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La Comprensione Delle Coincidenze Significative Della ... - Prepos

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Inizieremo subito col chiederci: il tempo può diventare nostro amico? Discuteremo<br />

del cominciare e del divenire, di ciò che sta prima del tempo e di ciò che sta dopo il<br />

tempo. Prima e dopo assumeranno significati diversi o addirittura opposti al comune<br />

modo di pensarli. Tutto si gioca intorno a un rovesciamento dei significati classici del<br />

tempo. Questa ricerca rappresenta una naturale prosecuzione del nostro libro dal<br />

titolo “L’Umanità del tempo” pubblicato da Armando Editore nel 2010, alle cui<br />

conclusioni ci vogliamo in parte ricollegare: “Prima ancora che l’uomo, attraverso il<br />

peccato, cadesse nel tempo, Dio lo aveva già creato per realizzare la possibilità<br />

dell’umana redenzione, prima ancora che il tempo divenisse abbandono del<br />

messaggio dell’Agàpe, Dio lo rendeva luogo dell’Agàpe e del dono del Suo unico<br />

Figlio”. In queste poche righe il tema del tempo è centrale. Non si tratta di un tempo<br />

inteso come flusso, che inesorabilmente scorre e contro il quale noi, spettatori inerti,<br />

non possiamo fare nulla, ma si tratta di un tempo che sembra nascere da Dio e<br />

dall’uomo, dall’infinito e dal finito, dall’eternità e dal tempo, dagli errori umani e da<br />

Dio quale spazio di una nuova possibilità di redenzione. Il tempo nasce dalle scelte<br />

dell’essere umano, come distanza dall’agàpe, ma esisteva nella mente di Dio “prima<br />

del tempo”. In questa sede non parleremo esplicitamente di “peccato” perché questa<br />

parola porta in sé retaggi e dogmi che non fanno chiarezza sul suo significato<br />

profondo e su come questo ci obbliga a stare nel tempo. Dobbiamo tentare di entrare<br />

nella dimensione dell’errore umano inteso come squilibrio sia nelle relazioni interne,<br />

sia nelle relazioni con l'altro in senso meno teologico. <strong>La</strong> conclusione del nostro libro<br />

quindi ci obbliga a sviluppare l’etica celata in esso, che non deve diventare un dogma<br />

ma deve trasformarsi in consigli pratici al fine di rendere la nostra personalità<br />

“circolare” e armonica. I temi trattati nei Vangeli rimangono fortemente presenti. Gli<br />

insegnamenti del “Figlio dell’Uomo” si sposano bene con il modo di pensare le<br />

relazioni secondo il modello della scuola di <strong>Prepos</strong>, grazie alla quale questa ricerca è<br />

stata possibile. Dal convegno di Tolentino (febbraio 2009) “L’umanità del<br />

counselor”, nasce l’idea d’intitolare il nostro libro “L’umanità del tempo” per<br />

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