L'Equipaggio di Deep Space 16 Γ in Mosca cieca
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K’na aveva un riflesso <strong>di</strong> perplessità negli occhi. Parmen lo prevenne<br />
alzandosi.<br />
“Lo so, lo so, K’na. Qualcuno si farà delle domande. Ma non dubito<br />
nemmeno per un istante che i romulani sappiano già cosa c’è <strong>di</strong>etro la<br />
nostra apertura <strong>di</strong>plomatica… o almeno, credano <strong>di</strong> saperlo.”<br />
I tre Esseni si passarono le mani sulle antenne e sulle tuniche lucenti, per<br />
poi avviarsi, con la loro andatura scattante, verso la sezione <strong>di</strong>plomatica<br />
della stazione.<br />
<strong>Deep</strong> <strong>Space</strong> <strong>16</strong> Gamma - Ambasciata Romulana<br />
Merek era fisso sul riposo davanti alla scrivania, mentre Lamak faceva<br />
sfoggio <strong>di</strong> assoluta imperturbabilità. Se non avesse <strong>in</strong>dossato le <strong>in</strong>segne<br />
ufficiali <strong>di</strong> Legato Imperiale, con lo stemma <strong>in</strong>gioiellato del rapace e dei<br />
due pianeti affibbiato sulla spalla destra a trattenere il manto verde, lo si<br />
sarebbe scambiato facilmente per un vulcaniano.<br />
“Grazie, Merek. Mi stavo giusto domandando perché mai gli Esseni<br />
avessero chiesto <strong>di</strong> <strong>in</strong>contrarmi, ed ecco la risposta: si trattava <strong>di</strong> una delle<br />
solite <strong>in</strong>genuità dei federali. Bene, adesso la situazione è più chiara.”<br />
Portò alle labbra gli <strong>in</strong><strong>di</strong>ci uniti, soffiandoci sopra, <strong>in</strong> un vecchio<br />
manierismo che risaliva ai momenti più noiosi dei suoi anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />
Il Sottotenente romulano non staccava gli occhi dal suo capo.<br />
Lamak poteva essere meno crudele <strong>di</strong> certi ufficiali con cui Merek si era<br />
trovato ad avere a che fare <strong>in</strong> passato, ma non si <strong>di</strong>venta Legati Imperiali se<br />
non si è pronti, all’occorrenza, a sacrificare chiunque; e Merek non ci<br />
teneva proprio a venire sacrificato. A lui, nato e cresciuto nella capitale <strong>di</strong><br />
Romulus, era imme<strong>di</strong>atamente evidente che il capo era <strong>di</strong> un umore<br />
decisamente omicida.<br />
“Può andare. Ah, un’altra cosa… - il Sottotenente, che aveva già <strong>in</strong>iziato il<br />
saluto militare, si irrigidì - …dato che il mio pomeriggio si è appena<br />
liberato, voglio vedere il rapporto sulla forza attiva e quello sulle riparazioni<br />
alla T’Met. Si presenti a rapporto alle ore <strong>16</strong>:00, e convochi anche il Riov<br />
Ejiul per quanto riguarda la nave.”<br />
<strong>Deep</strong> <strong>Space</strong> <strong>16</strong> <strong>Γ</strong> - Episo<strong>di</strong>o 004: <strong>Mosca</strong> <strong>cieca</strong> 59