Paralisi cerebrali infantili e paraplegie spastiche ereditarie - TESTO
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09-capitolo 19-07-2006 10:31 Pagina 261<br />
9 – PARALISI CEREBRALI INFANTILI E PARAPLEGIE SPASTICHE EREDITARIE<br />
Neurotossina botulinica<br />
La BTX iniettata per via intramuscolare provoca denervazione<br />
chimica selettiva della placca neuromuscolare. Il<br />
meccanismo d’azione della BTX è legato ai meccanismi<br />
di formazione delle vescicole sinaptiche (che contengono<br />
l’acetilcolina) e loro successiva fusione con il recettore<br />
per l’acetilcolina a livello della membrana postsinaptica.<br />
Vi è una famiglia di proteine, dette proteine<br />
SNARE (SNAP-25, sinaptobrevina e sintassina), necessaria<br />
per la formazione (sinaptobrevina) e la successiva<br />
fusione (SNAP-25 e sintassina) delle vescicole sinaptiche<br />
di acetilcolina. La BTX-A e la BTX-E agiscono rompendo<br />
le catene proteiche della SNAP-25 e inattivandola;<br />
la BTX-B, BTX-D, BTX-F e la BTX-G rompono le<br />
catene della sinaptobrevina, la BTX-C le catene delle<br />
SNAp-25 e della sintassina. La mancata formazione o<br />
fusione di vescicole previene il rilascio di acetilcolina,<br />
provocando paralisi flaccida. Tale meccanismo è reversibile<br />
grazie al meccanismo di sprouting terminale e collaterale<br />
delle fibre nervose.<br />
La BTX (la BTX-A, vedi dopo) è ampiamente utilizzata<br />
nel trattamento focale della spasticità dovuta a paralisi<br />
cerebrale. Nei bambini con diplegia o con emiparesi<br />
da paralisi cerebrale la BTX facilita il conseguimento di<br />
un obiettivo riabilitativo integrato in un trattamento rieducativo<br />
complessivo, comprendente fisioterapia, ortesi<br />
e interventi chirurgici [21, 22, 29, 43, 48, 52, 118].<br />
Il blocco neuromuscolare da BTX si manifesta dopo<br />
24-75 ore dall’inoculo del farmaco, il recupero avviene<br />
(neogenesi da s p r o u t i n g) dopo 6-8 settimane e l’effetto<br />
terapeutico ha una durata di 3-4 mesi. Per ottimizzare<br />
l’effetto terapeutico indotto dal trattamento con BTX, è<br />
necessario intervenire con un adeguato trattamento<br />
fisioterapico postinoculazione. L’uso di ortesi (vedi<br />
d o p o ) , associato al trattamento fisioterapico, facilita il<br />
controllo motorio richiesto e aumenta l’efficacia della<br />
prestazione intrapresa. È importante tenere presente che<br />
la spasticità, a volte, rappresenta un compenso da<br />
rispettare e non un difetto da correggere e che una valutazione<br />
non corretta della spasticità può portare a errori<br />
riabilitativi che interferiscono sulla possibilità di<br />
recupero del bambino.<br />
La quantità di tossina da iniettare nei singoli muscoli<br />
dipende dal tipo di BTX, dalla grandezza del muscolo,<br />
dal numero di placche neuromuscolari in quel<br />
muscolo e dall’altezza e peso del bambino. Vi sono due<br />
formulazioni di BTX-A disponibili in commercio:<br />
B o t o x e D y s p o r t. La B o t o x è quella più diffusa nel<br />
mondo e viene impiegata alla concentrazione di<br />
50U/mL o 100 U/mL. La dose media impiegata è di 2-<br />
6 U/kg di peso corporeo/singolo muscolo sino alla dose<br />
massima totale di 29 U/kg. Un’unità (1 U) di B o t o x<br />
equivale a 3-5 U di D y s p o r t (per quest’ultimo la dose<br />
media consigliata è di 29 U/kg sino a un massimo di<br />
1000 U/kg). Negli ultimi anni è stata notata una tendenza<br />
all’aumento delle dosi medie nei bambini con<br />
paralisi cerebrale. La metodica attualmente impiegata<br />
prevede l’iniezione contemporanea in molti muscoli<br />
per ogni sessione. L’impiego della BTX-B (le formulazioni<br />
conosciute sono il M y o b l o c e il N e u r o b l o c), nella<br />
spasticità da paralisi cerebrale, non è ancora stato supportato<br />
da studi scientifici ed è solo empirico.<br />
Vi sono ormai numerosi studi clinici randomizzati, in<br />
doppio cieco, con controllo placebo, che hanno definitivamente<br />
dimostrato l’efficacia della BTX-A nel ridurre<br />
la spasticità associata alla paralisi cerebrale e nel migliorare<br />
la deambulazione, il range di movimento degli arti<br />
superiori e da ultimo le deformità degli arti. L’impiego<br />
della BTX-A è sicuro e gli effetti collaterali includono<br />
ipostenia, dolore nella sede d’iniezione, sintomi similinfluenzali,<br />
infezioni e fenomeni allergici [79].<br />
Alcol e fenolo<br />
Nel trattamento della spasticità, in pazienti con paralisi<br />
cerebrale è stata anche utilizzata la denervazione chimica<br />
con alcol e fenolo, i quali (tramite iniezioni epidurali,<br />
perineurali e intramuscolari) denaturano le proteine<br />
inducendo degenerazione assonale con interruzione della<br />
conduzione nervosa che persiste per molti mesi, sino al<br />
completamento del processo di rigenerazione della mielina.<br />
La tecnica proposta da Tardieu consiste nell’inoculazione<br />
di una piccola quantità (1-3 ml.) in corrispondenza<br />
delle placche motorie del muscolo ipertonico.<br />
L’alcool coagula selettivamente le fibre amieliniche tipo<br />
γ, ottenendo la riduzione dell’ipertono per un tempo piuttosto<br />
lungo (da 3 a 6 mesi o anche per anni). Il fenolo,<br />
applicato a cielo aperto, provoca una maggiore distruzione<br />
di tessuto e una maggiore durata dell’effetto (4-8<br />
mesi), ma si accompagna a effetti collaterali quali dolore<br />
in sede di inoculazione, disestesia e perdita neuronale<br />
permanente. Allo scopo di ottenere delle informazioni<br />
utili per un corretto intervento terapeutico, può inoltre<br />
essere utilizzato il blocco neuromuscolare con anestetico<br />
locale (ad es., la lidocaina), che permette di ottenere<br />
paralisi e indebolimento di alcuni gruppi muscolari che<br />
verrnno poi analizzati tramite Gait Analysis.<br />
Trattamento ortopedico<br />
Ortesi<br />
L’impiego di t u t o r i nel trattamento delle paralisi <strong>cerebrali</strong><br />
<strong>infantili</strong> svolge diverse funzioni: opporsi allo squilibrio<br />
delle forze muscolari e all’insorgenza delle deformità<br />
che ne conseguono; limitare la motilità anomala<br />
sfavorevole alla funzione; sostituire o supportare una<br />
funzione deficitaria; mantenere una correzione ottenuta<br />
chirurgicamente.<br />
In passato sono state ampiamente utilizzate le o r t e s i<br />
anca-ginocchio-tibia-tarso-piede (HKAFO) per permettere<br />
al bambino l’utilizzo della stazione eretta senza assistenza.<br />
Oggi il loro impiego è stato completamente abbandonato<br />
poiché si è dimostrato di scarsa efficacia e di osta-<br />
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