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Rapporto annuale 2004 - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario ...

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IRFMN<br />

Farmacocinetica <strong>di</strong> nuovi derivati taxanici<br />

Si sono condotti <strong>di</strong>versi stu<strong>di</strong> a livello preclinico che riguardano dei nuovi derivati taxanici che<br />

si <strong>di</strong>fferenziano da quelli convenzionali sia dal punto <strong>di</strong> vista chimico che per la loro attività<br />

biologica. Per due <strong>di</strong> questi composti si sono valutate le proprietà <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>sponibilità dopo<br />

somministrazione orale ed è stato interamente caratterizzato il profilo cinetico e metabolico con<br />

meto<strong>di</strong> analitici originali sviluppati dall’unità <strong>di</strong> Farmacologia Clinica Antitumorale. Essi hanno<br />

mostrato attività biologica anche in tumori poco suscettibili ad altri taxani che suggeriscono un<br />

potenziale interesse clinico. La possibilità che questi farmaci agiscano attraverso un<br />

meccanismo d’azione antiangiogenetico, messo in luce dal Laboratorio <strong>di</strong> Biologia e Terapia<br />

delle Metastasi, richiede necessariamente la valutazione farmacocinetica e farmaco<strong>di</strong>namica <strong>di</strong><br />

schemi <strong>di</strong> trattamento cronici dopo prolungata somministrazione.<br />

Farmacocinetica clinica <strong>di</strong> gimatecan<br />

Uno stu<strong>di</strong>o condotto in collaborazione con il SENDO ci ha portato a definire le proprietà <strong>di</strong><br />

farmacocinetica clinica <strong>di</strong> un nuovo derivato della camptotechina (Gimatecan) in pazienti che<br />

partecipano a fasi I-II <strong>di</strong> sperimentazione clinica. Gli stu<strong>di</strong> ancora in corso mostrano che questo<br />

composto è rapidamente assorbito dopo somministrazione orale con una lunga emivita che può<br />

garantire un’esposizione molto lunga al farmaco. Dati <strong>di</strong> farmacocinetica saranno correlati con i<br />

dati <strong>di</strong> tipo clinico (tossicità e attività antitumorale) per comprendere le proprietà <strong>di</strong> questo<br />

nuovo farmaco. Sono in corso stu<strong>di</strong> relativi al metabolismo <strong>di</strong> Gimatecan con l’obiettivo <strong>di</strong><br />

identificare e quantificare metaboliti del farmaco e caratterizzare la loro attività farmacologica.<br />

Attività antitumorale <strong>di</strong> nuovi farmaci e <strong>di</strong> combinazioni <strong>di</strong> farmaci<br />

Valutazione dell’attività antitumorale e della tossicità <strong>di</strong> nuovi farmaci antitumorali “target<br />

specifici” ( es. inibitori della CDK) farmaci antitumorali convenzionali e combinazioni <strong>di</strong><br />

farmaci in tumori del topo e del ratto e in tumori umani trapiantati in topi immuno-deficenti.<br />

Attività antitumorale <strong>di</strong> composti con nota attività <strong>di</strong> chemioprevenzione<br />

Valutazione del meccanismo d’azione e dell’attività antitumorale <strong>di</strong> Indolo-3 carbinolo, suoi<br />

composti analoghi e <strong>di</strong>versi isotiocianati <strong>di</strong> origine naturale.<br />

Laboratorio <strong>di</strong> Farmacologia Molecolare<br />

G2 checkpoint del ciclo cellulare<br />

E’ stata valutata la importanza relativa <strong>di</strong> CHK1 e CHK2 nell’indurre una risposta <strong>di</strong> blocco del<br />

ciclo cellulare dopo danno. A tale scopo sono stati utilizzati small interference RNA (siRNA),<br />

piccole molecole <strong>di</strong> RNA in grado <strong>di</strong> inibire selettivamente la espressione del gene considerato.<br />

Sulla base delle sequenze geniche, sono stati <strong>di</strong>segnati siRNA specifici per CHK1 e CHK2 e<br />

queste molecole testate per la loro capacità <strong>di</strong> ridurre l’espressione delle proteine. Siamo riusciti<br />

a ridurre <strong>di</strong> più del 90% l’espressione <strong>di</strong> CHK1 o CHK2 e abbiamo quin<strong>di</strong> continuato gli stu<strong>di</strong><br />

combinando questi siRNA ocn farmaci come cisplatino o con ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti. Bloccando<br />

CHK1 riusciamo ad aumentare l’attività <strong>di</strong> cisplatino e IR, mentre il blocco <strong>di</strong> CHK2 non<br />

provoca alcun aumento <strong>di</strong> attività. L’uso combinato <strong>di</strong> siRNA contro CHK1 e CHK2 dà gli<br />

stessi risultati ottenuti con siRNA contro CHK1. I dati ottenuti sostengono fortemente CHK1<br />

come possibile target per molecole in grado <strong>di</strong> sensibilizzare cellule tumorali all’azione <strong>di</strong><br />

farmaci antitumorali.<br />

23<br />

RAPPORTO ATTIVITA’ <strong>2004</strong>

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