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atuttocampo senio sensi<br />

ORGOGLIO BIANCONERO<br />

SUPERLEGA, MA A NOI<br />

CONVIENE?<br />

Rottura tra la Serie A e la Serie B. I grandi<br />

presidenti, stanchi di fare mutualità alla serie cadetta,<br />

hanno deciso una scissione che si dovrà<br />

concretizzare con l’arrivo del Commissario Straordinario<br />

della B e con <strong>il</strong> campionato 2010 –<br />

2011. Per noi, poveri mortali, non è troppo<br />

chiaro ciò che succederà, però si capisce che i<br />

soldi (tanti) in arrivo per i diritti televisivi saranno,<br />

dalla suddetta data, di quasi totale appannaggio<br />

della “A”. Si legge testuale dalla grande stampa:<br />

“la serie A ormai si rapporta con l’Europa, ha bisogno<br />

di eccellenza per vendere i propri diritti<br />

anche all’estero… La B è una specie di serie A<br />

degli anni cinquanta, felicemente provinciale….”.<br />

E ancora (riassumo): per la A del futuro ci dovranno<br />

quindi essere solo grandi club e che le<br />

provinciali rimangano in B o sotto! Anzi c’è chi<br />

prefigura che dal campionato suddetto siano solo<br />

due le squadre che retrocederanno, facendo intendere<br />

una “pulitura” contro le piccole; e allora<br />

per Chievo, Siena e poche altre sarà dura mantenere<br />

la serie superiore, piena d’oro. Ma, si sa,<br />

a Siena siamo bravi a vincere contro tutti.<br />

PORTE CHE VANNO<br />

E PORTE CHE VENGONO<br />

Sono quelle dell’incontro di calcio Juve-Lecce.<br />

Si è giocata a porte aperte dopo la “riammissione”<br />

del pubblico (in attesa di ulteriore sentenza)<br />

decisa dalla Corte di Giustizia della FIGC<br />

contro <strong>il</strong> giudice sportivo Tosel. Si tratta di una sospensiva<br />

che potrà rientrare quando saranno<br />

chiarite le motivazioni del primo giudice.<br />

Ci si riferisce alla squalifica…dei tifosi bianconeri<br />

che, a dire del calcio apicale, avevano offeso<br />

Balotelli nell’incontro con l’Inter al Comunale<br />

di Torino, macchiandosi di RAZZISMO.<br />

Al di là delle ridicole e contraddittorie sentenze<br />

e contro-sentenze di organi affini (e ancora<br />

non è finita), le offese a Balotelli non avevano<br />

niente di razzista. Erano solo espressioni – volgari<br />

quanto volete ma non con <strong>il</strong> marchio dell’odioso<br />

razzismo – contro un giocatore che deve<br />

ancora imparare a non provocare giocatori e<br />

pubblico ed a rispettare gli avversari. Il suo comportamento<br />

fu (e non è la prima volta) criticab<strong>il</strong>e<br />

e quello dei tifosi allo stesso modo. Ma confondere<br />

le offese per antipatia con quelle di razzismo<br />

ce ne corre. Lo stesso Mou, Mister dell’Inter,<br />

derubricò le offese e così fece <strong>il</strong> colored Seedorf<br />

(sponda M<strong>il</strong>an) dicendo che <strong>il</strong> provocatore fu<br />

