L'impegno del Rotary sul territorio Sogna, Progetta, Realizza

Eventi
Sala Consilina Io parlo italiano con venti donne
Ai nastri di partenza il progetto “Io
parlo italiano”, riservato a venti giovani
donne straniere residenti nel
territorio del Vallo di Diano, voluto
ed organizzato dal Rotary Club Sala
Consilina-Vallo di Diano, dal Comune
di Sala Consilina, dalla locale
commissione per le pari opportunità
e del Piano di Zona SA/4.
Il corso è finalizzato a fornire alle
partecipanti le competenze necessarie
della lingua e della cultura italiana
per permettere una piena integrazione
nel tessuto sociale-lavorativo.
Il progetto, affidato a docenti ed
esperti nelle materie oggetto del corso,
è così articolato: Fase di formazione
che prevede 120 ore di lezione
riguardanti la formazione linguistica
Cultura e professionalità: un binomio
inscindibile che ha caratterizzato
la scelta del Club Rotary “ Terra
degli Enotri” di assegnare, per il
2009, il Premio alla professionalità
allo scrittore Carmine Abate. La
cerimonia si è svolta nell’Aula
consiliare del Comune di Cirò
Marina: dopo il saluto del presidente
del Rotary Rosetta Lobono, seguito
dall’intervento del vicesindaco
Giuseppe Russo, a presentare
l’illustre scrittore è intervenuto
Carmine Maio, Sindaco di Carfizzi
e socio del sodalizio rotariano. Maio
ha tracciato un dettagliato excursus
su Carmine Abate, nato a Carfizzi
nel 1954, che, dopo essersi laureato
il lettere, si trasferì ad Amburgo dove
il padre era emigrato.
Qui ha insegnato in una scuola
per immigrati ed ha iniziato a
pubblicare i primi racconti. Tornato
in Italia, Carmine Abate si è stabilito
di base, la conoscenza di base della
normativa italiana in materia di
lavoro, diritti e doveri dei cittadini;
Fase di accompagnamento al lavoro
che prevede l’inserimento lavorativo
presso aziende del comprensorio del
Vallo di Diano per la durata di sei
mesi.
L’iniziativa è stata presentata nel
a Besenello, nel Trentino, dove
continua l’attività di scrittore e di
insegnante, senza mai tralasciare
la sua terra d’origine dove torna
periodicamente per ritrovare gli
amici e forse quella “ispirazione” che
gli consente di trasmettere ai lettori
storie di ribellione e d’amore, di
conflitti generazionali e di razzismo,
di partenze e di attese.
Conosciuto in Italia ed all’estero,
vincitore di numerosi premi letterari,
Carmine Abate si è detto sorpreso
per il conferimento di un premio
alla professionalità; “E’ bello che
dei professionisti abbiano scelto
uno scrittore”, ha dichiarato con
stupore; una istintiva considerazione
motivata subito dalla convinzione
che l’ispirazione da sola non basti.
“Occorre anche la professionalità, la
fatica dello scrivere e riscrivere alla
ricerca di una perfetta rielaborazione
di ogni testo letterario. Una fatica
corso di un’apposita conferenza alla
quale hanno partecipato il presidente
del Club Rotary, Fernando Cappelli,
il sindaco di Sala Consilina,
Gaetano Ferrari, il presidente del
consiglio comunale, Maria Stabile,
il responsabile dei servizi sociali,
Gianmauro Baratta, la presidente
della commissione per le pari opportunità,
Stefania Pugliese ed il parroco
don Antonio Cantelmi.
Tutti gli intervenuti nel dibattito
hanno evidenziato l’importanza del
progetto dal punto di vista sociale
e la sua utilità per aiutare a vincere
l’intolleranza e favorire la dignità e
l’integrazione delle donne straniere.
Giuseppe D’Amico
Cirò Marina Abate, emigrante-scrittore che onora il Sud
-ha aggiunto lo scrittore- che
comunque gratifica e concede
tante soddisfazioni, come questa
serata del tutto particolare”. Maria
Rita Acciardi, componente della
Commissione distrettuale per
la formazione, nel corso di un
intervento ricco di contenuti, ha colto
interessanti legami umani e culturali
sull’emigrazione tra Carmine Abate
e Paul Harris: “Oggi più che mai è
necessario comprendere il fenomeno
dell’emigrazione e capirne il valore.
Carmine Abate -ha sottolineato
Maria Rita Acciardi- non ha esitato
a lanciare un forte appello alla
responsabilità di una classe politica
calabrese incapace di identificare il
vero dinamismo della crisi ma capace
di confidare soltanto in un effimero
benessere senza sviluppo”.
Nelly Brisinda