dicembre 2010 L - Il Tergicristallo

LA GIUSTA ROTTA
Nuove regole per la patente nautica. Sabino Avvenente, Presidente della sezione
romana della Lega Navale Italiana, condivide il cambiamento: «Un esame
comune dall’esito non opinabile, si eviteranno così lamentele e ricorsi»
di Carlotta di Colloredo
U
n cambiamento all’orizzonte
per chi si avvicina alla navigazione
marittima. Dopo un
anno e mezzo di lavori, il tavolo tecnico
a cui hanno preso parte tutte le categorie
interessate a una riforma dell’esame per
l’ottenimento della patente nautica, ha stilato
un documento che uniforma le modalità
di esame da Nord a Sud. Fino a oggi,
infatti, era ciascuna Capitaneria di porto,
insieme alla locale Motorizzazione civile, a
decidere la procedura, creando una serie di
discrepanze in tutta la Penisola: «Questo
documento, una volta ratificato in decreto,
permetterà di evitare ogni tipo di lamentela
e darà a tutti i candidati l’opportunità
di mettersi alla prova con quiz comuni a
tutti quelli che fanno richiesta di una certa
licenza, limitando ricorsi», spiega Sabino
Avvenente, Presidente della sezione romana
della Lega Navale Italiana, l’ente che
tutela tutte le attività nazionali che hanno
sul mare il loro campo e il loro mezzo
di azione. «Sicuramente la preparazione
diventerà un po’ più laboriosa, dato che
l’intero database di quiz che abbiamo predisposto
consta già di oltre duemila quiz,
e devo ammettere che i centocinquanta
esercizi di carteggio previsti non sono
una passeggiata», commenta Avvenente.
La vera rivoluzione, infatti, è quella della
teoria del nuovo esame che comprenderà
un test di 20 domande (ciascuna con tre
scelte vero-falso) comune a tutti i “piani di
studio” e una seconda prova specifica (15
domande) a seconda della tipologia di patente
che si vuole ottenere: intra o extra 12
miglia dalla costa, vela o motore. Segue la
verifica di carteggio con quattro esercizi su
carta nautica. Per superare la teoria sarà
quindi necessario non commettere più di
quindici errori o sbagliare quattro domande
nella prima sessione, non superare i 10
errori o le 5 domande erronee per la prova
specifica, ed eseguire correttamente almeno
tre esercizi di carteggio. Quindi sarà la
volta della pratica, per la quale a seconda
dell’imbarcazione si procederà all’esame.
Per chi volesse ottenere la patente per
un’imbarcazione a vela e motore oltre le 12
miglia, si procederà a una valutazione delle
diverse andature a vela, seguita da quelle a
motore. Anche in questo caso se si dovesse
superare solo una delle due prove, la capitaneria
potrà assegnare la patente riguardante
la parte superata: quindi o solo per
la vela o solo per il motore. «Insomma, una
procedura che permetterà di avere la certezza
dell’effettiva conoscenza della materia»,
spiega Avvenente, ricordando che il
non superamento di una prova non pregiudica
il risultato delle precedenti: «Se non si
supera la verifica specifica per il tipo di patente
non sarà necessario affrontare nuovamente
la prima prova». Il nuovo esame
potrebbe entrare in vigore già dal prossimo
anno, mentre la sperimentazione potrebbe
iniziare già il prossimo luglio. «Vogliamo
accorciare il più possibile i tempi. Ora stiamo
procedendo all’informatizzazione del
database dei quiz, seguirà la compilazione
del decreto da parte del Ministero dei
Trasporti – continua Avvenente – ma la
vera sfida sarà formare gli esaminatori e,
soprattutto, lasciare il tempo ai candidati
di prepararsi davvero alla nuova prova».
La strada verso il nuovo esame è spianata.
UNA LEGGE
UGUALE PER TUTTI
«Il risultato più significativo è l’uniformità degli esami a livello nazionale».
Questo il commento di Andrea Benicchi, Segretario Provinciale Roma di Unasca,
dopo i cambiamenti nel conseguimento della patente nautica
di Andrea Benicchi
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