Gli albori del melodramma - Arteconvivio Italia
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— 27 —<br />
L'evoluzione dei balli pare si debba in grandissima parte<br />
ad Ottavio Rinuccini ; il figlio di lui Pier Francesco, nella pre-<br />
fazione alla raccolta <strong>del</strong>le rime scrisse: « Fu la sua Dafne la<br />
prima e poi VEuridice che ne' nobili teatri empiè gli spettatori<br />
di maraviglia e di diletto. Onde nobilissimi ingegni rapiti da<br />
si dolce maniera di comporre . calpestando le vestigia di lui,<br />
dalle scene riportarono egregio vanto. Ma tralasciando questo,<br />
qual fu ne' suoi versi la facilità, qual la dolcezza veramente<br />
nata all'armoniosa melodia? Quindi nacque che i balli, quali<br />
egli ancora primiero condusse di Francia accompagnati dalla mu-<br />
sica , piacquero mirabilmente » (1). A dir vero qualche saggio<br />
<strong>del</strong> genere il Rinuccini aveva già dato prima di recarsi in<br />
Francia, ove fu per tre volte dal 1600 al 1604 (2), poiché fino<br />
dal 159(> abbiamo di lui 7Z Ballo di Bergiere e nel 1596 il<br />
Ballo di Stelle, che però risentono ancora più <strong>del</strong>la mascherata :<br />
le nozze medicee <strong>del</strong> 1608 (cfr. il mio voi. Musica , DaUo e DramnMtiea alla corte Me-<br />
dicea dal 1600 ed 1640, Firenze, Bemporad. 1904, dove è anche riprodotta l' incisione<br />
che lo illastra). Ma la perfezione di questi balletti si deve ad Andrea Salvadori con<br />
la Guerra d'Amore ola Guerra di beUexxa dal 1616, con le FoiUi d' ArdeniM <strong>del</strong> 1623, nella<br />
descrizione <strong>del</strong> quale gliene è attribuito il merito, o con La Disfida d' Ismeno <strong>del</strong> 1628.<br />
A Bologna nel 1620 abbiamo srià un vero torneo, il Ruggero lìb«ratois\ Campeggi, musicato<br />
dal Giacobbi, che è riprodotto qui nel III voi.; l'altro Mercurio e Marie, doU'Achillini.<br />
musicato dal Slonteverde per le feste di Parma <strong>del</strong> 1628, ho riprodotto invece nel cit.<br />
voi. sulla corte medicea.<br />
(1) Poesia <strong>del</strong> Sig. Ottavio Rinuccini ecc. , In Firenze , appresso i Giunti,<br />
MDCXXii, in prefaz. — È noto che i primi saggi di balli fiarurati furono importati<br />
nella corte francese da Caterina de' Medici, che aveva seco il piemontese Baltazarìni,<br />
celebro in tale arte; ma il vero genere nuovo si dico che incominciasse col Bailet co-<br />
tniqve de la Heine AaXo nel 1582, opera di Baltozar de Beanijoeulx.<br />
Tuttavia fu osservato, e assai giustamente mi pare, che questi primi sa^gi piuttosto<br />
che .li balletti posteriori siano più simili a quelle rappresentazioni allegoriche ma-<br />
sicali di Venezia, ad una <strong>del</strong>le quali aveva assistito Enrico III nel 1671, o di cui or<br />
ora parleremo. < Sous Henry IV le ballet reste le passetemps prèféré de la conr.<br />
Henry IV e SuUy aiment follement la danse. Les ballets so ressentent de la joyeuse<br />
Lamonr da roi. Ce sont: lo grimaciers, les barbiers (1598), les princes habillés de piume»<br />
(1599), les lavandières, les juifs. les tirelaìnes, les filous (1607), les femmes s«ns to-<br />
ste (1610), etc. » (KoLLà.ND, Histoire de l'opera en Europe avant l.ulUj et Searlalli, Paris.<br />
Thorin, 1895, p. 24;^ e n. e le varie opere speciali là indicate). Se questi enumerati sono<br />
1 primi, lo sviluppo è contemporano