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segugi_giugno_2009_ok:segugi_aprile_2005 12-02-2010 8:44 Pagina 34<br />
corderete come di fronte ai piani di<br />
gestione della lepre proposti da quelli<br />
che enfaticamente si qualificano tecnici<br />
faunistici, si sia dimostrato vincente<br />
il nostro modello di gestione del territorio,<br />
messo in pratica in alcuni Comprensori<br />
Alpini.<br />
Avessimo taciuto e non ci fossimo ribellati,<br />
saremmo di anno in anno a<br />
contare le lepri col faro e barare i dati<br />
per poter cacciare fino alla seconda<br />
settimana, anziché fino alla prima di<br />
ottobre, come accade ove i piani sono<br />
in essere. Oggi gli Ambiti, grazie alle<br />
dimensioni (anche se non quelle da<br />
noi indicate) ed al notevole contributo<br />
che i nostri Associati danno per la<br />
gestione delle zone di ripopolamento<br />
e cattura all'interno degli stessi, sono<br />
praticamente autosufficienti..<br />
La Zona Alpi continua invece ad essere<br />
autosufficiente solo in minima<br />
parte e ciò per le stesse ragioni per<br />
cui un tempo non era autosufficiente<br />
la pianura; le dimensioni dei comprensori<br />
che si vuole, irragionevolmente,<br />
a confini comunali, non consente<br />
alla maggior parte di essi di sottrarre<br />
alla caccia superfici da cui attingere<br />
animali per integrare il rimasto a<br />
fine caccia. Il ricorso alle lepri dell'est<br />
è un modo per affrontare il problema,<br />
ma non è la soluzione.<br />
Così come non è un modo per risolvere<br />
il problema la creazione di bandite<br />
in Zona Alpi. A chi ha fame per<br />
insipienza o perché è un fannullone,<br />
per usare un termine moderno, gli si<br />
<strong>Segugi</strong> & <strong>Segugi</strong>sti<br />
V I TA A S S O C I AT I VA<br />
<strong>Segugi</strong> ad una nostra gara.<br />
mette a disposizione canna e lenza,<br />
non gli si danno i pesci pescati da altri.<br />
In Zona Alpi bisogna premiare i<br />
virtuosi, non gli incapaci.<br />
L'indicazione che sentiamo di dare all'Assessore<br />
alla caccia è quella di favorire<br />
la costituzione di consorzi tra<br />
zone Alpi e costringere la dirigenza di<br />
questi ad individuare aree da sottrarre<br />
alla caccia e destinarle a zone di<br />
ripopolamento e cattura dando vantaggi<br />
a chi vuole consorziarsi.<br />
Non si aspetti che l'iniziativa venga<br />
dalla base: anche le democrazie hanno<br />
bisogno di essere guidate.<br />
Campo di addestramento<br />
Il campo di addestramento è una<br />
grande conquista che abbiamo avuto.<br />
Nella nostra ottica doveva servire a<br />
coloro cui è inibito nei territorio ove<br />
cacciano, questa attività.<br />
Oggi è divenuto luogo di rifugio<br />
cinofilo per tutti e per detta ragione i<br />
segugisti sono culturalmente arretrati,<br />
perché la funzione di “allenamento”<br />
del cane che nel campo si pratica, sopravanza<br />
in danno della conoscenza<br />
del territorio e del selvatico con il cane<br />
che si possono fare solo nel terreno di<br />
caccia di ognuno.<br />
Con riferimento a questo campo vi è<br />
necessità di recuperare habitat per la<br />
lepre, perché mantenga la sua funzione<br />
di luogo di allenamento.<br />
Il mio convincimento è che le lepri<br />
non ci stiano perché le pasture si<br />
trovano fuori dal campo e quando escono<br />
da questo si fermano dove<br />
pagina 34<br />
trovano alimentazione.<br />
Suggerisco ai dirigenti di provvedervi,<br />
come di pulirlo dalle mini lepri che<br />
disturbano cani e lepri, occupando lo<br />
spazio di queste.<br />
Deve, poi, essere trovata una<br />
soluzione alla troppa persistenza di<br />
greggi all'interno che ancora disturbano<br />
la nostra attività che è esercitata<br />
pagando un prezzo.<br />
Corsi per cacciatori<br />
L'educazione del cacciatore è fatto importante,<br />
oggi non si può prescindere<br />
dalla conoscenza dell'animale che si<br />
caccia.<br />
A noi pare, però, che in provincia si<br />
stia degenerando.<br />
I corsi sempre pensati per consentire<br />
la caccia con la carabina a sempre più<br />
persone, tendono ad una monocultura<br />
venatoria che non ci piace, perché<br />
in funzione chiaramente alternativa<br />
alla cultura cinofila per cui questa<br />
Provincia era di riferimento.<br />
E ci dispiace che i cosiddetti “tecnici<br />
faunistici” che ne sono i promotori<br />
vengano pagati per questi loro obiettivi.<br />
Invito quindi l'Assessore a porre la<br />
parola fine così come è stato fatto in<br />
altre Provincie del Veneto.<br />
E ricordo da persona che scuola ne<br />
ha fatta che non è certo qualche ora<br />
di lezione a far divenire esperta o capace<br />
una persona o possa qualificarla<br />
diversa da altre.<br />
Questione cinghiale<br />
La Provincia di Treviso sa qual'è la<br />
nostra posizione.<br />
Che sia o meno convinta dell'opportunità<br />
di mettere in caccia il cinghiale,<br />
noi riteniamo che debba prendere più<br />
netta posizione vuoi su questo punto,<br />
vuoi perché la pratica attualmente in<br />
essere venga o meno estesa a coloro<br />
che vogliono attuarla con il cane.<br />
E chiediamo per essere creduta che<br />
detta posizione venga pubblicamente<br />
ufficializzata per averci o non averci<br />
dalla sua parte.<br />
All'assemblea del prossimo anno faremo<br />
un consuntivo di quanto realizzato<br />
rispetto a quanto chiesto, che i<br />
<strong>Segugi</strong>sti fortemente vogliono ritenendo<br />
sia venuto il momento di un riequilibrio<br />
in Provincia dei rapporti tra diverse<br />
forme di caccia praticate, mai<br />
dimenticando che la cultura venatoria<br />
di questa realtà ha nella doppietta a<br />
cani esterni e nella caccia con il cane<br />
da ferma o da seguita le sue radici.”