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segugi_giugno_2009_ok:segugi_aprile_2005 12-02-2010 8:44 Pagina 7<br />
Quando scende il silenzio sulle<br />
colline ondulate, e la piana e il lago<br />
si fermano assorti sotto il cielo grigio<br />
in un quadro in bianco e nero, dopo<br />
il fragore del tuono, aleggia mesta la<br />
sua figura ferma in riva al lago, avvolta<br />
nella nebbia del mattino.<br />
Ma quando improvviso il vento di<br />
tramontana sferza la piana e volgi lo<br />
sguardo a ponente, la sua immagine<br />
è lì che, curva, scruta e ascolta, il<br />
guinzaglio in mano ,il braccare cadenzato<br />
e deciso, ed è lì che approva,<br />
accompagna col cenno del capo<br />
ed attende, il respiro sospeso, l’abbaiare<br />
infuocato della scovata.<br />
Se poi volgi lo sguardo, con la velocità<br />
del pensiero,all’Aquilente lo vedi<br />
seduto a ridosso di un sasso, i suoi<br />
cani intorno, in cerca di coccole e lo<br />
ascolti parlare ad ognuno, ad ognuno<br />
dire una cosa, mentre tutti, piegando<br />
la testa ora a destra ora a<br />
manca,intendono..<br />
Mentre taci al colloquio e in silenzio<br />
volgi lo sguardo a Nuria…….. lo vedi,<br />
che lui, è già lì, che arranca la<br />
china, in mano un bastone, mentre<br />
parla da solo, di Pino, di Lillo, di Tara,<br />
che non sono con lui.<br />
E mentre lo lasci arrancare, faticosa<br />
la china e guardi altrove, egli è presente,<br />
è presente anche lì e lo osservi<br />
perplesso, intorno i cani frastornati,<br />
affannati ad una passata indecisa,<br />
che non si risolve e, lui stesso affannato<br />
per loro, che invita a risolvere<br />
per altra via e anche ora, egli lo scruti<br />
in silenzio suggerire ai suoi cani.<br />
Gildo Fioravanti prepara il pasto dei suoi cani: un rito.<br />
<strong>Segugi</strong> & <strong>Segugi</strong>sti<br />
In memoria<br />
di Gildo Fioravanti<br />
Rascino<br />
Volgi lo sguardo alle sponde del lago,<br />
increspato sotto le sferze del vento,<br />
ed egli è pur lì, i cani al guinzaglio,<br />
all’abbeverata.<br />
Poca acqua permette ad ognuno, dopo<br />
la lunga seguita, e li accarezza<br />
amorevolmente,mentre un raggio di<br />
sole squarcia le nuvole e rischiara la<br />
scena.<br />
Quando, al tramonto, torni al casale,<br />
egli ha riunito i suoi cani, la sua muta<br />
gli è intorno, un po’ vivace,eccitata,<br />
pronta alla cena.<br />
Ovunque a sera, quando ripensi al<br />
giorno trascorso, lo trovi intento e<br />
presente da Nuria a Cornino, dai<br />
Trascinelli ai Coppi, come immagini<br />
di un sogno fugace, senti sommessa<br />
la voce che racconta le fole tra i sibili<br />
del vento che batte le imposte sconnesse<br />
e il crepitio del focolare.<br />
Egli, come un anacoreta laico, pensa,<br />
ognora, alla sua casa lontana e ai<br />
pagina 7<br />
Il ritorno di Gildo Fioravanti al casale.<br />
suoi cari e sente di aver fatto loro un<br />
torto, per aver goduto di tanta ubiquità<br />
in un immenso spazio eletto a<br />
sua dimora, dove cielo, terra, boschi,<br />
radure, animali ed acque vivono in<br />
armonia perenne e dove rumori di<br />
artifici umani svaniscono quasi per<br />
incanto nella notte che si succede al<br />
giorno nel perenne succedersi delle<br />
stagioni dell’anno e della vita.<br />
Ora, qui, ci viene da dire, con immensa<br />
tristezza:<br />
- E’stato lungo il giorno della tua vita<br />
qui sull’altipiano e noi ti cerchiamo<br />
ancora, in quest’ultima sera d’autunno,<br />
tra le nebbie incantateciao<br />
Gildo<br />
Aldo Fasciani