01.06.2013 Views

PDF 1,3 Mb - Ecomuseo e Agenda 21 Parabiago

PDF 1,3 Mb - Ecomuseo e Agenda 21 Parabiago

PDF 1,3 Mb - Ecomuseo e Agenda 21 Parabiago

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Sezione IV - Famiglia e lavoro nel tempo<br />

“I mercanti”<br />

di Carla Cesana<br />

Così era chiamata la mia famiglia proveniente da una città del varesotto e da<br />

una discendenza secolare di commercianti di tessuti.<br />

Composta da tre persone adulte e quattro figli, approdammo a San Lorenzo<br />

circa settant'anni fa.<br />

Tutti i componenti della famiglia erano occupati nell'attività che si svolgeva<br />

principalmente nei mercati delle città della zona; la merce veniva trasportata su<br />

carri trainati da cavalli.<br />

Nella casa d'abitazione vi era un grande magazzino con vari assortimenti: dal<br />

tessuto a metraggio a corredi completi per spose. Tante sono state le famiglie<br />

che si sono rivolte a noi per tali forniture delle quali erano pienamente<br />

soddisfatte.<br />

A volte si faceva credito alle famiglie in difficoltà fornendo loro la merce<br />

richiesta.<br />

Prontamente saldati quando la famiglia contadina realizzava i guadagni col<br />

frutto del faticoso lavoro dei campi o della stalla, si veniva ringraziati con<br />

fervore per la fiducia accordata.<br />

Ora che i miei cari non ci sono più, c'è ancora qualcuno che si ricorda del loro<br />

operato e questo fa molto piacere a chi è rimasto.<br />

“Il medico condotto: dottor Romano Pirazzini”<br />

di Rosangela Natali<br />

Piccolo, rotondetto, stempiato, occhiali sul naso, sempre elegante e con gilè,<br />

tipica valigetta professionale in mano girava per le case di chi lo chiamava.<br />

Allora non esistevano turni domenicali concordati fra medici né tanto meno<br />

guardia medica per cui giorno e notte dovevano accorrere alla chiamata di chi<br />

stava male, anche più volte per notte.<br />

Il medico condotto, che lui fu dal 1935 al 1989, tra l’altro era ostetrico per cui<br />

sovente doveva accorrere a qualche nascita se v’erano piccole complicazioni.<br />

Era lui a fare le vaccinazioni d’obbligo nelle scuole, ed a lui toccava stilare i<br />

certificati di morte quando qualcuno se ne andava. Si può dire che vedeva le<br />

persone nascere, vivere e morire. E da profondo conoscitore delle malattie<br />

esentematiche le curava a bambini, quando ne avevano; li conosceva tutti uno<br />

ad uno e conosceva i piccoli segreti di ognuno. Aveva sempre la battuta pronta<br />

per chi era spaventato per poco, la sua parola d’ordine era: «Questo succede in<br />

genere tre giorni prima di morire». Il paziente capiva che era cosa da poco. Ma<br />

quando non parlava o sgridava, allora il paziente aveva qualcosa di più<br />

complicato. Come uomo, l’ho conosciuto molto amante degli oggetti d’arte, che<br />

raccoglieva con passione. Romano di nome e di fatto, anche se nacque a Roma<br />

per un disguido, si considerava romagnolo e sempre amò la terra ed il mare<br />

della Romagna. Era colto e grande filosofo e coglieva dalla vita quanto più<br />

poteva, non si lasciava sfuggire nulla. Ora che il Medico Condotto è<br />

un’istituzione superata, e che lui non c’è più da tempo, mi sento di citare il suo<br />

ricordo che in me è presente e credo che tutti, come me abbiano da esprimergli<br />

un grande GRAZIE.<br />

2<strong>21</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!