Mario, tra l’altro italianissimo, e che anche altri<br />

giocatori sono spesso presi di mira (come Materazzi<br />

e Gattuso per la loro…veemenza). Quindi<br />

ristab<strong>il</strong>iamo le giuste proporzioni senza invocare<br />

“reati” mai commessi.<br />

MISTER DUE MILIARDI AL MESE<br />

Sono quelli, del vecchio conio, che porta a<br />

casa sua Ibrahimovic: 12 m<strong>il</strong>ioni di Euro netti all’anno<br />

per far vincere lo scudetto all’Inter. Niente<br />

da eccepire se, <strong>il</strong> grande campione, tra i più<br />

grandi visti in Italia ha deciso di cambiare aria.<br />

Forse non gli giova alla salute quella di M<strong>il</strong>ano,<br />

forse cerca la consacrazione in Europa e la sua<br />

squadra attuale non raccatta pallino fuori dal patrio<br />

suolo. Oppure la busta paga gli sembra un<br />

po’ leggerina…si sa in tempi di crisi.<br />

Ma sono fatti suoi e di chi gli corrisponde lo<br />

stipendiuccio, quasi una paghetta!!!!<br />

E lui cosa fa: siccome per settanta minuti gira<br />

in campo come un fantasma, sbagliando le cose<br />

più semplici (può accadere anche ai “mostri<br />

sacri”), <strong>il</strong> suo pubblico (gara con la Lazio) accenna<br />

a qualche fischio che, vista la compartecipazione<br />

al suo stipendio, è legittimo. Lui si<br />

incavola perché, forse, offeso per lesa maestà. Inventa<br />

un gol dei suoi (e li sa fare…) e poi zittisce<br />

i suoi contestatori con <strong>il</strong> classico gesto del dito sul<br />

naso e, non volendosi far mancare niente, ci aggiunge<br />

anche qualcosina di poco fine, ma molto<br />

chiaro, ritmando la mano all’altezza dei genitali.<br />

Bel colpo. E ora? La Società lo punirà con durezza,<br />

si pensava. Il Mister, invece, lo perdona<br />

subito dicendo che è stata una reazione a caldo.<br />

Il presidentissimo Moratti aggiunge che <strong>il</strong> ragazzo<br />

si è sentito colpito e non deve chiedere scusa a<br />

nessuno. Quindi niente multe, anzi quasi un incentivo<br />

a proseguire contro quei v<strong>il</strong>lani dei tifosi.<br />

Da leggere così: <strong>il</strong> calcio è davvero scuola di vita.<br />

Viva <strong>il</strong> fair play, viva l’educazione, viva chi riempie<br />

questi personaggi di soldi della comunità (almeno<br />

un pochi).<br />

Sotto, l’esultanza di Kharja dopo <strong>il</strong> gol agli azzurri<br />

MA NOI….SIAMO NOI<br />

Saremo piccini, saremo provinciali, saremo<br />

antipatici…ma siamo grandi. Non ce ne frega se<br />

non si viene citati per <strong>il</strong> nostro innato fair play:<br />

domandatelo ai tifosi, ad esempio, di Udine e<br />

Genoa eccetera che vengono a Siena a fare una<br />

gita di piacere. Domandatelo a chi gode della solidarietà,<br />

magari s<strong>il</strong>enziosa, che giocatori, società<br />

e tifosi bianconeri mettono in moto ad ogni evento<br />

grave. Per ultimo domandatelo ai ragazzi delle<br />

zone terremotate presenti sugli spalti del Franchi,<br />

in città, nelle Contrade ad apprezzare Siena e i<br />

senesi. E non si accendono i riflettori se a cinque<br />

giornate dal termine la Robur è praticamente<br />

salva (lo era anche, di fatto, due domeniche fa)<br />

compiendo un’impresa che grandi club…del nord<br />

ancora non hanno realizzato (né, tutti, realizzeranno)<br />

alla barba delle loro spese folli. Non si<br />

sono accesi, i riflettori, nemmeno per <strong>il</strong> gran gol<br />

di Karja, uno che ha preso la palla nella nostra<br />

area di rigore e, saltando come bir<strong>il</strong>li gli avversari,<br />

ha <strong>scarica</strong>to un tiro alla…Ibra!!! Se <strong>il</strong> gesto<br />

tecnico lo avesse fatto un big di una squadra big,<br />

i commentatori tv farebbero ancora gli straordinari<br />

per mostrarcelo. Nessuno parla di ‘miracolo<br />

Siena’ almeno come per anni hanno parlato di<br />

miracolo Chievo. Pazienza: a Siena ci piace essere<br />

antipatici a quelli delle stanze dei bottoni. E<br />

speriamo di continuare ad esserlo. Aggiungo solo<br />

(stavolta l’ho fatta lunga), in attesa di ritornarci:<br />

Grazie Ragazzi, Grazie Mister, Grazie Società<br />

(tutta: dal Presidente, ai suoi collaboratori, ai medici,<br />

ai magazzinieri, a chi pensa al campo…a<br />

tutti) per la gioia dell’ennesima serie A ormai, di<br />

fatto, conquistata. Ci basta questo. E la stima<br />

della gente che ama <strong>il</strong> calcio davvero. Al di sopra<br />

delle cupole, dei giochi di potere, degli arbitri incompetenti<br />

(?) dei guardalinee distratti. Noi siamo<br />

noi…e tali resteremo.

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