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Flavio Boccia Le agrobiotecnologie nel sistema italiano

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valorizzazione delle produzioni mediterranee, avrebbe in potenza la capacità di fornire un notevole<br />

contributo allo sviluppo dell’agricoltura italiana, <strong>nel</strong>l’ambito di un quadro complessivo di<br />

biotecnologie sostenibili. In effetti, se le produzioni transgeniche <strong>nel</strong> mondo si concentrano<br />

principalmente negli Stati Uniti (graf. 1) e interessano, in larga parte, le coltivazioni di soia e mais<br />

(graf. 2) (ovvero produzioni che non caratterizzano l’agricoltura mediterranea), ciò è dovuto agli<br />

orientamenti tecnologici delle grandi multinazionali che hanno spinto le loro ricerche verso la<br />

valorizzazione di commodities esportabili in tutto il mondo, attraverso modificazioni genetiche che ne<br />

comportassero aumenti produttivi ed una maggiore dipendenza da specifici prodotti fitosanitari. Tali<br />

scelte, distanti dai modelli produttivi italiani, non costituiscono un motivo sufficiente per mettere in<br />

discussione tout court gli strumenti dell’ingegneria genetica, perché questi ultimi, proprio in quanto<br />

strumenti, possono essere utilizzati dai ricercatori per obiettivi più vicini agli interessi della suddetta<br />

agricoltura.<br />

Questo è un filone di lavoro che andrebbe valutato ed avviato in Italia, se si tiene conto del fatto<br />

che la ricerca pubblica italiana in questo settore ha mosso solo qualche timido passo. Se si considera,<br />

inoltre, che è proprio il comparto sementiero ad essere maggiormente interessato dalle innovazioni<br />

biotecnologiche e che in tale settore esiste già una forte concentrazione produttiva <strong>nel</strong>le mani di pochi<br />

gruppi industriali a carattere multinazionale, da cui l’Italia dipende in gran parte rispetto<br />

all’approvvigionamento del seme, dovrebbe essere un interesse primario per la nostra agricoltura<br />

cercare attivamente di superare, almeno in parte, tale gap tecnologico.<br />

Grafico 1: I paesi biotech produttori<br />

(mil. di ha e % su tot.) - 2002.<br />

3,5; 6%<br />

39; 67%<br />

2,1; 4%<br />

argentina usa canada cina<br />

Fonte: Eurobarometro (2003).<br />

8<br />

13,5; 23%

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