la biblioteca della hdsi - The Historical Diving Society Italia
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Leggiamo quindi a pagina 4 di questa rivista il seguente lungo servizio del giornalista A. Bardi:<br />
Il Lusitania dorme in fondo al mare da poco più<br />
di 21 anni. Dal 7 maggio 1915. Alle 13,45 di quel<br />
giorno il marinaio diciottenne Leslie Morton, l’eroe<br />
dell’impresa diede dall’alto del<strong>la</strong> coffa il segnale<br />
d’al<strong>la</strong>rme. Poco dopo i due siluri del sommergibile<br />
tedesco compivano l’opera di morte ed alle 14,26 il<br />
mare si era richiuso sui cadaveri e sul<strong>la</strong> tragedia.<br />
La spedizione Lake<br />
Il comandante Turner fu tra i pochi scampati al<strong>la</strong><br />
strage (i morti furono 735) ma, sia per il grave colpo<br />
provato sia per un’improvvisa perdita di memoria,<br />
non riuscì mai a fornire al<strong>la</strong> Commissione d’inchiesta<br />
nemmeno dati esatti sul<strong>la</strong> posizione del<br />
Lusitania al momento del dramma. (5)<br />
Non è facile scoprire in mare aperto ove si trovi<br />
<strong>la</strong> tomba di una nave da ricuperare. Basta una<br />
differenza di qualche centinaio di metri per rendere<br />
vane tutte le ricerche. Ora il Governo inglese<br />
vuole a ogni costo riportare a gal<strong>la</strong> il relitto del<br />
HDS NOTIZIE N. 41 - Gennaio 2008 - pag. 17<br />
12 – La “Illustrazione del popolo” del 12-18<br />
luglio 1936, con in quarta copertina il disegno<br />
di E. Mainetti che rappresenta due ADS<br />
Merman in immersione. con <strong>la</strong> seguente<br />
didascalia: “I RESTI DEL “LUSITANIA”<br />
FOTOGRAFATI IN FONDO AL MARE – Lo<br />
scienziato americano Craig è sceso con un<br />
apposito scafandro di profondità nell’abisso<br />
marino nel punto dove giace il relitto<br />
del Lusitania, affondato da un sottomarino<br />
tedesco vent’anni or sono, e ha fotografato<br />
lo scafo sommerso usando speciali mezzi<br />
d’illuminazione del<strong>la</strong> potenza di un milione<br />
di candele. (vedere l’articolo a pag. 4)”.<br />
E’ un disegno molto partico<strong>la</strong>reggiato, il che<br />
fa supporre che Mainetti fosse in possesso<br />
del<strong>la</strong> rivista “Sapere” del 15 ott. 1935 che<br />
contiene <strong>la</strong> figura 4<br />
Lusitania per motivi storici, di pietà ed economici,<br />
oltre che per tentare di riavere i documenti che<br />
sono rinchiusi nelle sue casseforti.<br />
Il capitano Simon Lake ha preso le redini dell’ardita<br />
operazione e, basandosi sulle testimonianze approssimative<br />
degli scampati al disastro ha dedotto che <strong>la</strong><br />
nave doveva trovarsi a circa quindici miglia a sud di<br />
Old Head of Kinsale. L’incarico più arduo - quello<br />
di esplorare le profondità marine - è stato affidato<br />
al celebre palombaro Frank Crilley che ha dichiarato<br />
essere l’impresa per lui facile come scendere in<br />
un ascensore. Crilley ha al suo attivo molti ricuperi,<br />
specie sulle coste del Connecticut ed ha chiesto cinque<br />
aiutanti per realizzare il suo disegno. (6)<br />
Simon Lake intenderebbe utilizzare un tubo di<br />
acciaio del diametro di un metro e mezzo lungo<br />
quanto è necessario per raggiungere il ponte<br />
superiore del Lusitania. Nell’interno del tubo, si<br />
trova una gradinata che porta ad una camera di<br />
osservazione di m. 3,60 per 2,40. Potenti riflettori