Flavio Boccia Le agrobiotecnologie nel sistema italiano
Flavio Boccia Le agrobiotecnologie nel sistema italiano
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Sulla base di quanto detto finora, dunque, si può sicuramente affermare che la situazione<br />
dell’Italia appare piuttosto complessa. In un ampio insieme di norme a carattere comunitario,<br />
nazionale e regionale (non sempre rispettato e controllato), in un contesto di ricerca ancora troppo<br />
arretrato, ostacolato (a torto o a ragione) e poco incentivato economicamente e, infine, in uno scenario<br />
territoriale e culturale incredibilmente particolare e, per certi versi, unico, si muovono opinioni e<br />
posizioni di ogni genere, fortemente contrastanti e, inoltre, basate su livelli conoscitivi insufficienti,<br />
spesso prive di specifici fondamenti scientifici e troppo tese a protezione degli interessi delle varie<br />
parti in gioco.<br />
E’ necessario che i contrasti trovino un punto di incontro, in modo tale da poter affrontare il tema<br />
in questione in maniera più diretta, mirata e rispondente, innanzitutto, alle reali necessità dei<br />
consumatori, dei produttori agricoli e delle tradizioni territoriali del paese e, in secondo luogo, a quelle<br />
dell’industria, del mondo della ricerca e delle diverse forze politiche.<br />
Il tutto corredato da un corretto ed elevato livello di conoscenza, a cui può, senz’altro, contribuire<br />
l’attuale <strong>sistema</strong> informativo: però, con modalità e finalità differenti da quelle che lo hanno<br />
caratterizzato fino a questo momento. E questo <strong>nel</strong> tentativo di ottenere una unica linea direttrice<br />
comune da seguire e <strong>nel</strong>la speranza che non si presentino più episodi troppo controversi, come quelli<br />
che si sono verificati proprio <strong>nel</strong> nostro paese.<br />
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