fino al 1048, anno in cui i Normanni la occuparono e la inclusero nel Ducato<br />

di Puglie e Calabria e Roberto il Guiscardo vi fece il suo ingresso nel 1080. Dal suo primo conte,<br />

Gosfrido, seguito da Ruggiero, poi da Giacomo Sanseverino, la città fu per secoli contea infeudata<br />

ai Sanseverino di Bisignano. Nel ‘600, dopo la breve successione feudale di Francesco Pignatelli<br />

duca di Bisaccia e barone di <strong>Tricarico</strong> (1605), di Alessandro Ferrero e di suo figlio Giovanni<br />

Francesco (1606-1631), <strong>Tricarico</strong> divenne feudo dei Revertera duchi della Salandra, fino alla<br />

soppressione della feudalità (sec. XIX). La sua storia nei tempi contemporanei è contrassegnata<br />

dall’operato di alcune figure, che molto hanno inciso negli anni del primo dopoguerra: il vescovo<br />

Raffaello delle Nocche, fondatore dell’Ordine delle Discepole di Gesù Eucaristico, il sac. Don<br />

Pancrazio Toscano creatore della Casa di Riposo "Pia Opera di S.Antonio" e Rocco Scotellaro,<br />

poeta di rilievo internazionale, meridionalista e protagonista della stagione delle lotte contadine,<br />

nonché primo sindaco di <strong>Tricarico</strong> dopo la Liberazione. Va, inoltre, aggiunto che la cittadina è una<br />

delle più antiche sedi diocesane della Basilicata. Molti dei vescovi che si sono succeduti fin<br />

dall’968, hanno contribuito alla formazione del patrimonio artistico-architettonico della città e al<br />

prestigio del locale seminario diocesano, istituito a fine sec. XVI. Ulteriore elemento significativo<br />

della storia di <strong>Tricarico</strong> è la lunga e variegata presenza di conventi soprattutto dell’ordine<br />

francescano e carmelitano.<br />

1.1.3 LA DEMOGRAFIA<br />

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