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L'impegno del Rotary sul territorio Sogna, Progetta, Realizza

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Alessandro<br />

Castagnaro<br />

Le vittime e i numerosi danni causati<br />

da eventi recenti, apparentemente<br />

naturali, ci invitano a riflettere su<br />

quanto il nostro <strong>territorio</strong> venga tartassato,<br />

maltrattato e spesso deturpato<br />

dall’azione <strong>del</strong>l’uomo, che incurante<br />

<strong>del</strong>le normative vigenti, <strong>del</strong> rispetto<br />

per la natura e guidato solo da atteggiamenti<br />

legati a bieche logiche di<br />

profitto individuale, contribuisce ad<br />

alimentare le cause di quelle che talvolta<br />

vengono confuse o volutamente<br />

annunciate come catastrofi, appunto,<br />

naturali. Spesso, difatti, dimentichiamo<br />

che alla base di esse ci sono fenomeni<br />

di cementificazione selvaggia,<br />

abusivismo, ignoranza e quant’altro<br />

abbia rovinato e continui a rovinare il<br />

nostro <strong>territorio</strong> –in particolare le coste<br />

<strong>del</strong> Mezzogiorno d’Italia– spesso<br />

causando vittime innocenti.<br />

Ciò che è avvenuto a Casamicciola<br />

d’ Ischia lo scorso 11 novembre e che<br />

ha provocato la morte di una ragazza<br />

poco più che adolescente –trascinata<br />

in mare insieme ai genitori all’interno<br />

di un’automobile da un’enorme massa<br />

di fango, staccatasi da un costone<br />

di montagna che ha trascinato tutto<br />

quanto ha trovato lungo il suo percorso–<br />

non rappresenta affatto una novità<br />

per l’isola. Già nel mese di aprile <strong>del</strong><br />

2006, difatti, ci fu un evento analogo<br />

che, oltre alla distruzione di numerose<br />

abitazioni, ha provocato quattro vittime,<br />

tra cui tre bambini. Sempre ad<br />

Ischia, nel luglio <strong>del</strong>lo stesso anno un<br />

masso cadeva su un ristorante “abusivo”<br />

realizzato <strong>sul</strong>la spiaggia nella<br />

baia di San Pancrazio, provocando<br />

due feriti. Analoga situazione quella<br />

avvenuta agli inizi di gennaio di que-<br />

st’anno ad Atrani, in costiera amalfitana,<br />

dove ha perso la vita, perché<br />

schiacciato da un masso, il cuoco<br />

<strong>del</strong> noto ristorante Zaccaria; per non<br />

soffermarci, poi, <strong>sul</strong>la catastrofe di<br />

Gianpilieri in provincia di Messina,<br />

dove parte di una montagna è franata<br />

verso il mare travolgendo anche qui<br />

case e persone.<br />

In virtù di ciò, è auspicabile una profonda<br />

riflessione da parte di ciascuno<br />

sui problemi legati alla dimensione<br />

urbana, all’ambiente e alla tutela <strong>del</strong><br />

<strong>territorio</strong>, ponendo maggiore interesse<br />

ed attenzione a tutti quei piccoli e<br />

grandi abusi che molto spesso, con il<br />

silenzio e il tacito accordo non solo<br />

<strong>del</strong>le forze politiche locali, ma <strong>del</strong>la<br />

società nel suo insieme, avvengono<br />

ancora oggi costantemente. Mi riferisco<br />

a tutti quegli abusi edilizi che costantemente<br />

si perpetrano lungo i litorali<br />

e <strong>sul</strong>le alture; a tutti quegli incendi<br />

dolosi che tanto spesso creano lo spazio,<br />

in sostituzione <strong>del</strong> verde bruciato,<br />

alla cementificazione selvaggia;<br />

a quegli scarichi abusivi che talvolta<br />

rendono i nostri fiumi, i nostri ruscelli,<br />

le colline, le montagne, il mare <strong>del</strong>le<br />

cloache a cielo aperto; all’assenza<br />

totale di manutenzione lungo gli alvei<br />

naturali, una volta percorsi di smaltimento<br />

dalle alture verso valle, ma ora<br />

–come è accaduto a Casamicciola– discariche<br />

abusive, oltretutto occluse da<br />

scriteriate costruzioni.<br />

Difesa <strong>del</strong>l’ambiente<br />

Docente<br />

Facoltà di Architettura<br />

Università Federico II<br />

Napoli<br />

Questo scritto non vuole assolutamente<br />

assumere il ruolo di Cassandra, ma<br />

ha l’obiettivo di informare, se ce ne<br />

fosse ancora bisogno, di sensibilizzare<br />

e proporre. Il compito di associazioni<br />

di service articolate e capillari, come<br />

è il <strong>Rotary</strong>, che a diversi livelli coinvolgono<br />

la società civile, non è tanto<br />

quello di sostituirsi alle istituzioni o<br />

alle classi politiche dirigenziali, ma<br />

è quello di sensibilizzare l’opinione<br />

pubblica (a cominciare dai propri<br />

soci), di creare <strong>del</strong>le sinergie con altre<br />

associazioni e/o istituzioni, e quindi<br />

di agire nei confronti <strong>del</strong>la classe politico-dirigenziale<br />

ed amministrativa<br />

<strong>del</strong>le singole realtà, affinché vigilino<br />

<strong>sul</strong> rispetto <strong>del</strong>le norme e <strong>del</strong>la natura,<br />

evitando compromessi o connivenze<br />

che talvolta o spesso sfociano in<br />

scambi di piaceri o voti a danno <strong>del</strong><br />

paesaggio, <strong>del</strong>l’ambiente, <strong>del</strong> <strong>territorio</strong><br />

e <strong>del</strong>la cittadinanza.<br />

Subito dopo la triste vicenda di Ischia,<br />

si continua a costruire abusivamente<br />

in tanti territori <strong>del</strong>l’isola, con la totale<br />

assenza di controlli. Tuttavia in maniera<br />

esemplare una nota e qualificata<br />

associazione culturale –il circolo “G.<br />

Sadoul”– ha organizzato a pochi giorni<br />

dall’evento una tavola rotonda con<br />

relatori altamente qualificati, tra cui il<br />

prof. Luongo, per indagare <strong>sul</strong>le motivazioni<br />

<strong>del</strong>la catastrofe e sui possibili<br />

rimedi. Grandi assenti i sei sindaci<br />

<strong>del</strong>l’isola. Di lì a poco si è attivata la<br />

sottoscrizione di un documento propositivo<br />

nei confronti <strong>del</strong>le amministrazioni,<br />

mediante il quale, <strong>sul</strong>la base<br />

di argomentazioni scientificamente<br />

fondate, si richiede un’azione reale ed<br />

incisiva.

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