dicembre 2010 L - Il Tergicristallo

QUANTO COSTA
VIOLARE IL CODICE
Il nuovo sistema di sanzioni nella nautica da diporto
I
l Codice della nautica da diporto del
2005 ha introdotto un nuovo “sistema”
di sanzioni per il diporto nautico.
Prima vigeva un solo articolo - l’articolo
39 della legge n. 50/1971 - che attribuiva
prevalenza al codice penale e alle norme
penali del codice della navigazione rispetto
alla disciplina speciale del diporto. Inoltre,
l’art. 39 individuava quale reato la
condotta di un natante senza
patente e prevedeva
soltanto due illeciti amministrativi
– l’inosservanza
di divieti segnalati
di interdizione
alla navigazione e la
generica inosservanza
delle disposizioni della
stessa legge n. 50/1971 –,
così lasciando che i gravi illeciti
depenalizzati (c.d. “megamulte”) contenuti
nel codice della navigazione e le norme
penali si applicassero ai diportisti. Ad esempio,
si applicavano alla nautica da diporto
gli articoli 1164 cod. nav. (inosservanza di
norme sui beni pubblici, illecito depenalizzato
punito fino a sei milioni delle vecchie
di Aniello Raiola
Ufficiale superiore del Corpo delle Capitanerie di porto
lire), 1174 cod. nav. (inosservanza di norme
di polizia, illecito depenalizzato punito fino
a dodici milioni), 1193 cod. nav. (inosservanza
di disposizioni sui documenti di bordo,
illecito depenalizzato punito fino a diciotto
milioni) e 1231 cod. nav. (inosservanza di
norme sulla sicurezza della navigazione, illecito
penale punito con l’arresto fino a tre
mesi o con l’ammenda).
Il sistema sanzionatorio oggi
vigente rappresenta il punto
di arrivo di un lungo
percorso concettuale
prima che giuridico,
che è partito dalla constatazione
che non ha
alcun senso confrontare
il comportamento del comandante
di una nave mercantile
con quello di un diportista,
essendo completamente diversi i presupposti
delle legislazioni collegate ai due tipi
di navigazione. Ecco che il Codice reca un
sistema sanzionatorio totalmente depenalizzato
(solo sanzioni amministrative e non
penali), più moderno, idoneo a disciplinare
le violazioni più ricorrenti connesse con la
navigazione da diporto, ispirato al criterio
della proporzionalità tra offesa recata con
l’illecito e sanzione; in tal modo è escluso
il ricorso alle norme penali o alle c.d. megamulte
del codice della navigazione.
Al riguardo, sarà utile fare qualche esempio.
Assumere il comando di un’unità da
diporto senza la patente nautica prescritta
può costare da 2.066 a 8.263 euro con sospensione
della licenza di navigazione per
30 giorni. La sanzione è raddoppiata se si
tratta di nave da diporto. Sempre in materia
di patenti, navigare con patente scaduta di
validità è punito con sanzione compresa tra
207 e 1.033 euro.
Passando al settore della pubblicità nei registri
navali, l’omessa o ritardata trascrizione
(oltre i 60 giorni dalla data dell’atto) comporta
una sanzione da € 207 a € 1.033.
Poi, con la stessa sanzione (ridotta alla
metà se l’illecito è compiuto con un natante
da diporto) sono puniti i seguenti comportamenti:
non osservare una disposizione di
legge o di regolamento o un provvedimento
RUBRICA DI INFORmAZIONE NAUTICA
legalmente emanato dall’autorità competente
in materia di uso del demanio marittimo,
del mare territoriale e delle acque interne,
compresi i porti, ovvero non osservare una
disposizione di legge o di regolamento in
materia di sicurezza della navigazione. In
quest’ultima materia (sicurezza) sono applicabili,
altresì, la confisca amministrativa del
mezzo nautico in caso di rilevante pericolo
per l’incolumità delle persone e la sospensione
della patente fino a tre mesi quando
l’abilitato commetta atti di imprudenza o di
imperizia tali da compromettere l’incolumità
pubblica o da produrre danni.
Rilevante la sanzione irrogata (da € 2.066 a €
8.263) per l’utilizzo della targa prova fuori dai
casi previsti e per gli illeciti in materia di uso
commerciale delle unità da diporto (esercitare
le attività di locazione, noleggio, appoggio
per le immersioni subacquee e insegnamento
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il tergicristallo dicembre 2010
della navigazione da diporto senza che tali attività
siano state annotate nei relativi registri
di iscrizione e nella licenza di navigazione oppure
utilizzare imbarcazioni o navi da diporto
adibite ad un uso commerciale per altro uso
commerciale non dichiarato o quelle adibite
a locazione e noleggio per attività non commerciali,
cioè per il c.d. diporto puro).
Con norma residuale il Codice punisce (sanzione
da € 50 a € 500), infine, l’inosservanza
di qualsiasi altra sua disposizione o di
un provvedimento legittimamente emanato
dall’autorità competente (ad es. ordinanze
della Capitaneria di porto).
In conclusione, vanno ricordate le disposizioni
da ultimo (2009) introdotte nel Codice
in tema di uso di alcol e di sostanze stupefacenti:
assumere il comando di un’unità da
diporto in stato di ubriachezza o sotto l’effetto
di altre sostanze inebrianti o stupefacenti
comporta una sanzione da 2.066 a 8.263
euro (raddoppiata se si tratta di nave da diporto),
la sospensione della licenza di navigazione
per 30 giorni e l’eventuale sospensione
della patente fino a sei mesi.