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C R I T I C A • C U L T U R A • C I N E M A - cinecircoloromano

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SCHEDE FILMOGRAFICHE<br />

L’UOMO NELL’OMBRA di Roman Polanski<br />

10-11 febbraio 2011<br />

Il suo vero nome è Roman Lieblin (Parigi agosto1933) e nasce da emigranti polacchi che si trasferisce di nuovo a Cracovia due anni<br />

prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Durante il conflitto i suoi genitori vengono imprigionati in un campo di concentramento<br />

e lui è costretto a cercare accoglienza per sottrarsi dal ghetto dove è rinchiuso. Si ritrova con il padre soltanto alla fine della<br />

guerra . Nel 1962 realizza in Polonia il suo primo lungometraggio, “Il coltello nell’acqua”, che ottiene una nomination all’Oscar tra i<br />

migliori film stranieri e conquista il Premio della Critica al Festival di Venezia. Nel 1965 realizza “Repulsion” e l’anno dopo lavora a<br />

“Cul de sac”. “Per favore non mordermi sul collo”, del 1967, è di nuovo un grosso successo. La fama di Polanski arriva fino a<br />

Hollywood, dove il regista si trasferisce per realizzare “Rosemary’s baby” che gli vale il Golden Globe. Nel 1971 gira un nuovo film,<br />

“Macbeth”, trascrizione del dramma shakespeariano. Dopo il grottesco “Che’”, nel 1974, Polanski torna a Hollywood per dirigere<br />

“Chinatown”. Nel 1979 realizza “Tess”, nuovo capolavoro che ottiene il César per il miglior film e per il miglior regista, più tre Oscar<br />

(fotografia, scenografia e costumi). Nel 1984 scrive la sua autobiografia, che diventa subito un best seller, ma dal punto di vista creativo<br />

gli anni Ottanta sono piuttosto deludenti per lui. Nel 1988 ottiene un nuovo successo grazie a “Frantic”, con Emmanuele Seigner.<br />

L’attrice, divenuta sua moglie, da questo momento è la protagonista di quasi tutti i suoi film, facendosi notare soprattutto in “Luna di<br />

fiele” (1992). Nel 1993 riceve a Venezia il Leone d’Oro alla carriera. Dopo “La morte e la fanciulla” (1995) e “La nona porta” (1999),<br />

nel 2002 realizza “Il pianista”, che vince la Palma d’oro al Festival di Cannes e l’Oscar come miglior film straniero. Nel 2004 ha girato<br />

a Praga il film “Oliver Twist”, tratto dall’omonimo romanzo di Charles Dickens. Nel 2007 ha preso parte in qualità d’attore al film<br />

italiano “Caos calmo” di Antonello Grimaldi.<br />

Interpreti: Ewan McGregor (Ghost Writer), Pierce Brosnan (Adam Lang), Kim Cattrall (Amelia Bly), Olivia Williams (Ruth Lang),<br />

James Belushi (John Maddox), Timothy Hutton (Sidney Kroll), Eli Wallach (Anziano della vigna<br />

Genere: Thriller<br />

Origine: Francia<br />

Soggetto: Robert Harris (romanzo)<br />

Sceneggiatura: Robert Harris (adattamento), Roman Polanski<br />

Fotografia: Pawel Edelman<br />

Musica: Alexandre Desplat<br />

Montaggio: Hervé de Luze<br />

Durata: 131’<br />

Produzione: Roman Polanski, Robert Benmussa e Alain Sarde per R.P. Films, France 2 Cinema, Elfte Babelsburg Film, Ruteam Iii<br />

Distribuzione: 01 Distribution<br />

SOGGETTO: Uno scrittore britannico accetta di completare, in qualità di ghostwriter, il libro di memorie dell’ex Primo Ministro inglese<br />

Adam Lang: una sostituzione resasi necessaria dopoché il predecessore, storico assistente di Lang, é morto in un incidente. Per raggiungere<br />

Lang, lo scrittore vola al suo quartier generale, un’isola sulla costa orientale degli Stati Uniti: proprio quando un ex ministro lo<br />

accusa di aver autorizzato la cattura illegale di sospetti terroristi e di averli consegnati alla tortura della CIA. In caso di conferma, si configurerebbe<br />

l’accusa di crimine di guerra. Da quel momento per lo scrittore il compito cambia: non più solo la scrittura del libro ma la<br />

voglia di capirne di più nei rapporti tra Lang e la CIA. Tra scoperte e mezze verità, il ghostwriter comincia seriamente a rischiare la vita…<br />

VALUTAZIONE: Si tratta del film presentato al festival di Berlino 2010 e girato da Polanski mentre su di lui incombeva la riapertura<br />

del processo per l’accusa di stupro di minorenne negli Stati Uniti. All’origine c’è il romanzo omonimo di Robert Harris, narratore e<br />

giornalista inglese, autore di libri best seller in molti Paesi. Siamo nell’ambito di una quanto mai ‘classica’ storia di spionaggio, un intrigo<br />

politico economico tra le due sponde dell’oceano, con in più la presenza dello scrittore che non c’è (o non ci dovrebbe essere).<br />

Questo è il tocco in più che fa lievitare la vicenda, innestando nel copione robuste dosi di suspence. Niente di veramente nuovo, a dire<br />

il vero. Ma il regista é bravo a tenere ben stretto il ritmo del thriller, e a nascondere la verità fino alla conclusione.<br />

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