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<strong>Campo</strong> de’ <strong>fiori</strong><br />
Del concepimento e della vita<br />
del Prof. Massimo<br />
Marsicola<br />
“Esistere” significa<br />
essere gettato dentro<br />
l’orizzonte esistentivo<br />
del mondo.<br />
In compagnia cioè<br />
di cose e di altri che<br />
hanno questo<br />
medesimo carattere.<br />
Di entrarvi nessuno<br />
lo ha chiesto.<br />
E’ per questo che si<br />
dice “gettato den-<br />
tro”. Il venire a trovarsi, e l’essere all’interno<br />
dell’orizzonte esistentivo implica però<br />
che qualcuno, che non sono io, ha deciso<br />
e scelto per me. Anche se “decidere” e<br />
“scegliere” lo si deve assumere con l’idea<br />
del limite proprio della possibilità. Si deve<br />
assumere allora, che il concepimento è<br />
l’atto preliminare mediante il quale l’essere<br />
gettato nel mondo viene all’esistenza. E<br />
parrebbe anche logico ammettere che<br />
trattasi di un atto biologico o fisico-biologico.<br />
La vita riproduce se stessa. La vita<br />
dona la vita. Ma è necessario riconoscere<br />
che prima del concepimento biologico vi è<br />
un concepimento spirituale: un atto spirituale.<br />
E per comprendere ‘chi è’, ossia la<br />
vera identità di colui che è stato chiamato<br />
all’esistenza mediante il concepimento,<br />
occorrerebbe risalire, di volta in volta,<br />
all’atto effettivo mediante il quale, ogni<br />
singolo individuo, è stato concepito. Non è<br />
facile. Anche perché, per concepire una<br />
vita, è necessario essere in due, e poiché<br />
il concepimento spirituale corrisponde all’i-<br />
dea presente in ciascuno,<br />
non è detto che i due<br />
abbiano la medesima idea,<br />
si orientino verso il medesimo<br />
tipo di concepimento.<br />
Per concepire è necessario<br />
desiderare. Il desiderare è<br />
già concepire nello spirito;<br />
pensare che l’altro ci piace.<br />
L’idea svela l’intenzione.<br />
L’intenzione rivela l’idea.<br />
L’idea è concepimento spirituale.<br />
Essa viene prima<br />
dell’atto fisico e mediante di essa l’atto fisico<br />
si compie. Pertanto, l’atto del concepimento<br />
biologico, è da considerarsi sempre<br />
successivo all’atto del concepimento spirituale.<br />
Anche se ci si trovasse in presenza<br />
di due individui distratti e distaccati. Nel<br />
momento dell’atto, consumano il concepimento<br />
in ambedue le sedi: biologica e spirituale.<br />
I due hanno deciso di unirsi. Si<br />
viene al mondo quindi, perché si è concepiti<br />
nello spirito, prima ancora che nella<br />
carne. I sentimenti, le emozioni, le passioni<br />
che ci accompagnano o che ci spingono<br />
verso l’altro, l’innamoramento…, sono<br />
altrettanti espedienti, “astuzie della ragione”<br />
direbbe Hegel, che precedono necessariamente<br />
e inevitabilmente l’atto formale<br />
del concepire. La nascita al mondo è<br />
espressione del concepimento, è chiamata<br />
all’esistenza ed esposizione alla vita. Dal<br />
concepire si viene al mondo. Dai frutti si<br />
riconosce l’albero del concepimento. Da<br />
‘chi sarà’ da grande la persona, si evince<br />
Tanti auguri da:<br />
chi erano i suoi genitori. Da ciò che dirà o<br />
farà si può trarre indicazione circa la sua<br />
origine e il suo destino.<br />
“Esistere” non significa ancora “vivere”,<br />
ma esposizione alla vita; possibilità di<br />
accedervi. E finchè si esiste, si è sempre<br />
anche nella possibilità di accedere alla<br />
vita. La vita però è consapevolezza, è<br />
libertà conquistata dalla creatura per poter<br />
gestire responsabilmente la propria esistenza,<br />
anche e soprattutto, in relazione<br />
agli altri. Vivere significa agire in armonia<br />
con l’intero mondo esistente, sapendo<br />
rispettare ogni cosa ed ogni persona.<br />
Vivere significa agire dopo aver accolto in<br />
se stessi lo spirito di verità, ed in perfetta<br />
coerenza con esso. Vivere significa aver<br />
vinto in se stessi l’egoismo ed essere<br />
approdati all’altruismo che considera l’altro<br />
un altro me. Vivere significa aver accolto<br />
Dio nella propria vita ed essere con lui<br />
passati dall’esistenza alla vita. Da questo<br />
accoglimento dipende il passaggio.