Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia

— 7 —
per la gran moltitudine fosse turbato il rappresentarla, la se-
conda fu confermato il giudicio primiero » il).
E della recita delle Troiane avvenuta l'anno seguente 1.566,
dice : « Onde onorandola e di bellezza di scena e di splendidezza
di vestimenti e di eccellenza di musica , per comun
giudizio, perfettamente : e (che è più) sciegliendo recitanti per
ogni lor qualità rari, la favola è riuscita tale, che, se non da
tutti , almeno dalla maggior parte degP intendenti è stata giu-
dicata lodevolmente. » E quanta efficacia avesse ornai 1' uso è
dimostrato da ciò che , contrariamente a tutte le poetiche e a
tutte le regole, le Troiane appunto ebbero altresì degli intermedi
che furono messi in musica dal celebre Claudio Merulo, al quale
il Dolce indirizzò un sonetto che è stampato con la tragedia, e
col pubblico ebbe a scusarsi a questo modo: « Quantunque gli
antichi non facessero intermedi alle Tragedie, servendo invece
di ciò i cori, nondimeno essendo a' que' bellissimi intelletti, che
n' ebbero il carico, piaciuto che l' autore facesse per questo uffi-
cio alcuni versi: et*- essendo essi intermedi , si per la perfezzion
della musica, come per 1' arte di appresentarli comodamente e
con dignità, ottimamente piaciuti: ci è paruto di darvi a leggere
anco gli istessi versi , come che essi fosser fatti solamente per
servire alla musica e non perchè legger si dovessero » (2).
Le frasi fece la musica ; col canto; eccellenza di musica^
che ricorrono ne' tre luoghi sopra riferiti non autorizzano a
restringere musica e canto ai soli cori ; all' incontro stanno le
affermazioni dei trattatisti e parecchie altre notizie : princi-
palissima quella della famosa recita dell' Edipo re di Sofocle,
tradotto dal Giustiniani , fatta nel 1585 al teatro Olimpico di
Vicenza , a proposito della quale Filippo Pigafetta scriveva in
una lettera che « il coro era formato di quindici persone, sette
per parte ed il capo loro nel mezzo, il qual coro in piacevol
parlare ed armonia adempì l'ufl&cio suo » ; le musiche di essi cori
furono composte da Andrea Gabrielli e ci rimangono in un ra-
[1) Marianna. Tragedia di M. Lodovico Dolce, recitata in Venezia nel palaxxo det-
l' Eceellentigt. S. Duca di Ferrara con aleune rime e versi del detto. In Vinegia, appresso
Gabriel Giolito de' Ferrari, MDLXV; 8.»
(2) Le Troiane . Tragedia di M. Lodovico Dolcb recitata in Vinegia fanno
ÌID. LXVI. Om Privilegio, in Venezia, appresso Gabriel Giolito de' Ferrari, MDLXVI; 8.