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dicembre 2010 L - Il Tergicristallo

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AUTO, MEZZO INDISPENSABILE?<br />

Per la maggior parte delle persone pare di sì. Nonostante esistano soluzioni<br />

intelligenti come il car sharing, il car pooling, l’uso vantaggioso dei mezzi<br />

pubblici e il park and ride<br />

E<br />

siste la possibilità di usare in modo più intelligente l’auto? Ci siamo mai posti questa domanda, soprattutto noi addetti ai lavori? Mi<br />

riferisco a coloro che pianificano i trasporti, agli istruttori e insegnanti delle autoscuole, a quelli che hanno la responsabilità del governo<br />

delle città. Stiamo vivendo un periodo difficile sotto il profilo economico, ambientale, sociale che non risparmia nessuna Regione,<br />

provincia o città. Ciò nonostante, l’auto è un bene irrinunciabile, nuova o usata che sia.<br />

E allora se tutta l’economia del mondo, e non solo quella italiana, non riesce a rinunciare all’auto sarebbe opportuno pensare di utilizzarla in<br />

maniera più proficua. Molti Stati hanno da tempo adottato politiche atte a ottimizzarne l’uso mediante interventi di varia natura: car sharing, car<br />

pooling, auto elettriche, pedaggi in città, zone a traffico limitato. Nonostante questo, l’auto viene usata anche quando è possibile utilizzare un<br />

sistema di trasporto alternativo. Una delle tante leggi del nostro Stato, rimasta tuttora inapplicata, aveva introdotto una figura fondamentale,<br />

che era ed è il mobility manager. Si tratta di una figura che all’interno dell’azienda/ente avrebbe dovuto prendersi la briga di elaborare e proporre<br />

un questionario ai dipendenti per capire quale fosse la modalità del loro spostamento dalla propria abitazione al luogo di lavoro e viceversa,<br />

indicando tempi e modalità di trasporto. Sulla base di tali indagini si sarebbero potute adottare una serie di soluzioni favorevoli alla mobilità e<br />

all’ambiente. Innanzitutto, i dati dei questionari, raccolti dal mobility manager, responsabile dell’Area comunale/provinciale, che ha il compito<br />

della pianificazione dei trasporti, avrebbero consentito una migliore riorganizzazione delle linee di trasporto su gomma basata sulla domanda<br />

reale; inoltre, per ridurre l’uso dell’auto privata, potevano essere attivati meccanismi di condivisione a turno dell’auto di ciascun dipendente: il<br />

car pooling. Ciò avrebbe consentito la compartecipazione alle spese e l’accesso a eventuali incentivi aziendali, laddove previsti.<br />

Le Pubbliche amministrazioni avrebbero potuto organizzare dei sistemi di navette di adduzione al ferro una volta acquisite tutte le informazioni,<br />

predisponendo per la sosta aree di interscambio, in modo da evitare che centinaia di auto entrassero nelle città.<br />

Ovviamente, come tutte le buone pratiche, anche questa, che richiede un radicale cambio di cultura e abitudini, non ha visto una concreta<br />

applicazione perché nessuno vuole rinunciare al proprio spazio in auto, magari in coda, in modo tale da poter dedicare del tempo a se stesso.<br />

Purtroppo, non possiamo fare altro che constatare, amaramente, che dipendiamo dall’auto; essa governa ormai l’uomo e non viceversa.<br />

È probabile che i proprietari di autoscuole nel momento in cui leggeranno questo articolo penseranno che è un attacco alla loro categoria, al loro<br />

lavoro. Ebbene, no. Anzi. Essi hanno il compito fondamentale di spiegare ai giovani, ansiosi di prendere la patente, che l’auto è un mezzo, uno<br />

strumento necessario ma non indispensabile, e come tale va usato in modo intelligente.<br />

È auspicabile, pertanto, che le autoscuole si adoperino per educare l’allievo a fare un uso condiviso dell’auto e a fare ricorso all’utilizzo dei mezzi<br />

pubblici, approfittando delle offerte di mobilità alternative e della bigliettazione integrata, per raggiungere rapidamente il punto di destinazione:<br />

università, scuola, lavoro. Le amministrazioni locali, in tempi rapidi, dovrebbero attivarsi per realizzare ampie zone di parcheggio di interscambio:<br />

al di fuori dei centri abitati, in prossimità delle ferrovie o di aree di sosta degli autobus di linea, adottando una politica tariffaria integrata con<br />

il park and ride. Con la realizzazione di una catena intelligente di comportamenti virtuosi e la condivisione degli obiettivi, si potranno recuperare<br />

risorse per la diminuzione dei costi sociali e si otterrà un contestuale miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente.<br />

Avv. Giuseppe De Angelis<br />

Direttore Area Trasporti e Mobilità, Mobility Manager, Provincia di Napoli<br />

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il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong>

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