L'impegno del Rotary sul territorio Sogna, Progetta, Realizza

10
Gennaio, mese della sensibilizzazione rotariana
Rotariani: dalla finestra alla strada
Il centenario di vita rotariana da
poco trascorso ci ha consentito di
confrontarci con la nostra storia,
non senza l’orgoglio dell’appartenenza
ad un grande patrimonio
civile e morale, ma con la consapevolezza
di essere chiamati a
testimoniarla e praticarla, confermandoci
nella percezione di
una comune identità e nell’adesione
ad un agire sociale fondato
sull’incontro in amicizia, sul
dialogo, su un sistema di valori
condivisi e sulla necessità di promuovere
la cultura del servire nel
contesto locale ed in quello internazionale.
Riconoscersi nella comune identità,
nella volontaria appartenenza
al sodalizio e nell’accettazione
convinta delle sue finalità, non
può non costringerci a riflettere
su cosa significa essere rotariani
e rotariani nella contemporaneità.
Il Rotary è palestra di libertà interiore,
razionale ed assieme emozionale,
è dialogo tra uomini e
donne liberi, uguali e diversi, ma
di pari dignità, che, condividendo
un comune ideale di servizio,
hanno la straordinaria opportunità
di essere naturalmente “sistema
valoriale” e di costituire, per
ciò stesso, un formidabile “lievito”
per l’intera società, con una
mission ed una vision fortemente
relazionate all’etica della responsabilità
e della condivisione e
proiettate a tradurre il servizio e
la cultura del servizio in azioni e
progetti per migliorare il mondo,
quello vicino e quello più lontano.
E’ dalle giuste motivazioni (Aristotile
diceva che l’agire bene è
premio a se stessi) che troviamo
la spinta a formarci rotarianamente
ed a raggiungere quel grado
di consapevolezza che può fare
di noi non solo dei soci del Rotary,
ma dei rotariani, per i quali
il servizio, oltre che funzione del
Rotary in quanto istituzione, è
espressa, personale dedizione ad
un ideale, impegno incondizionato
e, quindi, servizio individuale,
legato alle irrinunciabili qualità
per le quali ciascuno di noi è stato
cooptato nel Rotary.
In tal senso occorre fare una approfondita
riflessione sullo spreco
del potenziale di risorse umane,
di tempo e finanziarie che stazionano
nei nostri club ed ammettere
che potremmo fare ben altro, se
solo attivassimo un pur modesto,
ma corale, impegno di solidarietà
civile, volto ad organizzare risorse,
strumenti e volontà su obiettivi
validi e praticabili, dando, così,
tangibili segnali di positività alla
società civile ed alle Istituzioni e
connotandoci come interlocutori
credibili.
Nel Rotary di oggi proliferano le
iniziative assistenziali e benefiche
di livello sempre più localistico, si
fa spesso accademia, ma si stenta
ad entrare, con la dovuta autorevolezza,
nello spaccato vivo della
società ed a dare, pur in presenza
di grandi risorse umane e professionali
a nostra disposizione, quel
contributo critico, e assieme costruttivo,
che ci si attenderebbe
da un sodalizio così prestigioso e
ricco di “spiritualità”: indubbiamente
è spesso più agevole percorrere
i sentieri della solidarietà
c.d. internazionale, verso mondi
che hanno più problemi materiali
ma comportano minore coinvolgimento
di responsabilità etica,
civile e culturale.
Diventa invece sempre più necessitante
che il Rotary prosegua nella
politica di attenzione a ciò che
ci circonda, partendo da un’analisi
introspettiva del proprio esserci
nel mondo, del proprio ruolo nella
comunità, delle proprie responsabilità,
dei propri vissuti auto ed
etero riferiti.
In tal senso i rotariani e le rotariane
possono svolgere, non
con proclami inascoltati, ma con
l’esempio e l’agire quotidiano
(diceva Aristotile che l’ etica non
si insegna, si pratica), un servizio
fondamentale a favore della
collettività, che non costa niente
in termini monetari: questo servizio,
per così dire primario, consiste
nell’applicazione di elevati
standard etici nell’esercizio delle
professioni e delle imprese e la
capillare diffusione, nei luoghi di
lavoro e nei rapporti con gli altri,
di quegli ideali e quei principi di
efficienza ed integrità morale che
possono contribuire a migliorare
concretamente le nostre comunità
ed a rendere con pienezza la mission
del servizio rotariano.
Maria Rita Acciardi
Commissione Distrettuale
per la Formazione