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segugi_giugno_2009_ok:segugi_aprile_2005 12-02-2010 8:44 Pagina 22<br />
La società, agli inizi del 1900,<br />
era molto cambiata in tutta Europa,<br />
ma sopratutto in Francia. Nel lavoro<br />
e nella vita in generale c’era stata<br />
una radicale modifica. Ne fu partecipe<br />
anche la caccia. I grandi casati<br />
nobiliari nel frattempo avevano subito<br />
un forte appannamento, gli equipaggi<br />
decimati, il popolo iniziava ad<br />
alzare la testa e ad avere delle proprie<br />
esigenze con proprie scelte.<br />
Aveva finalmente per le tasche qualche<br />
soldino per gestire persino le<br />
proprie passioni, ma non abbastanza<br />
per sostituirsi ai suoi predecessori,<br />
perciò più piccoli i cani, più piccole<br />
le mute per una caccia più alla sua<br />
portata, con il fucile, sopratutto perché<br />
il selvatico serviva per il fabbisogno<br />
familiare.<br />
La maggior parte di questa società<br />
era fatta di contadini, con poche esigenze,<br />
ma grandi aspettative, esperti<br />
e capaci nell’attività venatoria e nella<br />
scelta dei cani selezionati esclusivamente<br />
per il lavoro. Di morfologia se<br />
ne parlerà più profondamente e dettagliatamente<br />
alcuni anni dopo con<br />
l’avvento dei Club, successivamente<br />
al 1930. La vera evoluzione dei Club<br />
però avviene negli anni 60, quando<br />
quel tipo di società ne ebbe veramente<br />
i mezzi.<br />
La nascita dei Club garantisce prima<br />
di tutto la salvezza di alcune razze, se<br />
non della maggior parte, in fase successiva<br />
il loro miglioramento morfologico,<br />
quello attitudinale mai era stato<br />
in discussione, in caso lo ha reso<br />
più omogeneo. Il lavoro prioritario è<br />
stato quello del recupero di tutti gli<br />
elementi utili per ricostruire le razze<br />
e per costruirne il loro futuro, con<br />
ciò che rimaneva, sicuramente sparpagliato<br />
e anonimo. In quegli anni,<br />
appena dopo i due grandi conflitti<br />
mondiali, credo abbiano avuto molto<br />
coraggio e grande passione coloro<br />
che si sono presi la responsabilità di<br />
mettere insieme lo scarso materiale a<br />
disposizione, con poche risorse economiche,<br />
difficoltà di comunicazione,<br />
ritengo, sia stato un intervento eroico.<br />
La storia quasi sempre ci descrive<br />
il fine, non il mezzo, ma qui siamo<br />
<strong>Segugi</strong> & <strong>Segugi</strong>sti<br />
La petit venerie<br />
Muta di segugi porcelaine.<br />
di fronte a personaggi che per fortuna<br />
alcuni sono stati, altri ancora sono<br />
di nostra conoscenza e possiamo<br />
dire e scrivere ciò che loro stessi<br />
hanno fatto sapere a noi. La mia<br />
passione è sempre stata la storia in<br />
generale e mi è servita per approfondire,<br />
in anni successivi, la nascita e lo<br />
sviluppo di alcune razze di cani, principalmente<br />
francesi. La caccia alla<br />
piccola selvaggina, per quanto ci riguarda<br />
e per noi è la più importante,<br />
quella della lepre.<br />
La caccia al cinghiale come la intendiamo<br />
adesso, nasce molti anni dopo.<br />
La caccia alla lepre non ci dona<br />
grande materiale didattico, ma porta<br />
importanti testimonianze. Se la caccia<br />
a courre con le grandi razze chiaramente,<br />
meno aveva bisogno, almeno<br />
in quel momento, di un forte intervento<br />
di un Club, per quelle di piccola<br />
o media taglia era indispensabile.<br />
Drammatica era la situazione in<br />
quegli anni, qualche razza non dispo-<br />
pagina 22<br />
neva nemmeno di un soggetto con<br />
pedigree, alcune, anche senza pedigree<br />
non furono presenti per anni alle<br />
speciali, poco era il materiale e<br />
molto disperso in grandi distanze. La<br />
cinofilia poco sentita, quasi tutti pensavano<br />
alla caccia, poco alle razze,<br />
inversamente di adesso. La petit venerie<br />
in fatto di cinofilia però è cresciuta<br />
moltissimo, mentre la grande<br />
venerie ha la maggior parte dei cani,<br />
anche se di razza, belli, omogenei e<br />
quanto di meglio si possa pensare,<br />
ancora adesso senza pedigree.La cinofila<br />
nell’ambiente del “Chien d’Ordre”<br />
è poco sentita, si fanno grandi<br />
feste, grandi presentazioni di equipaggi,<br />
grandi cacce, ma dalla cinofilia<br />
agonistica e dalla cinofilia in generale<br />
sono assenti. Il materiale canino<br />
invece è immenso e lo è sempre stato.<br />
Il cane de petit venerie, contrariamente<br />
al “Chien d’Ordre” è in mano<br />
da sempre ai contadini o al massimo<br />
alla piccola borghesia, i quali accetta-