Rapporto annuale 2004 - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario ...
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IRFMN<br />
Modelli preclinici: ruolo <strong>di</strong> FGF-2 e VEGF nella crescita e<br />
vascolarizzazione del tumore<br />
L’angiogenesi tumorale è controllata da molteplici fattori prodotti dal tumore stesso e<br />
dall’ospite. Sono state generate (in collaborazione con ricercatori dell’Università <strong>di</strong> Brescia)<br />
cellule <strong>di</strong> carcinoma dell’endometrio umano (HEC-1-B) che <strong>di</strong>fferiscono per espressione FGF2<br />
e/oVEGF. Abbiamo mostrato che la crescita <strong>di</strong> questi tumori e la loro vascolarizzazione sono<br />
influenzate dall’espressione o meno <strong>di</strong> questi fattori. Ora stiamo stu<strong>di</strong>ando come la modulazione<br />
dell’espressione dei fattori angiogenici influenza la risposta alla chemioterapia. Abbiamo<br />
trovato che anche in tumori in cui i fattori angiogenici sono inibiti, e quin<strong>di</strong> la vascolarizzazione<br />
è alterata, i chemioterapici (es. paclitaxel, doxorubicina) raggiungono il tumore e sono in grado<br />
<strong>di</strong> esercitare la loro attività antineoplastica.<br />
Terapia antiangiogenica e antivascolare<br />
Terapie antineoplastiche <strong>di</strong>rette contro il sistema vascolare dei tumori possono essere <strong>di</strong>segnate<br />
seguendo due <strong>di</strong>verse strategie. La terapia antiangiogenica è volta a prevenire la formazione dei<br />
nuovi vasi, mentre la terapia antivascolare ha lo scopo <strong>di</strong> <strong>di</strong>struggere selettivamente i vasi già<br />
formati nei tumori. Nel <strong>2004</strong> abbiamo proseguito nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> composti anti-angiogenici, con<br />
particolare interesse per l'analisi del meccanismo <strong>di</strong> azione del taxano IDN 5390, un composto<br />
analogo al paclitaxel. Nel <strong>2004</strong> abbiamo inoltre stu<strong>di</strong>ato le proprietà antiangiogeniche <strong>di</strong> 17-<br />
(<strong>di</strong>methyl amino ethyl amino)-17-methoxygeldanamycin (NSC707545, 17-DMAG), un<br />
composto in grado <strong>di</strong> modulare l’attività <strong>di</strong> Hsp90, somministrato per via orale.<br />
Tra i composti anti-vascolari abbiamo stu<strong>di</strong>ato le proprietà <strong>di</strong> ZD6126, un colchinolo che,<br />
causando la depolimerizzazione dei microtubuli, danneggia selettivamente i vasi sanguigni del<br />
tumore, portando alla necrosi della massa tumorale in modelli <strong>di</strong> neoplasie sperimentali. In<br />
particolare ci occupiamo della possibilità <strong>di</strong> combinare ZD6126 con chemioterapici tra<strong>di</strong>zionali,<br />
quali il paclitaxel, per ottimizzarne l’attività limitando possibili interferenze tra i <strong>di</strong>versi agenti.<br />
Per questo composto abbiamo valutato le possibili interazioni <strong>di</strong> farmacocinetica con il<br />
paclitaxel.<br />
Terapia antiangiogenica in combinazione alla chemioterapia<br />
Si ritiene che trattamenti basati su inibitori dell’angiogenesi possano dare il miglior risultato in<br />
combinazione con terapie convenzionali. Quest’aspetto è stato esplorato con SU6668, un<br />
inibitore dei recettori tirosin cinasici VEGFR2, FGFR1 e PDGFR in combinazione con<br />
paclitaxel, su modelli <strong>di</strong> carcinoma ovarico umano. Il trattamento con SU6668 inibiva la<br />
formazione d’ascite e la <strong>di</strong>sseminazione del tumore nella cavità peritoneale del topo nudo. La<br />
risposta era accompagnata da una <strong>di</strong>minuzione dei fattori <strong>di</strong> crescita solubili. L’aggiunta <strong>di</strong><br />
questo trattamento al paclitaxel ne migliorava in modo significativo l’in<strong>di</strong>ce terapeutico, anche<br />
con dosaggi bassi-non tossici del chemioterapico. Nel proseguo dello stu<strong>di</strong>o abbiamo <strong>di</strong>mostrato<br />
che SU6668 e paclitaxel inibiscono in modo sinergico la proliferazione delle cellule endoteliali<br />
e muscolari lisce, entrambi elementi importanti nella neo- vascolarizzazione. In vivo la<br />
combinazione inibisce in modo sinergistico la formazione <strong>di</strong> vasi in modelli preclinici e causa<br />
apoptosi delle cellule endoteliali.<br />
Alterazioni molecolari in risposta alla terapia<br />
Comprendere le basi molecolari della risposta terapeutica riveste un’importanza fondamentale<br />
per lo sviluppo <strong>di</strong> nuovi interventi farmacologici. Sono stati utilizzati modelli sperimentali <strong>di</strong><br />
carcinoma ovarico sensibili/resistenti al paclitaxel per stu<strong>di</strong>are alterazioni dell’espressione<br />
genica causate dal chemioterapico. Utilizzando la tecnologia <strong>di</strong> cDNA microarray (meto<strong>di</strong>ca che<br />
offre il vantaggio <strong>di</strong> valutare l’espressione <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> geni contemporaneamente) abbiamo<br />
osservato che, nei tessuti tumorali che rispondevano alla terapia, la somministrazione del<br />
farmaco mo<strong>di</strong>fica il livello <strong>di</strong> espressione <strong>di</strong> geni coinvolti in varie funzioni biologiche, quali<br />
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RAPPORTO ATTIVITA’ <strong>2004</strong>