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32<br />

<strong>Campo</strong> de’ <strong>fiori</strong><br />

Del concepimento e della vita<br />

del Prof. Massimo<br />

Marsicola<br />

“Esistere” significa<br />

essere gettato dentro<br />

l’orizzonte esistentivo<br />

del mondo.<br />

In compagnia cioè<br />

di cose e di altri che<br />

hanno questo<br />

medesimo carattere.<br />

Di entrarvi nessuno<br />

lo ha chiesto.<br />

E’ per questo che si<br />

dice “gettato den-<br />

tro”. Il venire a trovarsi, e l’essere all’interno<br />

dell’orizzonte esistentivo implica però<br />

che qualcuno, che non sono io, ha deciso<br />

e scelto per me. Anche se “decidere” e<br />

“scegliere” lo si deve assumere con l’idea<br />

del limite proprio della possibilità. Si deve<br />

assumere allora, che il concepimento è<br />

l’atto preliminare mediante il quale l’essere<br />

gettato nel mondo viene all’esistenza. E<br />

parrebbe anche logico ammettere che<br />

trattasi di un atto biologico o fisico-biologico.<br />

La vita riproduce se stessa. La vita<br />

dona la vita. Ma è necessario riconoscere<br />

che prima del concepimento biologico vi è<br />

un concepimento spirituale: un atto spirituale.<br />

E per comprendere ‘chi è’, ossia la<br />

vera identità di colui che è stato chiamato<br />

all’esistenza mediante il concepimento,<br />

occorrerebbe risalire, di volta in volta,<br />

all’atto effettivo mediante il quale, ogni<br />

singolo individuo, è stato concepito. Non è<br />

facile. Anche perché, per concepire una<br />

vita, è necessario essere in due, e poiché<br />

il concepimento spirituale corrisponde all’i-<br />

dea presente in ciascuno,<br />

non è detto che i due<br />

abbiano la medesima idea,<br />

si orientino verso il medesimo<br />

tipo di concepimento.<br />

Per concepire è necessario<br />

desiderare. Il desiderare è<br />

già concepire nello spirito;<br />

pensare che l’altro ci piace.<br />

L’idea svela l’intenzione.<br />

L’intenzione rivela l’idea.<br />

L’idea è concepimento spirituale.<br />

Essa viene prima<br />

dell’atto fisico e mediante di essa l’atto fisico<br />

si compie. Pertanto, l’atto del concepimento<br />

biologico, è da considerarsi sempre<br />

successivo all’atto del concepimento spirituale.<br />

Anche se ci si trovasse in presenza<br />

di due individui distratti e distaccati. Nel<br />

momento dell’atto, consumano il concepimento<br />

in ambedue le sedi: biologica e spirituale.<br />

I due hanno deciso di unirsi. Si<br />

viene al mondo quindi, perché si è concepiti<br />

nello spirito, prima ancora che nella<br />

carne. I sentimenti, le emozioni, le passioni<br />

che ci accompagnano o che ci spingono<br />

verso l’altro, l’innamoramento…, sono<br />

altrettanti espedienti, “astuzie della ragione”<br />

direbbe Hegel, che precedono necessariamente<br />

e inevitabilmente l’atto formale<br />

del concepire. La nascita al mondo è<br />

espressione del concepimento, è chiamata<br />

all’esistenza ed esposizione alla vita. Dal<br />

concepire si viene al mondo. Dai frutti si<br />

riconosce l’albero del concepimento. Da<br />

‘chi sarà’ da grande la persona, si evince<br />

Tanti auguri da:<br />

chi erano i suoi genitori. Da ciò che dirà o<br />

farà si può trarre indicazione circa la sua<br />

origine e il suo destino.<br />

“Esistere” non significa ancora “vivere”,<br />

ma esposizione alla vita; possibilità di<br />

accedervi. E finchè si esiste, si è sempre<br />

anche nella possibilità di accedere alla<br />

vita. La vita però è consapevolezza, è<br />

libertà conquistata dalla creatura per poter<br />

gestire responsabilmente la propria esistenza,<br />

anche e soprattutto, in relazione<br />

agli altri. Vivere significa agire in armonia<br />

con l’intero mondo esistente, sapendo<br />

rispettare ogni cosa ed ogni persona.<br />

Vivere significa agire dopo aver accolto in<br />

se stessi lo spirito di verità, ed in perfetta<br />

coerenza con esso. Vivere significa aver<br />

vinto in se stessi l’egoismo ed essere<br />

approdati all’altruismo che considera l’altro<br />

un altro me. Vivere significa aver accolto<br />

Dio nella propria vita ed essere con lui<br />

passati dall’esistenza alla vita. Da questo<br />

accoglimento dipende il passaggio.

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